mercoledì 20 gennaio 2021

QUANDO CANTANO LE MONTAGNE, NGUYEN PHAN QUE MAI. Review party.


TITOLO: Quando cantano le montagne
AUTORE: Phan Que Mai Nguyen
EDITORE: Casa Editrice Nord
PAGINE: 384
PUBBLICAZIONE: 7 gennaio 2021 
GENERE: Historical fiction
PREZZO: €  9,99 ebook; 18,00 cartaceo

Dal loro rifugio sulle montagne, la piccola Hương e sua nonna Diệu Lan sentono il rombo dei bombardieri americani e scorgono il bagliore degli incendi che stanno devastando Hanoi. Fino a quel momento, per Huong la guerra è stata l'ombra che ha risucchiato i suoi genitori, e adesso quell'ombra sta avvolgendo anche lei e la nonna. Tornate in città, scoprono che la loro casa è completamente distrutta, eppure non si scoraggiano e decidono di ricostruirla, mattone dopo mattone. E, per infondere fiducia nella nipote, Diệu Lan inizia a raccontarle la storia della sua vita: degli anni nella tenuta di famiglia sotto l'occupazione francese e durante le invasioni giapponesi; di come tutto fosse cambiato con l'avvento dei comunisti, per i quali possedere terre era un crimine da pagare col sangue; della sua fuga disperata verso Hanoi senza cibo né denaro e della scelta di abbandonare i suoi cinque figli lungo il cammino, nella speranza che, prima o poi, si sarebbero ritrovati. 
E così era accaduto, perché lei non si era mai persa d'animo. Quando la nuova casa è pronta, la guerra è ormai conclusa. I reduci tornano dal fronte e anche Huong finalmente può riabbracciare la madre, Ngọc. Ma è una donna molto diversa da quella che lei ricordava. La guerra le ha rubato le parole e toccherà a Huong darle una voce, per aiutarla a liberarsi del fardello di troppi segreti... La saga di una famiglia che si dipana lungo tutto il Novecento, in un Paese diviso e segnato da carestie e guerre, dittature e rivoluzioni. Tre generazioni di donne forti, che affrontano la vita con coraggio e determinazione. Una storia potente e lirica insieme, che ci ricorda il valore dei legami familiari e gli ostacoli che siamo disposti a superare per rimanere accanto alle persone che amiamo.

Miei impavidi lettori, oggi vi parlo di una lettura molto particolare che mi ha trasportato in un luogo che solitamente non è molto esplorato dalla letteratura: il Vietnam. 
Un'epopea familiare narrata in modo abilissimo dall'autrice Phan Que Mai Nguyen, che ripercorre quasi un secolo di storia, tracciando la strada di speranza e resilienza della famiglia Tràn. 
Attraverso la narrazione di Hương e di sua nonna Diệu Lan ci immergiamo nella storia del Vietnam, una storia molto complessa che si intreccia le vicende di un popolo con quelle di una famiglia.
Si parla dell'occupazione francese che rese il Vietnam una colonia vessata. L'arrivo brutale poi dei giapponesi durante la Seconda Guerra Mondiale. La guerra civile tra il Nord comunista di Ho Chi Minh e il Sud. L'avvento poi degli americani, schieratisi con il Sud per fermare l'egemonia comunista. Ed è forse l'unica parte che più conosciamo della straziante storia di questo martoriato paese, attraverso i film che raccontano delle atrocità dei bombardamenti e della violenza che accompagna ogni conflitto anche quando i soldati dovrebbero essere tuoi amici.
Quando cantano le montagne mostrano in maniera spietata tutto l'orrore della guerra e come questa, se ripetuta nel tempo lasci dei solchi profondi nella gente. La guerra è distruzione, fame, devastazione, rancore, orrore, e l'autrice non ha nessuna intenzione di edulcorare fatti e avvenimenti. 

Le guerre avevano il potere di trasformare in mostri popoli colti e civili.

Le narrazioni di Diệu Lan e di Hương si fondono e si amalgamo, creando un filo conduttore unico che è quello della forza, della resilienza, del sacrificio di donne capaci di lottare per la sopravvivenza.
Una scrittura intensa, poetica, intrisa di un lirismo straziante che rende pienamente l'idea di quando ha sofferto questo popolo, prendendo come caso emblematico la famiglia Tràn. 
Le descrizioni delle ambientazioni sono suggestive, immagini vivide di una bellezza struggente che l'orrore della guerra ha cercato di spazzare via, lasciando indelebili segni nei corpi e nelle anime. 
Leggere Quando cantano le montagne è stato interessante non solo per la bellezza crudele delle vicende, ma anche dal punto di vista della memoria storica. Se non avessi letto questo libro avrei continuato a conoscere sono il lato americano del conflitto vietnamita. 
Quanto costa una guerra? E anni di conflitti? Vite distrutte per intere generazioni, famiglie spezzate, donne umiliate e rabbia capace di mettere le persone l'una contro l'altra. 
C'è così tanta cultura, costumi e tradizioni in queste pagine, un mondo pieno di fascino che nasce dalla diversità.

«Hương, vedendo l’acqua del fiume riempirsi del sangue di quei ragazzi, mi sono ritrovato a pensare alle madri e alle sorelle, alle loro lacrime e al loro dolore. Ho
pensato a te, alla nonna, a tua mamma e ad Hạnh.
«Prima di quel giorno, odiavo a morte gli americani e i loro alleati. Li odiavo per aver bombardato la nostra gente, per aver ucciso civili innocenti. Ma da allora ho odiato la guerra,
Hương.»
Ciò che disse mio zio mi fece pensare. Anche io avevo odiato l’America. Eppure, leggendo i loro libri, mi ero imbattuta in un altro aspetto di quel popolo: la loro umanità. Mi ero
convinta che, se le persone avessero cominciato a leggere e a scoprire le culture degli altri popoli, non ci sarebbero più state guerre.

Una lettura che non lascia indifferenti, che parla al cuore con infinita delicatezza, nonostante il dolore che vi è narrato. L'autrice non perde mai di vista la speranza, anche nella descrizione di momenti di disperazione. L'amore è sempre presente nella forza delle azioni e delle parole di donne che attraversano più generazioni per raccontarci un messaggio di pace. 
Ecco cosa rende speciale una storia che parla della lotta di una famiglia, scelte dolorose e amore.



Nessun commento:

Posta un commento

Instagram

Recap