lunedì 5 luglio 2021

LE TRE VEDOVE, CATE QUINN. Recensione.

TITOLO: Le tre vedove
AUTORE: Cate Quinn
EDITORE: Einaudi (Stile libero Big)
PAGINE: 488
PUBBLICAZIONE: 18 maggio 2021
GENERE: Narrativa contemporanea/thriller 
PREZZO: € 20,00 cartaceo, € 10,99 ebook

Blake è morto. Lo ha ucciso la moglie. Ma quale delle tre? 

Rachel, la prima moglie, è obbediente e sottomessa. Tina è la ribelle. Emily è semplicemente troppo giovane. Quando il cadavere di Blake Nelson viene ritrovato sotto il sole del deserto, a essere sospettate sono loro: le tre vedove. Blake Nelson è cresciuto nella Chiesa dei santi dell’ultimo giorno, quella mormone. Ma non ha mai accettato il divieto di poligamia. Si è preso un pezzo di terra desolato nell’angolo più remoto dello Utah, deciso a viverci seguendo le sue regole. E così ha fatto, con le tre mogli, fino al giorno della sua morte violenta. Quando Rachel, Tina ed Emily vengono interrogate dalla polizia ha inizio un gioco di silenzi, mezze verità e sottili minacce. Chi sarà a parlare? Chi accuserà per prima le altre? O l’aver condiviso un uomo e una casa le ha rese alleate?
Da qualche tempo mi è capitato di leggere dei thriller bellissimi e uno di questi è stato Le tre vedove, l'esordio nel crime della giornalista Cate Quinn.
Blake Nelson è un poligamo appartenente alla comunità religiosa della Chiesa dei santi dell'ultimo giorno, una delle comunità più numerose dei mormoni. Blake un giorno viene trovato morto e dato l'isolamento della sua abitazione diviene chiaro che il colpevole può essere stata una delle sue tre mogli. Ma quale?
Inizia così un viaggio rocambolesco al seguito di Rachel, Tina ed Emily, le donne che condividevano la casa e il talamo nuziale con Blake. Ognuna di loro ha un motivo valido e allo stesso tempo ognuna di loro sembra amare incondizionatamente l'uomo, tanto da arrivare ad accettare di avere un terzo della persona che hanno deciso di sposare.
Cate Quinn ci conduce nei meandri oscuri delle vite di queste tre donne alternando i singolari punti di vista, offrendo in tal modo una differente narrazione degli eventi che hanno condotto fino alla morte di Blake.
Un mystery in piena regola che esplora la complessa trama dei rapporti umani e di coppia all'interno di una comunità religiosa ristretta e con rigidi dettami a cui aderire.
La comunità della Chiesa dei santi dell'ultimo giorno non ha mai visto di buon occhio il comportamento di Blake, soprattutto la sua volontà di prendere più mogli, nonostante esista una frangia del mormonismo dedita alla poligamia, soprattutto nell'ovest degli stati uniti.
Di Blake ricaviamo un'immagine a partire dai resoconti delle mogli che si viene a scontrare con quella della sua famiglia che lo dipinge come un santo e un uomo virtuoso. Via via che ci addentriamo nella narrazione scopriamo quanto l'uomo fosse lontano dall'essere perfetto e pio, cominciando un cammino verso l'isolamento e la paranoia, circondato da ettari di deserto, stretto nel suo matrimonio con queste tre donne che manipola a proprio piacimento.



Le tre mogli di Blake sono molto diverse tra loro, ma una cosa le accomuna: tutte hanno un passato traumatico che le ha rese vittime perfette di un uomo bisognoso non di mogli ma di suddite.

Rachel è la prima moglie ed in quanto tale ha un grande potere decisionale. Lei è quella che sembra tenere le redini della casa, alla stregua di una madre che accudisce figli e marito, solo che al posto dei figli ci sono altre due mogli.
Rachel nasconde un passato molto particolare e farebbe di tutto per non lasciarlo emergere. Ma, la paura che tutto venga a galla può essere un movente sufficiente?

Emily è la seconda moglie, una ragazza ingenua che sogna un amore romantico e fugge da una madre opprimente e svalutante cadendo tra le braccia di un uomo-padrone con il quale poco ha da dividere.
E poi, c'è l'ultima arrivata, Tina, così provocante, conturbante, sembra aver accentrato su di sé tutto l'interesse di Blake, redendo tesa l'aria dentro casa.

Invidie, gelosie, tensioni, bugie e segreti sono i sentimenti che animano queste tre donne
Tutte sono delle bugiarde patologiche, a vari livelli. Chi mente per nascondere il proprio passato, chi lo fa per attirare su di sè l'attenzione, e chi perchè è l'unico modo conosciuto per sopravvivere.
Un noir famigliare avvincente pieno di segreti da scoprire colpi di scena che mi hanno reso impossibile lasciare la lettura anche solo per un attimo. 
Nessuno è veramente innocente in questa storia, e i personaggi disegnati da Cate Quinn hanno una certa dose di negatività e imperfezione che li ha resi i perfetti personaggi da leggere con voracità. 
Varie volte i miei sospetti si sono concentrati ora sull'una, ora sull'altra moglie e l'autrice è stata brava a depistarmi, facendomi cambiare costantemente idea.
Una lettura conturbante, originale nel suo modo di mescolare aspetti religiosi e dramma famigliare accendendo un faro sull'inevitabile influenza del credo nei comportamenti di ogni giorno, fino a raggiungere aspetti paradossali. Ho imparato un sacco di cose attraverso l'approfondita descrizione che Cate Quinn fa della cultura dei mormoni, delle loro credenze, usi e costumi, legandoli a un comunità di appartenenza che ha radici antiche. Vi ho ravvisato echi della storia narrata da Tara Weston nell'Educazione, in quel modo di descrivere la frugalità della vita di alcuni mormoni e nella rappresentazione di Blake.
L'ambientazione è perfettamente cucita attorno ai personaggi e la scrittura di Cate Quinn risulta evocativa pur non essendo troppo carica di dettagli. 
L'esordio thriller strabiliante di un'autrice che seguirò con particolare interesse.



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