giovedì 11 gennaio 2018

BOTTONI E PIZZO, PENELOPE SKY. Recensione.



TITOLO: Bottoni e pizzo
AUTORE: Penelope Sky
EDITORE: Hartwick Publishing
PAGINE: 304
PUBBLICAZIONE: 5 dicembre 2017 
GENERE: Dark romance  (BDSM)
PREZZO: € 9,99 ebook
Gli devo un debito.
Uno molto grande.
Il pagamento non può essere regolato con soldi o favori.
Vuole una sola cosa.
Me.
Ad ogni azione corrisponde una ricompensa. Un bottone. Una volta che avrò riempito il suo vaso con trecentosessantacinque bottoni, mi lascerà andare.
Mi lascerà libera.
Ma devo guadagnarmeli uno per uno.
Sottomettendomi all'uomo più oscuro, più crudele e più bello che abbia mai conosciuto.
* ATTENZIONE: CONTENUTI ESPLICITI* Sono presenti alcune scene cupe e inquietanti di abusi e punizioni.
 

 

Curiosa di scoprire cosa si celava dietro un testo che nella sua versione ebook costa quasi quanto quello di Dan Brown, ho deciso di leggere Bottoni e Pizzo. 
Che fosse un Dark romance lo avevo capito, ma dal momento che leggo questo genere di storie, volevo capire quali elementi di novità ha inserito Penelope Sky. Al termine della lettura la risposta è stata: nulla. Alcuni elementi sono sicuramente appartenenti al genere: il rapimento, la violenza fisica e sessuale e la tanto descritta è stra-usata Sindrome di Stoccolma, il tutto è però usato in modo goffo, restituendo al lettore una storia quasi senza senso.
Pearl è un ingegnere, è sola al mondo, e l'unica persona su cui può contare è Justin, il suo ragazzo. Le cose tra i due, negli ultimi tempi non vanno per il meglio, ma una sera, improvvisamente, Justin sembra essere tornato quello di un tempo. Decide di portarla a cena e durante una romantica passeggiata vicino al porto, i due sono aggrediti da una banda di malviventi e Pearl viene rapita. Sarà venduta ad un'asta, a una cifra spropositata. Il suo "padrone" è un uomo spietato che la terrà sotto il suo giogo, infliggendole ogni sorta di violenza. 
 Di sicuro non saresti mai stata rapita e venduta se non ti avessero ingannata».
 
Pearl è una donna che non si fa piegare e presto Bones, il suo violento rapitore, inizia ad ammirare questa sua tempra d'acciaio, al punto da mostrarla in pubblico. I nemici dell'uomo, individuando in Pearl il punto debole di Bones, riescono a rapirla per usarla come mezzo di vendetta. 

Con Bones non mi era mai permesso prendere farmaci per il dolore. Quello era un vantaggio di stare con Crow.
Crow. Ora conoscevo il suonome.

Era particolare. Ma a lui stava a pennello. Aveva un aspetto sinistro. Era indubbiamente una manifestazione dell’oscurità. L’unica cosa che lo manteneva umano erano quegli occhi.

Erano bellissimi.
Crow ha uno scopo nella vita, vendicarsi dell'uomo che gli ha portato via una parte della sua vita, e grazie a Pearl finalmente ha un'arma a proprio favore. Ma non aveva previsto che quella donna meravigliosa e forte, sarebbe riuscita a fare breccia anche in lui.
Non vi racconto altro, perché magari lo volete leggere e non voglio rovinarvi la suspense.
Come vi dicevo i fatti a volte sono paradossali, così come la caratterizzazione che risulta forzata e irreale. Pearl è disegnata come una donna forte, che non si piega di fronte a nulla, ma sfido io a rimanere integre dopo quello che subisce per mano del suo rapitore e dei suoi compari. Proprio per questo motivo, la relazione malsana che si crea tra lei e Crow, dopo il secondo rapimento risulta forzata e incomprensibile. Tra l'altro ci sono alcuni elementi che mi ricordano un altro cattivo, ma vi sfido a trovarli.
Una menzione a parte la grammatica e la costruzione delle frasi: signori, ci sono parti mal editate, ed il testo ne è stracolmo, tanto da non riuscire a passare inosservate. Non volevo scriverla la recensione, ma mi sono detta che non si può vendere un testo così a nove euro e novantanove!


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