lunedì 3 gennaio 2022

UNBROKEN: UNA STORIA DI RINASCITA, MADELEINE BLACK. Recensione.

 


TITOLO: Unbroken. Una storia di rinascita
AUTORE: Madeleine Black
EDITORE: Hope Edizioni
PAGINE: 253
PUBBLICAZIONE: 30 settembre 2021
GENERE: Narrativa/ Biografico
PREZZO: €  4,99 ebook; € 13,20 cartaceo

“Per molti anni dopo quella notte, i miei ricordi di ciò che accadde dopo che lui mi aveva puntato la lama alla gola e aveva minacciato la mia vita furono frammentati... difficili da mettere insieme. Quello che era successo era troppo estremo, troppo violento perché lo potessi capire.”
Madeleine ha vissuto traumatizzata e disgustata da se stessa a lungo. Le ci sono voluti anni di lotta per affrontare i ricordi sepolti di quella prima aggressione e iniziare a risolversi, mentre gli uomini continuano ad approfittare della sua fragilità nel peggior modo possibile. Eppure, dopo essere cresciuto con un fardello che adolescente dovrebbe mai sopportare, ha trovato il coraggio necessario per realizzare la più sublime delle vendette: condurre una vita appagante e felice.

Parlare di Unbroken non è per niente facile perchè la storia narrata tra le sue pagine non è un romance, non è qualcosa frutto della fantasia dell'autrice, ma rappresenta la dura realtà. Sangue e lacrime, dolore e tormento, un fardello che per tanto tempo ha afflitto Madeleine finchè non ha deciso di reagire e non farsi schiacciare da quello che le è successo.
Era ancora una ragazzina quando Madeline ha subito una brutale aggressione da parte di due ragazzi più grandi. Come ogni vittima di abuso, i meccanismo che si innesca nella mente è quello di sentirsi colpevole, sporca, di essersi meritata tutto.
Da quella notte terribile è una spirale di perdizione che porta Madeleine ad assumere atteggiamenti provocatori e autodistruttivi, confusa tra ricordi frammentati e difficoltà di rendere reali i suoi incubi.
L'abuso di droghe, il rapporto difficile con i genitori, la chiusura nei rapporti sociali che contrasta con la disinibizione sociale, la fanno incappare in altre situazioni di abuso di cui nemmeno si rende conto.
Unbroken è un lungo racconto di vita, un puzzle che l'autrice cerca di ricostruire a partire dai frammenti di coscienza che ogni tanto affiorano assumendo la forma di fobie, ossessioni, somatizzazioni di vario genere.
In questo libro però, non c'è solo la sofferenza legata al trauma, ma c'è la volontà forte di rinascere, di prendere in mano le redini di un'esistenza spezzata e farne vessillo di resilienza.
Ci ho messo del tempo a finire di leggere Unbroken, in primo luogo per la durezza della storia e poi, quando m ci sono trovata immersa, ho sentito forte 'esigenza di darle l'importanza che meritava.
Lo stile è asciutto, quasi asettico, e per essere una storia autobiografica potrebbe sembrare fredda, ma il racconto riflette in pieno il vissuto dissociativo dell'autrice, la quale ha faticato molto a connettersi con la violenza vissuta e a tutti i sentimenti ad essa associati.
Una lettura intensa, devastante, un messaggio di coraggio, un inno alla capacità di rialzarsi anche dal momento più buio. Madeline Black ha dovuto fare un grandissimo lavoro su se stessa per permettere alla sua esistenza di continuare a fiorire senza mettere da parte i suoi lati oscuri, ma portandoli a galla ed elaborandoli.
Non so come si possa superare un'esperienza come quella raccontata in questo libro, ma ho tanta ammirazione per Madeleine Black per avercela fatta e non averla data vita ai suoi mostri, vivendo invece di morire lentamente.



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