martedì 16 ottobre 2018

QUELLO CHE IL CIELO NON HA, CECELIA AHERN. Review party.


TITOLO: Quello che il cielo non ha
AUTORE:Cecelia Ahern
EDITORE: Rizzoli
PAGINE:390
PUBBLICAZIONE: 16 ottobre 2018
GENERE: Narrativa 
PREZZO: €  9,99 ebook; cartaceo 18,00
"Si vedono ora per la prima volta, due completi sconosciuti, incapaci di togliersi gli occhi di dosso. È questo l'istante in cui la vita di lui si biforca: da una parte chi era prima di conoscerla, dall'altra chi diventa dopo."

Laura è una creatura speciale, una giovane donna che vive separata dal resto del mondo, nella natura incontaminata del Gougane Barra, nel sudovest dell'Irlanda, lì dove le montagne incontrano fitti boschi che si aprono su laghi cristallini. In questo luogo eccezionale, nel totale isolamento, Laura è cresciuta imparando a imitare, con la sua voce perfetta e purissima, i suoni che la circondano. È un giorno come tanti quando la sua vita subisce uno scossone irreparabile, allorché Solomon, abile fonico, la vede. Un incontro che muterà fatalmente entrambi, segnando l'entrata di Laura in un universo a lei finora sconosciuto. Ma la cosiddetta società normale, con i suoi ritmi e il suo passo accelerato e convulso, sarà pronta ad accogliere questa donna e la sua unicità? Saprà, la città, riconoscere e proteggere la sua grazia? Intimista e commovente, con questa storia d'amore Cecelia Ahern ci accompagna alla scoperta della parte più vera e indomabile di ciascuno, in quel nucleo al contempo quieto e ribelle e, troppo spesso, soffocato dal rumore del mondo. 

La vita è quella che è, le cose sono come sono, non ha senso analizzarle, non ha senso cercare di cambiare ciò che non può essere cambiato, o di capire ciò che non può essere capito.

Quando ho visto la cover di questo libro me ne sono subito innamorata. Trasmetteva una lieve nota malinconica che ha attirato subito la mia attenzione. Quando poi ho letto la trama la curiosità ha preso il sopravvento perchè avevo tanto sentito parlare di Cecelia Ahern, ma non avevo ancora letto nulla di suo. Non so se è stato l'ideale cominciare proprio da questo libro. Quello che posso dire con estrema certezza è che lo stile di scrittura della Ahern è particolare e la trama ha spunti abbastanza originali, però la storia non è riuscita a coinvolgermi completamente.
Laura, una ragazza di ventisei anni che mi ha ricoradato un po' il personaggio di Kipling, vive all'interno della fitta vegetazione del Gougane Barra, in Irlanda. Dalla natura assorbe tutto, l'atmosfera e l'essenza tanto che è in grado di riprodurre ogni suono, umano, animale o naturale. Con la sua voce è in grado di riprodurre attraverso i suoni, ciò che pensa o prova. 
Quando Solomon, un tecnico del suono e la sua ragazza Bo, una documentarista, la incontrano rimangono spiazzati dalla sua vista, soprattutto Salomon che è l'unico che riesce ad approcciarla. Di una bellezza incantevole, Solomon e Bo si rendono subito conto che avvicinarsi a lei è come cercare di avvicinare un animale impaurito, tanto che in un primo momento pensano che la ragazza abbia qualche forma di ritardo. In Bo si fa avanti l'idea di utilizzare la ragazza per girare una sorta di docu-reality. Per farlo Laura dovrà lasciare i luoghi in cui vive, i suoi elementi, la natura che l'ha protetta e avvolta come una coperta e spostarsi in città. E Laura segue i due ragazzi, spinta dall'interesse che prova per Solomon e in città viene messa sotto la lente d'ingrandimento di milioni di occhi curiosi che vogliono sapere della sua strana capacità, vogliono sezionare ogni parte della sua storia e conoscere il suo passato.
A proteggerla dal caos e dalla ferocia della gente c'è Salomon, che da subito ha sentito una forte connessione con Laura. Sentimenti reciproci che però faticano a essere espressi, soprattutto perchè Solomon una ragazza già ce l'ha.
Per Laura uscire dalla sua zona di sicurezza non è facile. La città ha suoni nuovi, diversi, spesso spaventosi e soverchianti. Anche se Solomon fa di tutto per proteggerla non può evitarle la sofferenza insita nella condizione che si trova a vivere: come un fenomeno da baraccone, un uccello in cattività chiuso in una gabbia in modo che tutti possono osserverla, senza avere la possibilità di chiudersi nel suo bozzolo sicuro. Quello che ho sentito in Laura è stato un profondo senso di solitudine e tristezza che la nascita della storia d'amore tra lei e Solomon non è riuscita a lenire. Una caratterizzazione interessante, piena del fascino selvaggio e suggestivo che la natura può dare. Apparentemente fragile e in balia degli eventi, Laura si dimostra in ultima analisi coraggiosa e in grado di operare un vero cambiamento in se stessa. 
Solomon e Bo invece non mi sono proprio piaciuti e non ho trovato un solo versante della loro personalità, o del modo di approcciarsi a Laura che li rendesse gradevoli ai miei occhi di lettrice.
«Il cambiamento avviene sempre, anche in cima alla montagna. Devi cambiare con il cambiamento»
Gli spunti offerti da Quello che il cielo non ha sono interessanti e raccontano di un tempo odierno che si affanna dietro ai social media contrapposta alla fusione naturalistica e mistica che vive Laura. Due opposti che sembrano inconciliabili. La superficialità vs la profonda connessione con se stessi.
L'ambientazione è suggestiva, in particolar modo quando la Ahern descrive la rude e selvaggia bellezza della natura e delle montagne di Cork. Un'indubbia capacità narrativa che non è stata sufficiente però a trascinarmi nel racconto della storia d'amore dei protagonisti. In molti punti la trama langue e non sono riuscita a empatizzare con i personaggi. Quello che realmente ho gradito è il cammino di crescita di Laura, il suo percorso di scoperta delle proprie potenzialità, enfatizzato ancora di più dalla suddivisione del libro in quattro parti che sono in ultimna analisi differenti fasi della sua vita. Una sfida contro se stessa nel tentativo di affrontare un'impresa impegnativa in un posto in cui potrebbe o perdersi o affermare la sua vera natura.

La ragazza del video non le piace neanche un po’. La donna che stanno cercando di dipingere non le piace per nulla, come l’idea che delle ragazze come lei siano sedute a casa e stiano pensando di dover dimostrare chi sono solo una volta nella vita. Non è così che capita. Non esiste nulla di così grandioso da dipendere da un momento soltanto.




1 commento:

  1. Guarda, della Ahern c'è molto meglio e posso consigliartene a volontà :D
    Sicuramente devi leggere Se tu mi vedessi ora, Scrivimi Ancora e Ps I love You.
    :D
    Grazie per aver partecipato!

    RispondiElimina

Instagram

Recap