TITOLO: Se muoio prima di svegliarmi
AUTORE: Emily Koch
EDITORE: La nave di Teseo
PAGINE: 307
PUBBLICAZIONE: 12 luglio 2022
GENERE: Thriller
PREZZO: € 20,00 cartaceo, 10,99 ebook
Da quando Alex è caduto da diciotto metri di altezza durante una arrampicata nella Gola di Avon, tutti credono che sia in coma e che difficilmente si sveglierà mai. Nessuno sa che è cosciente.
Mentre la sua famiglia discute se interrompere le cure, e i suoi amici parlano di come la sua ragazza Bea debba andare avanti e rifarsi una vita, lui può solo ascoltare. Paralizzato e incapace di comunicare con chi gli sta intorno, Alex è tormentato dal senso di impotenza. Tanto più che comincia presto a sospettare che l’incidente che gli ha rovinato la vita non sia stato davvero un incidente. Del resto, più ci pensa e meno gli è chiaro come sia potuto scivolare, da scalatore esperto qual è. Ancora peggio, si rende conto che il responsabile è ancora a piede libero e che lui non è l’unico a essere in pericolo.
Mentre ripercorre una serie di indizi del suo passato, Alex deve usare i sensi che gli sono rimasti per risolvere il mistero di chi ha cercato di ucciderlo, e cercare di proteggere coloro che ama, prima che decidano di lasciarlo andare una volta per tutte.
Un romanzo d’esordio straordinario, con un narratore indimenticabile: un thriller originalissimo e potente, capace di commuovere e di stupire con improvvisi quanto eclatanti colpi di scena.
Da quando non posso parlare più, ho così tante cose da dire.
Alex è un uomo di quasi trent'anni, un lavoro come giornalista e un rapporto un po' complicato con la compagna Bea. Appassionato di arrampicata, lo sport che tanto ama lo ha tradito, portandolo in un letto di ospedale. Alex infatti è in uno stato vegetativo da più di due anni a causa di una caduta di ben diciotto metri e nonostante il suo corpo sia inerme, un involucro vuoto, lui riesce a sentire tutto, è cosciente di ciò che lo circonda ma non può dare voce o mostrare segni di vita.
Una situazione terribilmente angosciante, che costringe Alex ad ascoltare tutti i discorsi che avvengono attorno a lui, ad assistere al dolore dei suoi familiari e al lento spegnersi delle speranze che possa ritornare cosciente.
Rendersi conto del tempo che passa attraverso i sanitari che festeggiano il Natale per la seconda volta, getta Alex in un primo momento nello sconforto: svegliarsi e comprendere di non poter fare nulla, di essere immobile e senza voce.
Non è forse più facile e meno egoista lasciarsi morire, non rispondere ai test dei medici in modo da rendere più facile la decisione di staccare la spina? Se si svegliasse, chi potrebbe dire quali danni ha riportato?
Sono questi i pensieri che affollano la mente del protagonista, fino a quando altri pezzi iniziano a comporsi nella sua memoria, insieme alle parole della polizia.
Forse il suo non è stato un incidente. Qualcuno lo voleva morto e se a fatto del male a lui potrebbe farne anche a Bea o ai suoi familiari.
Una nuova spinta vitale pervade Alex, il quale si ritrova a lottare con tutte le sue forze per dare dei segni, lasciare degli indizi su quello che gli è successo, prima che sia troppo tardi, prima che la spina venga staccata. Parallelamente Bea farà un altro percorso allarmata da qualcosa che ha trovato.
Un crescendo fatto di colpi di scena e pezzi che si compongono come in un puzzle, in una lotta contro il tempo, prima che arrivi la parola fine!
Una storia potente, originale, narrata da una prospettiva insolita e che segna il brillante esordio di Emily Koch.
Se muoio prima di svegliarmi è un thriller nel suo progressivo disvelare che l'incidente di Alex non è stato accidentale, eppure in questa storia c'è molto altro. I temi affrontati mi hanno spinta sicuramente oltre la comfort zone di un giallo con ricerca di assassino, perchè vi è all'interno una riflessione profonda riguardo il dibattito sul fine vita, sul momento in cui è giusto lasciare andare piuttosto che accanirsi, pur di mantenere in vita le persone che amiamo.
La decisione dei familiari ci appare ancor più difficile, crudele se vogliamo, perchè nella nostra testa risuonano forte le parole di Alex che rinchiuso in un corpo, non ha la forza per far sentire quello che ha da dire.
Mi è piaciuto tanto il personaggio di Alex, la sua lucidità nonostante la condizione, la sua riflessione sui rapporti che ha intrattenuto durante la sua vita, la freddezza con cui a volte analizza la situazione non per sè ma per chi gli sta accanto.
Un thriller che cattura, e anche se spesso mi ha messa in difficoltà, facendomi ingoiare a vuoto un'angoscia che solo leggendo i pensieri di Alex si può comprendere, l'ho amato dall'inizio alla fine.
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