martedì 11 ottobre 2022

LA SORELLANZA, CHRISTINA DALCHER. Review.

 



TITOLO: La sorellanza
AUTORE: Christina Dalcher
EDITORE: Casa Editrice Nord
PAGINE: 432
PUBBLICAZIONE: 11 ottobre 2022
GENERE: Narrativa/Distopia
PREZZO: € 10,99 ebook; cartaceo 20,00

Se ti unisci a noi è per sempre... Miranda non ha mai condiviso le idee della madre, una femminista radicale che ha abbandonato la famiglia per creare Femlandia, una comunità interamente gestita da donne. Tuttavia, ora che la crisi economica ha messo in ginocchio il Paese, che crimini e saccheggi sono all'ordine del giorno, e che lei stessa è oppressa dai debiti, Miranda non ha altro posto in cui andare se non quello Stato nello Stato che negli anni è diventato prospero ed efficiente, e ha fatto della solidarietà e della sorellanza la sua cifra distintiva. In effetti, all'inizio per Miranda è un sollievo sentirsi finalmente al sicuro: le viene assegnata una casa accogliente e le vicine sembrano sempre pronte a darle una mano. Eppure ben presto si rende conto che, dietro quella facciata perfetta, si cela una realtà inquietante. Mancano del tutto gli uomini. A scuola ci sono solo alunne, così come tutte le neonate sono femmine. E quando a due ragazzini in pericolo viene negato un aiuto perché maschi, Miranda capisce di non poter restare a guardare e decide di lottare per ciò che ritiene giusto. Ma troppo spesso la giustizia è un lusso, soprattutto se sei donna e se la posta in gioco è la tua libertà. Perché c'è un prezzo da pagare per sfuggire a un mondo governato dagli uomini...


Perchè mi piacciono i romanzi di Christina Dalcher? Perchè nei suoi universi distopici immagina dei mondi possibili, fotografie di una realtà portata agli eccessi ma pur sempre plausibile.
Dopo Vox e La classe, con La sorellanza l'autrice punta il focus sui movimenti femministi.
Come sarebbe un mondo con sole donne, un universo dominato da coloro che sono state sempre considerate il sesso debole? Quante volte, come donne, ci siamo chieste se non fosse meglio che il genere maschile non esistesse?
Miranda sa bene cosa significa essere messa in ginocchio da un uomo. Nel momento di una crisi generale, con prezzi alle stelle (vi ricorda qualcosa?), beni necessari introvabili, Presidenti che si nascondono, il marito l'ha lasciata senza un soldo e piena di debiti. Eppure era stata avvisata di non lasciare tutto nelle mani di Nik, ma oramai senza un soldo in tasca, e una figlia al seguito è arrivato il momento di riconoscere che forse sua madre aveva ragione.
Win Somers, madre di Miranda e esponente di spicco del movimento femminista moderno Femdom ha sempre professato idee ben precise: niente matrimonio, niente figli, niente uomini che si avvicinano ai tuoi soldi. Da tempo Miranda non vede la madre. da quando ha fondato Femlandia, una comunità che funziona come uno Stato dentro lo Stato, senza ingiustizie, disuguaglianze e odio. A Femlandia ci sono solo donne, tutte solidali tra loro che hanno fatto del concetto di sorellanza un punto fondamentale nella gestione efficiente della loro comunità.



Nonostante Miranda non abbia mai voluto sapere niente del grande piano della madre, ora che è in ginocchio e Femlandia è una realtà diffusa in ogni stato, non le resta che bussare alla sua porta.
Se inizialmente Femlandia appare come un vero paradiso, un angolo di mondo in cui poter respirare dopo tante difficoltà, senza l'opprimente presenza di uomini a voler dettare legge, ben presto Miranda si rende conto del vero volto della comunità gestita da Jennifer Jones, cofondatrice insieme a sua madre del movimento.
Quella di Jennifer, colei che ha assunto il ruolo di figlia dopo che Miranda ha troncato i rapporti con la madre, è una figura inquietante, rigida e intransigente con le fattezze di un vero tiranno.
La gestione di Femlandia ha delle regole precise e nessun uomo vi è ammesso, eppure le donne continuano ad avere figli.
Alcune ragazze non conoscono la storia perchè nate all'interno della comunità e interamente soggiogate dalla dottrina che ha eliminato ogni sorta di forma patriarcale o considerata misogina anche nel linguaggio. Di questo indottrinamento sarà vittima anche Emma, la figlia di Miranda, messa appositamente contro la madre.
Eppure c'è qualcosa di ancora più inquietante e terribile in Femlandia e Miranda ha solo iniziato a scoprire cosa nasconde la sorellanza.

Ancora una volta Christina Dalcher costruisce l'immagine di una società degenerata. Il messaggio è chiaro: ogni movimento estremista porta con sè delle rigidità illogiche con conseguenze nefaste.
Personalmente non vi ho letto nessun intento dell'autrice di fare un vessillo del motto "potere alle donne" ma una parodia agghiacciante e spietata sull'ideologia cieca, in particolare quella femminista.
Si potrebbe credere che alla fine questo modo di descrivere le donne finisca col giustificare gli uomini, o in generale il patriarcato, ma nemmeno gli uomini ne escono bene.
Direi che Christina Dalcher in Sorellanza ci metta davanti una bella dose di misoginia, screditando il genere umano in generale che ha condotto il mondo verso l'odio, la violenza, la distruzione.
Se vi aspettate un libro femminista avete fatto un errore. La sorellanza racconta di come un leader carismatico sia in grado di manipolare personalità fragili facendo leva sui punti deboli, di come comunità ristrette con idee radicali finiscano col creare realtà terrificanti.




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