martedì 29 settembre 2020

LA MORTE È I MIO MESTIERE, MICHEAL CONNELLY. Review party.


TITOLO: La morte è il mio mestiere
AUTORE: Michael Connelly
EDITORE: Piemme
PAGINE: 363
PUBBLICAZIONE: 29 settembre 2018
GENERE: Thriller
COSTO: € 10,99 ebook; 19,90 cartaceo 

«Per molto tempo, in passato, avevo detto che la morte era il mio mestiere. Adesso sapevo che lo era ancora.» 
Per Jack McEvoy la cronaca nera è stato il mestiere di una vita. Ha raccontato le storie più cupe, inseguito i killer più sfuggenti, fino a ritrovarsi lui stesso faccia a faccia con la morte. Il fiuto da reporter ce l'ha nel sangue, anche se ormai va a caccia di storie di ben altro genere. Ma la morte, a quanto pare, non ha chiuso i conti con lui. Quando una donna con cui McEvoy ha trascorso una notte sola, dopo averla conosciuta in un bar un anno prima, viene ritrovata senza vita, il giornalista finisce suo malgrado tra i principali sospettati di quel crimine particolarmente brutale. A quel punto, tornare a indagare - a dispetto dei moniti della polizia e del suo editore - è per lui non soltanto un istinto, ma una necessità. Ben presto, arriva a una scoperta agghiacciante che collega quell'omicidio ad altre morti misteriose in tutto il Paese: uno stalker dà la caccia alle donne, selezionandole sulla base dei loro dati genetici. McEvoy capisce di trovarsi di fronte a una mente criminale diversa da qualunque altra mai incontrata: qualcuno che conosce le sue vittime meglio di quanto loro conoscano se stesse. Attraverso una ricerca nei meandri più oscuri del web e con l'aiuto di una vecchia conoscenza - l'ex agente dell'FBI Rachel Walling -, McEvoy intraprende una folle corsa contro il tempo. Perché il killer ha già scelto il suo prossimo obiettivo ed è pronto a colpire ancora.

L'ho amato con lo scontroso Harry Bosch. Mi ha rapito con Renee Ballard, e non avevo dubbi che anche con Jack McEvoy, Connelly avrebbe fatto centro. Giornalista di cronaca nera, Jack McEvoy ha visto tanto sangue durante la sua carriera. Ora fa il reporter per «FairWarning», un sito che si occupa di sventare frodi ai consumatori e dare loro un volto. 
Un certo tipo di passato però non te lo scrolli più di dosso e suo malgrado Jack si trova coinvolto, come sospettato, in un caso di omicidio. Una donna con cui aveva avuto un'avventura l'anno prima , Tina Portero, viene ritrovata morta. Un omicidio efferato che lo spinge ad indagare da solo, nonostante i pareri avversi del suo redattore e della polizia che si sta occupando del caso.
Cercando e scavando emerge un collegamento inaspettato: ci sono altri omicidi con le stesse caratteristiche, sparse in tutto il paese. Tutte le donne hanno utilizzato un certo sito per l'analisi del dna, GT23, una nuova azienda on line che a basso costo offre analisi del materiale genetico al fine di trovare persone con cui c'è una parentela, ma che per un motivo o per un altro non è stato possibile conoscere. Un efferato serial killer, un misogino che riesce a ottenere notizie da questa azienda, sceglie e calibra bene le sue vittime. Cosa accomuna il dna e tutte le vittime del serial killer? Riuscirà a prendere l'uomo insieme ad una sua vecchia conoscenza dell'FBI?

Connelly, rispolverando un suo vecchio personaggio, costruisce un ottimo thriller con personaggi imperfetti, interessanti, pieni di esperienza e lati oscuri. Jack è un reporter sin nel midollo, ma nel momento in cui inizia ad indagare e a fare scoperte scottanti deve scegliere tra aiutare la polizia o fare un grosso scoop. 
Una crime story che gli amanti di Connelly non potranno non gradire. Un plot intricato, costruito in modo intelligente come solo un autore navigato e competente in materia sa fare. Coinvolgente, ricco di suspense e tensione. L'autore si addentra non solo nel mondo del crimine, ma anche nei meandri del dark web, sfiorando inoltre il delicato tema della sensibilità dei dati e il mercato in crescente espansione dell'analisi di materiale genetico a buon mercato con scarse garanzie di affidabilità. 

In un periodo in cui si fa un gran parlare di trattamento dei dati, consenso informato, informazioni sanitarie che non siamo disposti a cedere per paura che queste vengano utilizzate per controllarci a livello governativo, questa storia appare parecchio interessante. 
Se già il nome dell'autore non è sinonimo di garanzia, vi assicuro che ci sono mille buoni motivi per leggere La morte è il mio mestiere.

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