mercoledì 2 settembre 2020

IL VISCONTE CHE MI AMAVA, JULIA QUINN. Review party.


 

TITOLO: Il visconte che mi amava
AUTORE: Julia Quinn
SERIE: Bridgerton 2.
EDITORE: Mondadori 
PAGINE: 345
PUBBLICAZIONE: 1 settembre 2020
GENERE: Historical romance
PREZZO: € 6,99 ebook,  14,50 cartaceo

La Stagione del 1814 sembra essere promettente e ricca di nuovi fidanzamenti. Certo, non per Anthony Bridgerton, erede di un antico viscontado, probabilmente lo scapolo più ambito di Londra, che non ha mai dimostrato alcun interesse per le faccende matrimoniali. E in realtà, perché mai dovrebbe? È il prototipo del libertino, un mascalzone allergico alle etichette dell'alta società e decisamente pericoloso per donne e fanciulle.
Questo, quanto meno, è ciò che tutti pensano. In realtà Anthony non solo ha in animo di sposarsi, ma ha anche già scelto la futura moglie, Edwina Sheffield, una debuttante subito soprannominata "lo Splendore".
Peccato che la dolce Edwina si rifiuti di accettare proposte senza l'approvazione della sorella maggiore Kate, una donna sicura di sé, o meglio una "zitella ficcanaso" che non ha la minima intenzione di affidare l'angelica sorellina nelle grinfie di un uomo del genere.
Se vuole Edwina, Anthony deve prima riuscire a conquistare la fiducia di Kate.
L'impresa rivelerà risvolti inaspettati, e indubbiamente piacevoli.


Continua la serie Bridgertons di Julia Quinn che presto vedremo anche su Netflix, con il maggiore dei fratelli maschi, colui che erediterà il titolo di Visconte: l'affascinante Antony. 
Antony Bridgerton è quello che può essere definito un libertino. Ha goduto dei piaceri della vita e non ha mai pensato seriamente al matrimonio, nonostante le continue sollecitazioni della madre. 
Nessuno però conosce quello che si nasconde nell'animo del Visconte, che troppo presto si è dovuto assumere delle responsabilità più grandi di lui. La prematura morte del padre, ancora giovanissimo e pieno di forze, per un accadimento alquanto stupido, lo ha gettato in uno stato di profondo turbamento. Segni rimasti indelebili nel suo cuore e che hanno instillato in lui la convinzione che probabilmente il suo destino sarà simile a quello del padre. 
Qual è allora la soluzione ideale per portare avanti il titolo? Sposarsi, mettere al mondo un erede e non innamorarsi mai della moglie. Questo servirà a rendere meno dolorosa tutta la faccenda della sua scomparsa. 
Antony ha già individuato la ragazza perfetta per diventare sua moglie: lady Edwina Sheffield, la più affascinante e splendida delle debuttanti. Edwina pur non avendo una cospicua dote appare come la perfetta compagna per un visconte, peccato quella spina nel fianco della sorella. 
Kate Sheffield è la classica zitella ficcanaso. Cresciuta all'ombra della sorella, il suo senso di protezione sfiora l'ossessione. Oramai Kate ha perso ogni speranza di sposarsi, e in tutta onestà non se ne fa un grande cruccio. Però è decisa a proteggere sua sorella Edwina dalle proposte di uomini indegni o di spietati mascalzoni come Antony Bridgerton. 
Kate non crede nelle buone intenzioni dell'uomo, la cui fama di libertino è ben nota e Edwina non accetterà nessuna proposta senza il suo consenso. 
Inizia così una vera e propria battaglia all'ultimo sangue tra Kate e Antony. Lei tenterà in ogni modo di impedire una eventuale proposta di matrimonio, mente lui si lancerà in una corte serrata, usando ogni espediente possibile. 
Fuoco e fiamme che arde, nascosto dall'astio e da battute pungenti. Antony e Kate sono un vero spasso. Non riescono a stare nella stessa stanza più di un minuto senza punzecchiarsi a vicenda. Cosa c'è in quella testarda e bizzarra donna ad affascinare Antony? Il visconte non vuole arrendersi alla realtà che contrariamente ad Edwina, la quale non gli suscita niente se non una oggettiva constatazione della sua bellezza, Kate accende il suo spirito. In sua presenza il sangue ribolle e l'attrazione non lo abbandona nelle lunghe e solitarie notti. 
Tra equivoci, lotte e scene esilaranti, Kate ed Antony dovranno cedere all'idea che spesso ci si deve arrendere al cuore a dispetto di quello che dice il cervello. 
Ho adorato questa storia, più della precedente. Antony è un personaggio fantastico, ironico, pungente, sagace. Il suo senso di responsabilità è pari solo all'amore che prova per la sua famiglia, per la quale è disposto a fare carte false. L'insana idea che però la sua vita abbia una scadenza breve lo fa vivere con un peso, senza godere pienamente della fortuna e dell'amore che lo circonda. 
Kate farà breccia nella sua corazza protettiva, ma anche lei ha i suoi demoni personali, alcuni addirittura inconsci. 
Sono proprio le difficoltà incontrate da Kate a far emergere la forza del sentimento che Antony prova nei suoi confronti e per questo deve tenerla a distanza, per il suo bene. 
Amo il modo in cui Julia Quinn caratterizza i personaggi e la società londinese di epoca vittoriana. Possiamo incontrare la ragazza frivola, quella a corto di argomenti e quella acuta e intelligente. Kate rientra in quest'ultima categoria ed è un piacere leggere della sua forza d'animo. 
Lo stesso vale per gli uomini, alcuni dei quali sono utili solo per fare da tappezzeria, non per i Bridgertons, ovviamente. I fratelli sono tutti dotati di una spiccata intelligenza, una prestanza fisica e una bellezza riconoscibile. 
Pagina dopo pagina mi sono invaghita di tutti i personaggi e le scene in cui sono tutti coinvolti, come ad esempio la partita di Pall Mall ad Aubrey Hall. Leggere dello spirito agonistico della famiglia Bridgerton è esilarante, comprese delle beghe e dei tranelli utilizzati pur di vincere. Ogni scena lascia intravedere l'affetto ognuno nutre per ogni fratello, compreso i nuovi acquisto della famiglia in seguito ai matrimoni. 
Interessanti anche i lunghi epiloghi con cui ci diletta Julia Quinn e vi dirò che anche in questo libro la penna di Lady Whistledown è più pungente e in forma che mai. 
Se amate gli historical romance ben scritti vi assicuro che questa serie è imperdibile. 
Ci si rilegge domani con il prossimo fratello Bridgerton.




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