mercoledì 23 settembre 2020

LA MUSA, RAINE MILLER. Recensione.

TITOLO: La Musa
AUTORE: Raine Miller
SERIE: L’eredità di Rothvale 1.
EDITORE: Hope Edizioni
PAGINE:552
PUBBLICAZIONE: 21 luglio 2019
GENERE: Historical romance
PREZZO: €  3,99 ebook; € cartaceo  
E se la verità su un famoso dipinto non fosse quella che era stata raccontata? E se quella non fosse nemmeno l’opera originale e un dipinto diverso ne avesse ispirato la creazione? La storia di un dipinto... La motivazione dietro l’opera Avvampante giugno, il capolavoro del pittore romantico Lord Frederic Leighton: una donna che dorme su una sedia. Una bellezza inquietante, una fonte di ispirazione avvolta nel mistero dei tempi antichi.

1812...
Gravato dai propri scheletri di famiglia e da sensi di colpa angosciosi, Graham Everley, riluttante Lord Rothvale, ritorna da un lungo soggiorno in Irlanda per occuparsi degli incarichi che lo attendono in Inghilterra. L’ultima cosa che immagina di trovare ad attenderlo è il suo destino: Imogene Byron-Cole, una ragazza tanto adorabile quanto perseguitata da un tragico passato. Graham non riesce a staccarsi da lei, e così la sposa, nonostante una serie sempre più intricata di problemi che minacciano di distruggere le basi stesse della sua intera esistenza.
Graham e Imogene iniziano il loro viaggio insieme, esprimendo il loro amore attraverso una serie di ritratti. L’arte li cattura del tutto e alla fine diventa la loro salvezza, poiché li aiuta a superare il profondo dolore della perdita, ispirando un capolavoro.


Chi conosce bene Raine Miller, sin dal suo debutto italiano con la serie Blackstone, troverà un certo familiare riferimento all'interno della Musa e mi riferisco ai quadri di un certo artista di nome Sir Tristan Mallerton, figura completamente inventata dall'autrice e autore dei quadri che fanno da filo conduttore tra questi libri. 
Per ammissione della stessa autrice La Musa è il primo libro da lei scritto, uscito però tempo dopo la serie che l'ha resa famosa e ha costituito la base da cui ha avuto origine tutto il mondo creato successivamente. 
In questo mi ricorda molto Sylvia Day, la quale afferma che i protagonisti maschili dei suoi storici sono gli avi di quello che sarebbe poi stato il suo personaggio di punta: Gideon Cross. Ma, bando ai pettegolezzi e parliamo della Musa, primo libro della serie L’eredità di Rothvale. 

Graham Everley, nono Lord Rothvale, barone e signore di Gavandon è costretto a tornare in Inghilterra, dopo un lungo soggiorno in Irlanda, per adempiere ai doveri che la sua posizione gli impone. Graham farebbe a meno degli impegni in Parlamento e di tutto il resto dei doveri del casato. Il suo è un animo da artista che mal si concilia con gli impegni da conte, eppure non è un tipo da tirarsi indietro. 

Quando si reca nel Kent per assistere al matrimonio del cugino, tra quelle terre incontra la meravigliosa ed eterea Imogene Byron-Cole. Tra loro è attrazione a prima vista, ma la rigida etichetta dei tempi impone loro di non abbandonarsi alla passione. Da gentiluomo qual è, Graham non perde tempo a fare di Imogene una donna onesta chiedendola in sposa. Sarà un matrimonio fatto di amore, rispetto reciproco e una passione che arderà piano piano fino a diventare bruciante. Imogene, che dalla vita ha avuto tanto dolore e vissuto molte perdite, sembra aver trovato un posto nel mondo. Tutte la adorano, forse anche per l'estrema somiglianza con la defunta Lady Rothvale, madre di Graham. Inoltre il suo carattere affabile non fa che incidere dei profondi segni nel cuore di suo marito. 

Eppure Graham appare un uomo schivo, autorevole, che incute timore. Con la sua Imogene si trasforma in una creatura bisognosa d'affetto, vinto da una opprimente paura di perderla. Graham, infatti, è tormentato dagli incubi di un passato che gli causa vergogna e il pensiero che prima o poi Imogene scopra i suoi segreti lo tiene in un costante stato di allerta. Stringerla ogni notte non basta a fugare la paura che lei sia disgustata dai suoi segreti, ma l'idea di perderla non è tra le opzioni da contemplare. Un amore che presto diventa ossessione, tutto pur di tenere legata a sè l'amore della sua vita. 

E lei, per amore del suo Graham, colui che le ha dato una nuova vita, l'uomo grazie al quale non si sente più sola, diventa la sua "musa", compie quello che per una donna potrebbe essere considerato deprecabile. Ma l'immensa fiducia nei confronti di Sir Tristan Mallerton, eccentrico artista, amico del marito, farà sì che costui diventi la mano che la immortalerà, per creare un dono che solo un animo sensibile come quello del marito può apprezzare. 

La Musa è una storia coinvolgente che gli amanti del romance storico non possono non apprezzare. I personaggi vibrano di grande intensità perchè le emozioni da loro provate sono forti e intense. Imogene è un animo puro, una ragazza dolcissima, coinvolta completamente dall'affetto per Graham. Altruista, compassionevole, pronta da aiutare chi ne ha bisogno, è rammaricata dallo scorgere il tormento negli occhi del marito, dalla presa di coscienza che c'è qualcosa che neppure lei con il suo amore riesce a scacciare. 

Graham è il classico personaggio romance che adoro. Pieno di lati oscuri e con qualche spigolosità. Nasconde in realtà un animo buono e sensibile con il quale riempie d'affetto Imogen. E' proprio questa sua sensibilità che lo fa vivere nel terrore, dando forse un peso eccessivo ad eventi che non sono dipesi da lui e che possono macchiare il suo onore. Graham è così onesto da pensare solo alla macchia che aleggia sulla sua coscienza, senza comprendere che Imogene non potrebbe mai giudicare l'uomo che ama, conoscendone l'animo.

Ricco di segreti da scoprire, intrecci intriganti e colpi di scena, La Musa ha il potere di trasportarti in un'epoca lontana tanto diversa negli usi e nei costumi da non permetterci a volte di comprendere le scelte dei personaggi. L'abilità della Miller sta nel mantenere coerente la trama non piegandola a scelte di comodo, pur di addolcire gli eventi. Imogene e Graham hanno bisogno di passare attraverso certi stadi, sbattendo a muso duro con i rispettivi segreti e paure, al fine di comprendersi sin nel midollo. Solo allora, l'amore che provano l'uno per l'altro potrà resistere ad ogni scossone, ad ogni difficoltà. 

Molte le descrizioni piene di dettagli che rendono conto dell'epoca e delle ambientazioni, elementi che potrebbero rallentare il ritmo della narrazione, ma il testo lo si apprezza anche per questo, e per la sua corposità. La Musa si prende tempo per ammaliare il lettore e solo dopo travolgerlo con la passione dei protagonisti.



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