domenica 22 marzo 2020

IL CONTE DI LONG ISLAND, JD. HURT. Recensione.


TITOLO: Il Conte di Long Island
AUTORE: JD. Hurt
SERIE: Honorable Men Series 1.
EDITORE: Self-publishing
PAGINE: 274
PUBBLICAZIONE: 9 marzo 2020
GENERE: Mafia-Dark Romance
COSTO: € 2,99 ebook;  cartaceo

L’ho vista in culla e subito con lei si è creato un legame. All’epoca mi chiamavo Tony Mancuso.
Ero solo un piccolo delinquente desideroso di scalare le vette della mafia newyorkese, ma volevo aiutarla. Tenerla con me, proteggerla per sempre. Non sapevo che quel legame sarebbe diventato un mistero che mi avrebbe condannato alla prigionia per diciassette anni, distrutto nel corpo e nell’anima. Ora sono tornato; il mio nome non è più Tony. Io sono il Conte di Long Island e devo dipanare quel mistero per potermi vendicare.
Lei si chiamava Camille. Adesso è Rose; un frutto proibito. Ma il suo nome non conta più e neppure la giovane età, perché è diventata la piccola parte di una realtà molto più grande. La guerra contro i clan di New York.
Da bambina la mia vita era una musica che suonava sempre più lieve. Mi limitavo ad esistere. Mia madre, mio nonno, il mio clan scandivano ogni minuto del mio tempo. Mi dicevano: “è colpa della Mafia. Devi rassegnarti”. Finché ho scoperto che era tutta una bugia. Allora sono scappata. Credevo che sarebbe stato facile perdermi nel mondo e capire chi sono veramente, ma poi è comparso lui: il mostro, l’adulto che vuole distruggermi. Il Conte di Long Island. Pensa di addomesticarmi, ma io sono stata prigioniera, mai ingenua. E imparo in fretta. Grazie a lui ho capito che non esiste gloria facile. Ci si deve scontrare col sangue, con le ossa. Mi chiamo Rose Capascio e ora sono pronta.
Pronta per la guerra contro il Conte di Long Island.


Miei impavidi lettori, oggi vi parlo di una lettura molto particolare, Il Conte di Long Island di JD Hurt, autrice che ha già all'attivo diversi libri della quale però non avevo ancora letto nulla. 

La storia è una moderna rivisitazione in chiave dark del Conte di Montecristo, un uomo assetato di vendetta che fa ritorno dall'inferno in cerca di giustizia. 
Tony Mancuso è solo un ragazzino quando vede uccidere la propria madre. Arrabbiato e pieno di livore, orfano e bastardo, si ritrova a fare il picciotto per la famiglia mafiosa dei Capascio. 
Per un ragazzo pieno d'ira e senza nulla da perdere è facile scalare le vette della malavita, così come le grazie della figlia di Don Vito Capascio, la temibile Dora. 
Il duo di giovani amanti è una coppia di diavoli, un incubo per i debitori che non hanno nessuna via d'uscita quando ricevono la loro visita. Il loro destino sembra correre verso l'unico obiettivo possibile: scalzare dal suo trono Don Vito e diventare i nuovi re di New York. 
Tony non ha idea che il destino gli riserverà un duro colpo e che la fiducia si paga sempre a caro prezzo. L'incontro con un piccolo fagottino sarà la sua condanna e insieme la sua salvezza. 
Proprio la piccola Camille muoverà inconsapevolmente le fila del futuro di Tony, quando la giungla lo inghiottirà per risputarlo diciassette anni dopo come l'ombra di se stesso.

Non sapevo che Rose era un’onda anomala scaraventatami addosso per travolgere la mia vita
Tradito, torturato, mortificato nel corpo e nell'anima, Tony riuscirà a liberarsi dalla sua prigionia in Honduras grazie a un anonimo  "Mr. Destino". Farà ritorno allora a New York sotto le mentite spoglie del famigerato Conte di Long Island, l'uomo che sta portando tanto scompiglio tra i clan newyorkesi, requisendo le piazze di spaccio e tutte le altre attività criminali della City. 
L'obiettivo del Conte è solo uno e va al di là della semplice ricerca del potere. I Capascio dovranno pagare per quello che hanno fatto, ma non prima di aver scoperto cosa li ha spinti a tenerlo prigioniero in Honduras per tutti quegli anni. Ha inizio una guerra sanguinaria, senza esclusione di colpi, in cui nessuno sarà risparmiato dalla feroce furia vendicativa del Conte.
Nel passato dell'uomo, però, non ci sono solo i Capascio, non c'è solo Dora, ma anche quella giovane ragazza che ha lasciato come un tenero fagotto. Se diciassette anni prima Camille (divenuta ora Rose) aveva mosso qualcosa in lui, adesso ha la capacità di creare un vero e proprio caos all'interno di quell'antro demoniaco che è divenuta la sua anima.


Una trama fitta con un plot complesso che si inerpica tra i recessi oscuri dei personaggi che animano questa storia. Impossibile riassumervi tutto quello che accade, perchè non sarei in grado di restituire pienamente gli intrecci di questo groviglio che è il Conte di Long Island. 
Tony/Conte è un personaggio complesso, dall'anima nera, incapace di provare qualcosa che vada al di là della sete di vendetta e dell'ossessione furiosa per Camille/Rose. 
Avere tra le mani quella creatura virginale lo spinge ad andare oltre, a superare la soglia della sua immoralità fino a cadere nel baratro del peccato più violento e deprecabile. 
Camille/Rose è la sua perfetta controparte. Apparentemente pura, è comunque cresciuta in un ambiente criminale e sa cosa significa trovarsi al centro di una contesa per il predominio della piazza malavitosa. Incontrare il diavolo e divenirne schiava è qualcosa che rifugge eppure brama. Il suo corpo traditore va al di là del predominio della mente, fino ad immergersi in una colata calda di lussuria, sangue e brutalità. 
Tony e Camille insieme sono perfetti eppure sbagliati, capaci di completarsi e di distruggersi, tanto da divenire la cosa più sbagliata che si può concepire. 

Ma a volte bisogna fare qualcosa di debole per essere davvero forti.



C'è una soglia sottile che separa l'ossessione dalla follia e più volte mi sono chiesta se il Conte non avesse perso completamente il senno per Camille tanto da scordarsi il suo vero obiettivo. 

La verità sulle loro origini produrrà un effetto detonante, facendo precipitare gli eventi oltre ogni immaginazione, ma un punto rimane fermo: Camille è sua e non intende rinunciare a lei.
Passione, violenza, depravazione, sangue, Il Conte di Long Island non risparmia nulla al lettore. Le tematiche affrontate sono forti e non per tutti gli stomaci e il linguaggio usato è sporco e diretto; anche io, pur masticando il genere ho dovuto leggere ad un ritmo poco sostenuto. Ad un certo punto, però, mi sono trovata completamente rapita dagli intrighi e non sono riuscita più a staccarmi, dovevo sapere la verità!
Il libro segue una linea temporale progressiva, scritta con differenti tempi verbali, a narrare gli eventi passati e poi quelli presenti, cosa che può creare un certo senso di straniamento. Ritengo che la parte scritta al presente risulti più scorrevole e meno artificiosa, ma rispetto l'intento dell'autrice di rendere chiara l'evoluzione del personaggio, lo sdoppiamento netto tra Tony Mancuso e il Conte. 
Evoluzione per Tony non significa però snaturare il personaggio. Sebbene il Conte si ricongiunga alla fine con la parte più umana di se stesso, quel Tony tradito dalla fiducia negli altri, rimane un demone, vittima della sua parte oscura e sanguinaria, priva di morale o di qualsivoglia forma di pietas. L'incontro con Camille sta nel mezzo, nel riconoscimento e nell'accettazione di ogni lato dell'uomo che gli sta accanto, riuscendo a convivere con Tony e con il Conte. 
A narrarci il cammino di queste due anime perdute, lungo la selva oscura del loro travagliato destino, sono entrambi i personaggi e in tal modo possiamo conoscere pienamente ciò che muove i loro spiriti inquieti. 
Il Conte di Long Island è una lettura forte. Inutile dirvi che non è per tutti, ma gli amanti del genere sapranno apprezzarla. Pur essendo il primo capitolo di una serie ha un suo epilogo e il secondo volume sarà dedicato a un triangolo particolare che ha già stuzzicato il mio interesse. 
Cosa altro dirvi...
...buona lettura?

copia fornita dall'autore


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