giovedì 11 ottobre 2018

LA BUIA DISCESA DI ELIZABETH FRANKENSTEIN, KIERSTEN WHITE. Review party.

TITOLO:La buia discesa di Elizabeth Frankenstein
AUTORE: Kiersten White
EDITORE: HarperCollins Italia
PAGINE:329
PUBBLICAZIONE: 11 ottobre 2018
GENERE: Horror-Gotico
PREZZO: 6,99 ebook; € 16,90 cartaceo
La piccola Elizabeth Lavenza non mangiava un pasto decente da giorni e le sue braccia erano coperte di lividi quando il giudice Frankenstein l'ha portata via dall'orfanotrofio e da una vita di maltrattamenti perché diventasse la compagna di giochi di suo figlio Victor, un ragazzino cupo e solitario che aveva tutto, tranne che un amico. Victor era la sua salvezza, l'occasione per sottrarsi alla miseria, e da quel giorno Elizabeth, decisa a non lasciarsi sfuggire l'opportunità di cambiare in meglio la propria esistenza, ha fatto tutto ciò che era in suo potere per rendersi indispensabile. E ci è riuscita: la famiglia Frankenstein l'ha accolta, le ha dato una casa, un letto caldo in cui dormire, buon cibo e vestiti bellissimi. Lei e Victor sono diventati inseparabili. Ma quella nuova, meravigliosa vita ha un prezzo. Con il passare degli anni, Elizabeth ha dovuto imparare a convivere con il temperamento violento di Victor, ad accontentare ogni suo capriccio, ad assecondarlo nei suoi vizi. Perché dietro gli occhioni azzurri e il sorriso dolce si nasconde in realtà il cuore calcolatore di una giovane donna decisa a sopravvivere a qualunque costo... anche quando il mondo che credeva di conoscere sprofonda nelle tenebre.



Un'affascinante, oscura e coinvolgente rivisitazione del Frankenstein di Mary Shelley raccontata dal punto di vista di Elizabeth Lavenza. La piccola Elizabeth, dopo anni di maltrattamenti e vessazioni in orfanotrofio vede finalmente uno spiraglio di luce. La moglie del giudice Frankenstein decide di adottarla per fare un regalo al figlio Victor (come se fosse un cane).
Ragazzino difficile e solitario, l'unica che riesce a domare il suo cattivo carattere sembra essere proprio Elizabeth. Diventati inseparabili, la piccola Elizabeth che aiuta Victor a nascondere e gestire le sue sfuriate e questa cosa da alla ragazzina l'opportunità di cambiare vita e condurre un'esistenza agiata. Si instaura una relazione di codipendenza che avrà dei risvolti tutt'altro che idilliaci. 
Quando però Victor fa perdere le sue tracce, non dando più notizie di sè dal luogo in cui studia, Elizabeth decide di approfittare dell'assenza dei Frankenstein e andare in cerca di Victor, con l'aiuto di Justine, governante di casa e amica di Elizabeth.
Quando lo trova, Elizabeth scopre i terribili esperimenti che lui conduce: la volontà di manipolare la vite a la morte, la creazione di qualcosa di mostruoso, il delirio di onnipotenza che lo conduce sempre più vicino al baratro della pazzia. E in tutto questo troviamo una Elizabeth completamente travolta da questa follia, da un amore che non è amore, ma brama di possesso.
 ...Un giorno la morte verrà a prenderti. E io non lo permetterò.» Strinse gli occhi a fessura e la voce gli tremò di rabbia e determinazione. «Tu sei mia, Elizabeth Lavenza, e niente potrà portarti via da me. Neppure la morte.
Attraverso tutta una serie di flashback conosciamo l'infanzia di Elizabeth, la sua crescita a casa Frankenstein e i retroscena della sua relazione con il terribile Victor. Lui è dipinto come un pazzo sociopatico, ossessionato dall'idea di possedere Elizabeth e di poterla usare a suo piacimento. I due si amano, ma il loro rapporto è insano, malato, distruttivo.
Indubbia l'abilità narrativa di Kiersten White che gioca a rimaneggiare un cult della letteratura gotica di ogni tempo che potrebbe fare storcere il naso ai puristi del genere. Personalmente ho apprezzato al storia e il suo modo, a un certo punto, di discostarsi dall'originale per prendere evoluzioni tutte nuove e sorprendenti.
Una protagonista femminile complessa, vittima di un amore malato e ossessivo da parte di un uomo violento a cui nel corso degli anni ha dato tanto. 

Chiusi gli occhi e cercai di riordinare le emozioni. Che vita avrei scelto, se avessi saputo?
Ma farmi quelle domande era la via più rapida per la pazzia. Avevo preteso io stessa il matrimonio immediato, a mo’ di trappola. E adesso a legarmi a Victor non c’erano solo una vita e un amore, ma il terribile segreto del suo mostro. Non avevo scelto io quell’esistenza, però sarei rimasta leale alle persone che mi avevano voluta. Sarei rimasta leale a Victor.
Uno spot che fa luce sulla condizione della donna in epoca vittoriana, quando completamente assoggettata all'uomo ogni atto di violenza o abuso, fisico o psicologico, era giustificato da una condizone di presunta inferiorità. Questo potrebbe stimolare considerazioni sull'epoca che viviamo. Forse per alcuni uomine e alcune donne le cose non sono mai cambiate. Anche Elizabeth, se ci penso bene non è totalmente vittima di un orco come Victor, ma risulta imbrigliate da circostanze che l'hanno portata ad essere accondiscendente pur di sopravvivere. Sicuramente aver avuto un'infanzia in cui ha patito la fame e ha ricevuto ogni serie di maltrattamento ha fatto sì che Elizabeth diventasse la donna che è adesso. Spesso però si chiede anche se lei non sia in parte responsabile di quello che Victor è diventato, vista la sua accondiscendenza, e leggendo ci si accorge che forse a stare con un mostro un po' mostri si diventa, anche se inconsapevolmente.
La scrittura della White è elegante e coinvolgente, capace di trasmettere tutta una serie di emozioni inquietanti che una storia come questa vuole suscitare. Una storia che vibra di spaventosa oscurità. Se amate il genere horror, sicuramente vale la pena leggere questo retelling, magari in parallelo con l'originale.


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