domenica 22 aprile 2018

LA MOGLIE SCOMPARSA, SHEILA O'FLANAGAN. review party.

TITOLO: La moglie scomparsa
AUTORE: Sheila O'Flanagan
EDITORE: Leggereditore
PAGINE: 336
PUBBLICAZIONE: 18 aprile 2018
GENERE: Contemporary romance 
PREZZO: € 4,99 ebook; cartaceo 17,00
Per tutti coloro che conoscono Imogen Naughton, la sua decisione di scomparire nel nulla appare incomprensibile. Ai loro occhi la sua esistenza è sempre sembrata invidiabile: una casa accogliente, un marito premuroso, una vita matrimoniale descritta dalla stessa donna come la migliore che ci si possa augurare. E allora perché fuggire da un giorno all'altro senza dare spiegazioni? Molto spesso quello che succede dietro la porta di una casa è un mistero non solo per il mondo esterno ma anche per chi tra quelle mura abita. Lo stesso Vince, marito di Imogen, innamorato della moglie e convinto di avere tutto sotto controllo, non capisce quel gesto e decide di cercarla. L'impresa però non è affatto facile, perché quando Imogen ha deciso di mollare tutto e intraprendere un lungo viaggio nel Sud della Francia, ha fatto in modo di cancellare ogni traccia di sé. Vince riuscirà a ritrovarla? E lei sarà in grado di affrontarlo e fare i conti con le sue nuove consapevolezze? 
Non sapevo esattamente cosa aspettarmi da questa storia, e devo dire che il titolo mi aveva portata un po' fuori strada, credendo che le vicende prendessero una svolta suspense. La moglie scomparsa in realtà è la storia di una donna che si era persa e cerca di ritrovarsi. Per farlo è costretta a fare una scelta difficile e dolorosa: tagliare i ponti con tutto e tutti, e fuggire via. 
Così Imogen, apparentemente senza nessun motivo, da un giorno all'altro sparisce. Nessuno sa più dove sia. Dopo una trasferta di lavoro non è più tornata a casa e ha fatto perdere le sue tracce. Il maritro Vince, agitato per l'assenza della moglie cerca di capire che fine abbia fatto e sin da subito appare chiaro che la donna ha fatto perdere le sue tracce volontariamente e non ha nessuna intenzione di essere ritrovata.
Cosa ha spinto una donna dalla vita apparentemente perfetta, moglie devota e impiegata modello a lasciarsi tutto alle spalle? La risposta risiede proprio in quella vita scintillante, che dietro una patina priva di difetti nasconde una vita fatta di abusi psicologici.
 
 
 Le aveva sempre detto che non era brava a pianificare le cose, e che senza di lui la sua vita sarebbe stata un disastro. Di sicuro lei era quel tipo di persona che sperava che le cose andassero per il meglio piuttosto che assicurarsi che questo accadesse controllando minuziosamente ogni dettaglio. Ma aveva controllato minuziosamente il Piano, a cui aveva lavorato per due anni.

Durante gli anni del matrimonio, il marito Vince un vero maniaco del controllo, ha risucchiato tutta la sua personalità, spegnendo piano piano ogni spinta all'individualità della moglie. 
Imogen è l'ombra di se stessa, è diventata paurosa, fragile, insicura. A trasformarla in un essere falsamente bisognoso di cure è stato proprio Vince, che con il suo atteggiamento passivo-aggressivo è in grado di andare oltre la violenza fisica. 
La pressione psicologica che esercita sulla moglie è così asfissiante che pensare di rimanere indenni è impossibile. La loro vita quotidiana è scandita da una rigida routine, la conduzione della casa ha delle regole precise che Imogen deve rispettare, inoltre lei non può avere una vita privata, niente uscite, nessun amico tranne Shona, che Vince ha approvato seppur con qualche titubanza. Imogen non può avere bisogni che Vince non è in grado di soddisfare. Loro sono una diade inscindibile, lei basta a lui e lui è tutto per lei. 
Così Imogen comincia a ordire un piano per fuggire da quella vita diventata insostenibile, a definirlo minuziosamente in ogni suo dettaglio, attenta a non compiere passi falsi. La paura di non riscire a farcela è tanta, perchè le parole di Vince che le grida di non essere capace di fare nulla senza di lui, di essere una debole, continuano a risuonarle in testa. Eppure è riuscita a scappare dall'Irlanda, a coprire le sue tracce, stabilendosi in Francia in cerca delle sue origini e speranzosa di ricongiungersi con la parte autentica di sè che in quel luogo ha costruito ricordi bellissimi.
 Voleva riconnettersi con quella ragazzina così sicura, che credeva ciecamente in sé stessa e nel mondo che la circondava. Forse, anche con il Piano, era un’impresa troppo ardua.
La moglie scoparsa, con uno stile scorrevole che arriva dritto al lettore, non racconta la storia di una donna debole come potrebbe trarci in inganno la parte iniziale della narrazione. Più ci si inoltra nella lettura e si conoscono i retroscena della vita di coppia di Imogen e Vince, più si comprende come la donna sia in realtà più forte di quando potremmo pensare. La descrizione che Vince, fa di Imogen tende a operare lo stesso bias cognitivo delle altre persone che conoscono la coppia e individuano in Imogen la parte debole. Vince è subdolo in questo, e il suo gioco è proprio quello di spersonalozzare la moglie in modo che agli occhi di tutti appaia un essere fragile psichicamente che non sa prendersi cura di se stessa. 
 
Sentì la rabbia ribollirgli dentro di nuovo. Non era più preoccupato per lei. Ma nessuno poteva biasimarlo per essere arrabbiato. Aveva tutto il diritto di essere furioso, cazzo! Nonostante tutto, però, l’amava, ricordò a sé stesso. L’avrebbe amata per sempre. Lei lo sapeva. Sapeva di appartenere a lui. Per sempre
 
Ma noi donne abbiamo il dono della resilienza e Imogen è brava a trovare la forza di rompere le catene di una schiavitù che è durata anche troppo tempo. 
Troverà un nuovo posto dove vivere, un nuovo lavoro, nuovi amici e saprà riappropriarsi della sua vita, riscoprendosi come donna capace di prendere decisioni n tutta autonomia, giuste o sbagliate ch siano.
Come andrà a finire lo lascio scoprire a voi, perchè la lettura è davvero interessante e piacevole. Il tema è attualissimo e non si può fare altro che fare il tifo per Imogen e un nuovo splendente futuro senza l'orco.

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