giovedì 3 gennaio 2019

SO CHI SEI, ELISABETH NOREBÄCK. Recensione.

TITOLO: So chi sei.
AUTORE:Elisabeth Norbäck
EDITORE: Casa Editrice Nord
PAGINE: 382
PUBBLICAZIONE: 13 settembre 2018
GENERE: Thriller psicologico
COSTO: € 9,99 ebook; 18,00 cartaceo 
Stella Widstrand è una stimata psicoterapeuta. Ha una bella casa, una famiglia amorevole, una vita felicemente normale. Un giorno, però, una nuova paziente entra nel suo studio e, in un attimo, Stella torna a vent'anni prima, sulla spiaggia dov'era scomparsa la sua figlioletta di poco più di un anno. All'epoca, la polizia aveva ipotizzato che la bambina fosse riuscita a raggiungere il mare ed era annegata, ma il corpo non era mai stato ritrovato. E Stella, nel fondo del suo cuore, non ha mai davvero perso la speranza e adesso è pronta a fare qualsiasi cosa per dimostrare che questa ragazza dai lunghi capelli neri è Alice. Anche a mettere a rischio la sua carriera. Anche se le persone intorno a lei la vedono in bilico sul baratro della follia. Stella non si fermerà di fronte a nulla. Ma dove finisce la verità e incomincia l'ossessione?
Isabelle Karlsson ha dovuto lottare a lungo per frequentare l'università a Stoccolma. Se fosse stato per sua madre, sarebbe rimasta nel paesino in cui è nata e cresciuta. Ma così Isabelle era lontana quando il suo adorato padre è morto all'improvviso, e al dolore si è sommato lo sconcerto nel momento in cui la madre le ha rivelato che non era lui l'uomo che l'ha concepita. Confusa e arrabbiata, Isabelle decide di chiedere aiuto a una psicoterapeuta, per fare chiarezza nella sua vita. Tuttavia Isabelle non sa che entrare nello studio della dottoressa Stella Widstrand scatenerà una serie di eventi che la travolgerà…
Kerstin ha dedicato la sua esistenza alla figlia Isabelle, ha sempre fatto di tutto per crescerla ala meglio e per farsi amare. E adesso non può permettere che un’altra donna si avvicini troppo a lei…

Vista la mia professione, sono sempre più attratta da thriller psicologici che prendono prima la testa e poi la pancia. So chi sei è l'esordio letterario di Elisabeth Norbäck e, se queste sono le premesse, credo proprio che la terrò d'occhio come autrice.
Un perfetto thriller nordico, con un'mbientazione fredda, che contribuisce a creare un clima teso e claustrofobico che fa sentire tutta la fragilità della psiche della protagonista.
La storia racconta tre punti vista, tre donne le cui vite si intrecciano in un denso intrico di bugie e sospetti che spingono fino all'orlo della pazzia. Paradossalmente, quella più fragile psichicamente è proprio colei che per mestiere lavora con la mente.
Stella è una psicoterapeuta. Ha una vita tranquilla, un marito amorevole e una professione che la soddisfa, fino a quando nel suo studio non si presenta una paziente che le sconvolgerà la vita.
Isabelle Karlsson è una studentessa universitaria sconvolta dalla morte del padre e dal fatto che questi non era il suo vero padre biologico. A varcare la soglia dello studio della dottoressa Widstrand sarà proprio Isabelle, gettando la donna in un profondo stato confusionale. Stella crede che Isabelle sia sua figlia scomparsa a solo un anno e in seguito dichiarata morta, più di vent'anni prima. Come può essere possibile? Isabelle è davvero colei che Stella crede che sia?


Lo stato mentale di Stella inizia a sgretolarsi. Lei, che già in passato aveva avuto un tracollo spichico inizia a sprofondare in un limbo all'interno del quale i confini tra realtà e convizioni errate si fanno sempre più sfumate- Ad ogni costo lei tenta di dimostrare che Isabelle è sua figlia,ma nessuno le crede, tantomeno il marito che conosce il fragile stato della moglie. E mentre Stella si affanna per affermare la sua verità il controllo della la realtà inizia sfuggire, e questa è l'impressione che ho avuto come lettrice, come di un cappio che si stringe al collo più ci si inoltra nella letture. 
Sono sempre stta una sogntrice, con emozioni molto intense, e il fatto di essere diventata una psicoterapeuta non significa che io sia cambiata. Mi piace pensare di essere maturata almeno un pochino, ma forse mi sbaglio anche rigurdo a questo.
Mi sento molto più a mio agio a trntnove anni che non a diciannove. Sono più salda nelle mie convinzioni, più sicura di me, bado meno alle opinioni degli altri e a ciò che pensano di me. Ho imparato a non seguire sempre l'istinto, a riflettere prima di agire, analizzando le possibili conseguenze delle mie decisioni, e prendendomene la responsabilità.
Ma adesso tutta questa mia maturità è volata via.

So chi sei non parte con il botto, anzi, ha un ritmo piuttosto lento nella prima metà, ma a me non dispiace, perchè mi ha dato modo di entrare in connessione con l'angoscia di Stella. Poi il romanzo sembra sbloccarsi e scorrere più velocemente verso la risoluzione del caso.
Kerstin, la madre di Isabel, dopo aver lottto per tanto tempo per costriure un rapporto con la figlia, tenendola il più possibile legata a sè, adesso rischia di perderla, prima per il segreto che ha scoperto sul padre e adesso per la presenz di Stella.
C'è molta angoscia in So chi sei, proiezioni insane, paranoia, pensieri irrazionali e tutto il senso di disperazione di una madre che non sa più cosa credere. Sono stata trafitta da molti sentimenti soverchianti e a mio parere questo rende il testo adatto a chi ama gli approfondimenti psicologici e le trame intricate che giocano con la mente del lettore. Sicuramente una lettura da non perdere.



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