giovedì 27 maggio 2021

LA REGINA DELLE SIRENE, ALEXANDRA CHRISTO. Recensione.

 

TITOLO: La regina delle sirene
AUTORE: Alexandra Christo
EDITORE: Fanucci
PAGINE: 300
PUBBLICAZIONE: 27 maggio 2021
GENERE: Fantasy Young Adult
PREZZO: € 14,90 cartaceo, € 7,99 ebook

La principessa Lira è una sirena regale e la più letale di tutte; con il cuore di diciassette principi nella sua collezione, è venerata in tutto il mare. Fino a quando uno scherzo del destino la costringe a uccidere uno della sua razza. Per punire sua figlia, la regina del mare trasforma Lira nell'unica cosa che detesta di più: un essere umano. Derubata del suo canto, Lira ha tempo fino al solstizio d'inverno per consegnare il cuore del principe Elian a sua madre o rimarrà un'umana per sempre. L'oceano è l'unico posto che il principe Elian chiama casa, anche se è l'erede del regno più potente del mondo. La caccia alle sirene è più di un hobby per lui: è la sua unica passione. Quando salva una donna che sta annegando nell'oceano, lei in cambio promette di aiutarlo a trovare la chiave per eliminare per sempre tutta la specie delle sirene. Ma può fidarsi di lei? E quanti accordi dovrà negoziare Elian per annientare il più grande nemico dell'umanità? Un fantasy romance e dark, la storia di una sirena con il gusto del sangue reale e di un principe che ha giurato di distruggerla. Per sempre.

I retelling solleticano sempre il mio interesse di lettrice, soprattutto quelli che, come in questo caso, hanno a che fare con la Sirenetta, e Fanucci delizia i suoi lettori con un titolo molto atteso, To kill a Kingdom, ovvero La regina delle sirene di Alexandra Christo.
Un fantasy dalle tinte dark, con protagonisti una sirena sanguinaria e un Principe pirata. Nemici che si danno la caccia, ma finiranno poi col diventare qualcosa di diverso.
Lira è una sirena, una principessa con una fama molto particolare visto che è conosciuta con il soprannome di Flagello dei Principi. A soli diciassette anni, Lira ha già un cuore per ogni Principe che ha ucciso. Sì, perchè è tradizione che nella settimana del loro compleanno le Sirene debbano uccidere un essere umano. Lira però non si accontenta di semplici marinai, i suoi obiettivi sono umani di stirpe reale, Principi da incantare con la sua voce e ai quali strappare il cuore, come testimoniano i diciassette cuori insabbiati nella sua stanza.
Come potete intuire Lira non è la sirena a cui ci ha abituati il cartone della Disney, ma è più un incrocio tra la fiaba di Andersen e le figure mitologiche descritte da Omero.
Capelli rossi, occhi di colore diverso, uno rosso e uno di mela e zaffiro come come l'oceano in cui è nata, ciglia fatte di schegge di iceberg e labbra dipinte col sangue dei marinai. Creature bellissime, ma spietate e Lira è una tra le più crudeli che per succedere al trono e guadagnarsi la fedeltà dei suoi sudditi dovrà per forza imparare ad essere più feroce e sanguinaria della Regina del Mare, sua madre.
Sarebbe però riduttivo bollare Lira semplicemente come cattiva, dal momento che il suo animo è stato forgiato da una madre che non ha nessun sentimento materno nei confronti della figlia, anzi, si mostra spesso senza pietà. Lira è stata educata ad assolvere agli obblighi, ad uccidere senza porsi nessuna domanda per non incorrere in indicibili punizioni.
Natura o educazione? Lira è spietata perché così sono le sirene, nessuna esclusa, oppure perché così le è stato insegnato, a combattere una guerra tra umani e sirene che ha radici lontane?
L'ennesimo atto di disobbedienza di Lira scatena le ire della Regina del Mare, la quale per punizione la trasforma in un essere umano e la manda in esilio. Per tornare nel suo regno e rientrare nelle grazie della Regina dovrà strappare il cuore di un Principe senza l'uso della sua voce incantatrice, solo con le sue nude mani, Il Principe in questione è Elian Midas, un pirata e cacciatore di sirene.

Scordatevi il Principe Azzurro, quello che arriva a bordo del suo bianco destriero e salva giovani donzelle in difficoltà perchè Elian è un pirata, un avventuriero, un cacciatore e assassino, un sovrano che si sente più a suo agio quando solca i mari a bordo della Saad e non quando adempie ai suoi doveri nel suo regno.
Elian ha un grande proposito, distruggere le sirene, soprattutto la loro Regina. Quelle creature mostruose hanno tolto la vita a tanti esseri umani ed ora ha forse trovato un modo per porre fine a tutto questo sangue, attraverso un leggendario cristallo forgiato con i resti della dea Keto.
Ed è proprio durante la ricerca del cristallo che Elian si imbatte in una ragazza che sta per annegare. Il ragazzo non ci pensa un attimo a tuffarsi in mare e la salva. Così accade che le vite di Lira ed Elian si incrociano, e ognuno ha come obiettivo quello di uccidere l'altro, se non fosse che i sentimenti ci mettono lo zampino.

La regina delle Sirene è una storia accattivante, coinvolgente, con dei protagonisti ben disegnati che catturano l'interesse del lettore grazie anche a dei dialoghi ironici, brillanti e taglienti.
Lira ed Elian sono due protagonisti imperfetti, degli eroi al contrario, che hanno ucciso e non hanno problemi ad ammetterlo, eppure insieme riescono a crescere, prendendo consapevolezza delle proprie potenzialità, liberandosi dalle catene delle aspettative che da sempre gravano sulle loro teste.
In Lira troviamo un nucleo umano che sembrava non esserci, dimostrato soprattutto in relazione alla cugina Kahlia; il suo rapporto con Elian poi, l'ha resa solo più forte. L'amore per lei era qualcosa di sconosciuto, usato solo per manipolare e attirare gli esseri umani per poi strappare loro il cuore. La Regina del Mare è stata con Lira più una matrigna che sentiva la figlia come una minaccia e per tali ragioni la sua tendenza era quella di sottoporla a continue vessazioni.

Uno dei punti forti, che contribuiscono a rendere fascinosa La regina delle sirene è il suo worldbuilding, sia per quel che riguarda la terraferma sia per il regno marino. Mi sono piaciute molto le descrizioni che Alexandra Christo fa dell'universo marino, delle sue leggi e delle creature che lo popolano come sirene, ondine e tritoni.
Non sempre tali creature hanno le fattezze dell'immaginario disneyano, ma è proprio questo che mi è piaciuto, perchè l'autrice con le sue descrizioni ha dato coerenza ad una ambientazione oscura.
Il ritmo del testo è veloce ed il punto di vista di entrambi i protagonisti contribuisce a dare completezza alla storia. Un plot del tipo enemy-to-lovers in chiave fantasy che parla non solo di amore e cuori strappati (letteralmente), ma anche di autodeterminazione e libertà.
Se amate i fantasy, quelli fatti di luci ed ombre, con dei personaggi carismatici e soprattutto, autoconclusivi, La regina delle sirene è la scelta giusta. Niente male per essere un romanzo d'esordio, Alexandra Christo è un'autrice da tenere d'occhio.

 

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