giovedì 5 aprile 2018

RISCATTO, SAGARA LUX. Recensione.


TITOLO: Riscatto
AUTORE: Sagara Lux
SERIE: Broken souls 2
EDITORE: Self-Publishing
PAGINE: 312
PUBBLICAZIONE: 20 aprile 2010
GENERE: Dark romance 
PREZZO: € 2,99 ebook, 11,96 cartaceo
Alcuni segreti feriscono più dei coltelli.
Convivere con la consapevolezza di avere tradito il proprio cuore non è semplice per Iryna, così come non lo è stato vivere nella menzogna negli ultimi due anni.
Quello che tutti credono è falso. Non è morta. Non ha dimenticato quello che ha fatto. E non ha dimenticato lui.

Ogni scelta ha delle conseguenze.
Prigioniero di un pericoloso gioco di potere, schiavo dell’ambizione che ha dominato tutta la sua vita, Genz non ha tempo di pensare al passato che ha seppellito in un angolo della propria memoria; almeno finché non rivede lei.

Certi sentimenti non ti lasciano tregua, né alternativa.
Entrambi feriti, entrambi orgogliosi, Genz e Iryna si troveranno ancora una volta uno di fronte all’altro.
Mettere da parte il passato e riscattare se stessi non sarà affatto semplice, soprattutto perché Iryna non è stata l’unica ad avere nascosto un segreto negli ultimi anni.

Cara Sagara.
Anche questa volta sono sopravvissuta, un altro capitolo della tua avvincente saga mi ha portato in un mondo lontano dove tutto è possibile, dove tutto ciò che è guadagnato, si paga a caro prezzo. Un mondo dove il tradimento è un peccato troppo grande da perdonare e la fiducia è l'unico passaporto per la felicità. C’è poco da raccontare, perchè quando per mesi aspetti che Genz e Iryna si trovino nuovamente faccia a faccia e il brivido di quell' incontro ti scorre sotto la pelle, non puoi che arrenderti alle emozioni e prendere atto della magia che operi con le parole, mia cara Sagara. E allora, staccarsi dalle pagine è un’impresa titanica, e i minuti diventano ore, e le ore diventano occhi arrossati e cuore pieno di sensazioni contrastanti: ansia, paura, rabbia, emozione, passione.
«Per te. Sono tornata per te.»
Giorni passati a evitare spoiler, a rifiutare capitoli solo per arrivare alla meta finale, perchè io lo sapevo cara Sag, che mi sarei abbeverata alla fonte di Genz, senza mai dissetarmi abbastanza, e che ne avrei voluto ancora e ancora. Certo, adesso che ho finito ti dico: FERMAAATIII! Se hai intenzione di procurarmi un infarto al miocardio, facendo prendere alle vicende delle strane pieghe, FERMATI ORA o mai più! Ho sofferto tanto stavolta, pensando che Riscatto fosse un titolo fallace, ma la verità è che a modo proprio ogni personaggio ottiene il proprio riscatto e non poteva essere altrimenti, visto il polivalente significato che assume la parola “sangue” in tutte le tue opere.




Sangue che lava peccati, sangue che vendica, sangue che è sacrificio e legame. E’ stato incredibile scoprire come soprattutto i vincoli di sangue assumano significati distorti. Quel millantato legame che dovrebbe esigere protezione e lealtà ad ogni costo, è in realtà un sentimento malato. E’ più una brama di possesso, ossessione di controllo, intransigenza generata dalla sete di potere. Ecco allora che padri sacrificano i figli e i loro figli tendono a perpetrare tale peccato, fino a quando Iryna non irrompe con la sua dignitosa forza a interrompere lo schema.
“Volevo odiarla, punirla. Volevo che sapesse che non era niente e che capisse che era tutto. Volevo sentirla gridare, chiedere perdono per avermi tradito, ma prima ancora di questo volevo amarla. Lo volevo da tanto e con una tale intensità da stare male.”

Lei è la chiave di tutto. La pace che arriva a dimostrare che, a volte, c’è un motivo per le azioni che si compiono, anche per le nefandezze più basse; che si possono espiare le proprie colpe anche se queste lasceranno segni indelebili sul corpo e nell’ anima.

Le mie dita si ritrovarono a sfiorare i segni profondi che mi erano rimasti addosso. Probabilmente sarebbero divenuti cicatrici, ma chissà perché quello era l’ultimo dei miei problemi.
«Esistono diverse cicatrici. Quelle nel corpo ci rendono più forti. Quelle della mente ci tormentano. Ma le più terribili sono quelle che ci rimangono nel cuore. Dentro. Nel profondo.»
Il legame che unisce Genz e Iryna è inspiegabile razionalmente. Lui vorrebbe amarla quanto ucciderla, mentre lei che dovrebbe solo fuggire torna da lui per rimanere, per riconquistare giorno dopo giorno la sua fiducia, anche se questo ha un prezzo altissimo: rivelare se stessi fino in fondo lasciando l’anima nuda davanti al proprio aguzzino.
«Ora tocca a te, mia pace. Dimmi cosa vuoi davvero da me, ma stai attenta: se non sarai sincera, lo capirò e ti punirò.»
Il cuore mi balzò in gola. Mi mossi appena sotto di lui, in maniera del tutto istintiva. La ragione si era ormai spenta. Non potevo mentire, non riuscivo a pensare. E lui lo sapeva. Sentii il calore dell’eccitazione risalirmi il corpo, addensarsi nel ventre e nelle guance. Genz si spostò appena. Mi provocò. Mi sfiorò con le labbra e con il sesso che scivolava languido contro il mio.
«Allora?»
Non mi restò che cedere. «Voglio un bacio» ansimai. Lo sentii sorridere, ma senza troppa convinzione.
«Un bacio? Ti accontenteresti soltanto di questo?»
No. Deglutii amaro. Ero in trappola. Le mie carezze non gli avevano soltanto tolto di dosso il sangue e la stanchezza. Avevano portato alla luce l’uomo che era, le sue certezze, le sue paure. Non mi permetterai di ingannarti di nuovo. Piuttosto mi ucciderai. Raccolsi tutto il coraggio che avevo. Anche se la mia intenzione era quella di procedere per gradi, mi ritrovai a prendergli il viso tra le mani e a dare voce alla verità che mi portavo appresso da troppo tempo. Non mi bastavano né un bacio, né un’infinità di notti. Io volevo molto di più. Volevo lui. «Io voglio tutto» dichiarai determinata.


Ti avrei “raggelata” con lo sguardo miriadi di volte, se solo ti avessi avuta vicina, per la durezza di alcune scene, per la crudeltà di alcune verità taciute, per le dolorose scelte compiute da alcuni protagonisti, ma non saresti tu se non mettessi un pò di sadismo tra le pagine che scrivi.
E in fondo ti adoro anche per questo: perchè hai capito quando fermati (altrimenti avresti rischiato orde di fan imbestialite con ascia alla mano e la luccicanza negli occhi).
Si è fatto tardi adesso e devo proprio lasciarti, ma non prima di averti detto che sai emozionarmi come poche. Sei capace di scrivere trame che non hanno mai nulla di scontato, sai dosare amore e odio creando una miscela esplosiva, sai scrivere e descrivere la passione senza mai eccedere. Hai creato personaggi dalle caratterizzazioni così forti che è difficile non innamorarsene a primo colpo. Ogni parola, ogni azione, ogni sguardo è descritto con una nitidezza così vivida che si ha l’impressione di essere insieme a Genz ad assistere alla sua battaglia per resistere ad Iryna. Sembra di essere negli occhi di Ivar che scruta tutto con la calcolata freddezza da esecutore, ed in quelli vuoti Caterina che non trova nulla nella vita se non bieco appagamento fisico. E come scordare il tormento di J.C.? Ma quella è un’altra storia, che sicuramente non potrà raccontare Giuliani!
Tutto questo per esprimerti il mio apprezzamento e per dirti che non so se ce la faccio a leggere Vendetta, se proprio devi fare scazzottare mio marito Darren con Genzino.
Con affetto.
Una tua fedele lettrice.
P.S. Scusa se non ti ho scritto una recensione.
P.P.S. Mi sa che dovrò imparare a giocare a biliardo.

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