lunedì 17 maggio 2021

LA RAGAZZA A, ABIGAIL DEAN. Recensione.

 

TITOLO: La ragazza A
AUTORE: Abigail Dean
EDITORE: Einaudi (Stile libero Big)
PAGINE: 376
PUBBLICAZIONE: 27 aprile 2021
GENERE: Narrativa contemporanea/thriller 
PREZZO: € 18,50 cartaceo, € 9,99 ebook

Lex non vuole piú pensare alla sua famiglia. Non vuole piú pensare all’infanzia degli orrori. Non vuole piú pensare a sé stessa come la Ragazza A, quella che era riuscita a scappare. Ma quando molti anni dopo sua madre muore lasciando la vecchia casa in eredità, la voragine del passato si spalanca di nuovo sotto i suoi piedi. Lex vorrebbe trasformare l’edificio in un luogo di pacificazione, ma per prima cosa deve fare i conti con i sei fratelli e con l’indicibile infanzia che hanno condiviso. Cosí, quella che comincia come un’adrenalinica storia di sopravvivenza e riscatto, diventa racconto di rivalità tra fratelli e alleanze ancestrali.

Abigail Dean, con La ragazza A firma un esordio potente, capace di entrare nelle viscere del lettore e scuoterne la coscienza. Con uno stile asciutto e diretto, l'autrice si cala nei meandri oscuri di una mente segnata da un passato di maltrattamento e violenza domestica, piegata da vicende che hanno lasciato cicatrici profondissime.
Vi si ritrovano i temi del trauma e del suo superamento, del perdono come forma di guarigione attraverso la memoria e la riproposizione di esperienze traumatiche con funzione di catarsi.
Lex, venuta a conoscenza della morte della madre, si reca di nuovo a Hollowfield, nei suoi luoghi di origine, a raccogliere un'eredità di cui vorrebbe fare a meno, seppellendo i ricordi di una famiglia alla quale a stento è riuscita a sopravvivere. Ma si può veramente cancellare il passato quando chi ti avrebbe dovuto amare e curare è la mano che ha cercato di annientarti?
Così ci caliamo nella storia di quella che è stata definita la Ragazza A, colei che è riuscita a fuggire dal terribile incubo della famiglia Gracie, al numero II di Moor Woods Road. Quella casa, salita alla ribalta per la terribile storia di abuso familiare venuta alla luce e che ancora desta molto scalpore in chi ricorda i dettagli della vicenda, è il pesante lascito che grava sulle teste dei fratelli Gracie.
Quel luogo di dolore e tortura, di oppressione e angoscia potrebbe diventare un simbolo di riscatto. L'idea di Lex è quella di trasformare la casa della sua infanzia in un luogo di riscatto, in cui le persone fragili, problematiche o semplicemente bisognose di aiuto possano essere accolte.
Se è vero tutto ha uno scopo è probabile che il dolore possa servire a qualcosa, e nel contempo l'impresa potrebbe permettere a Lex di fare pace con se stessa ed il passato.
A lei, dunque, l'arduo compito di ripercorrere le polverose strade del passato, contattare gli altri fratelli e risvegliare vecchi rancori.



Quello che leggerete all'interno di questo libro è una progressiva discesa negli inferi da parte di Lex, la quale si inabissa nella melma di ricordi che erano stati sepolti e ora riemergono in tutta la loro crudele spietatezza.
Lex è la voce narrante, ma quanto è affidabile il racconto di chi ha subito ed è ancora immersa nelle spire del trauma? Ogni fratello Gracie ha preso una strada diversa, ha deciso di mantenere l'anonimato oppure di cavalcare l'onda di una inquietante clamore mediatico, ognuno ha un fardello più o meno pesante da portare, un'immagine di sè con la quale confrontarsi. 
L'abuso fisico e psicologico, la manipolazione, il fanatismo religioso, il graduale sgretolarsi dello stato mentale dei genitori, in particolar modo del patriarca, dà luogo a un quadro di sconvolgente atrocità. Come animali in cattività, tutti elaborano un personale meccanismo di difesa, una strategia di sopravvivenza alla prigionia. Queste differenti strategie rappresentano lo specchio di quelli che sono i rapporti disfunzionali tra i fratelli, spesso divisi più che uniti. Rancore, invidia, livore, indifferenza, sono i sentimenti che strisciano come una serpe e avvelenano questa bizzarra fratellanza. La morte diventa il catalizzatore di nuovi rancori che erano rimasti intrappolati nella memoria, spinti in fondo all'oblio per non rimanerne schiacciati.
Lex rappresenta una sopravvissuta: è l'unica che riesce a scappare, non ha un attimo di esitazione, fa in modo che i fatti vengano alla luce e l'incubo finisca. Sotto molti punti di vista la ragazza A è un personaggio interessante e carismatico, un successo senza precedenti per la psichiatria, ma quanto di non detto o non "digerito" giace ancora in fondo alla psiche di Lex, e mina la sua sanità mentale? Quali segni lascia un'esperienza del genere? Cosa significa veramente essere una sopravvissuta per Lex e gli altri suoi fratelli?
Di tutti conosciamo la storia, passata e presente, ma è sempre riportata da Lex, sono sue le lenti che narrano i fatti e non sono avulse da una certa dose di distorsione cognitiva. Lei stessa è una donna di successo, determinata e indipendente, ma scavando bene emergono fragilità, paradossi, manie.
Col procedere della lettura il quadro comincia a farsi completo, i vari frammenti del passato si mescolano al presente creando a volte un senso di straniamento, come se la protagonista descrivesse qualcosa al di fuori di sè. Ed è proprio questo il primo campanello d'allarme che insinua il sospetto sull'inaffidabilità del narratore e di alcuni ricordi, sulle reali cicatrici lasciate dall'abuso. 

L'autrice, nello scrivere le vicende dei Gracie, si è ispirata a storie di abusi e segregazioni realmente accadute, rendendo la storia ancora più agghiacciante. Come si può arrivare fino a tanto? Possibile che nessuno abbia notato come la famiglia Gracie si stesse via via chiudendo in se stessa?
La ragazza A non è esente da imperfezioni, alcuni passaggi mi risultano ancora confusi e sul finale non so ancora decidere cosa mi sarei aspettata, nulla toglie però all'efferata bellezza di questa storia che vale la pena leggere.
Intenso, oscuro, drammatico, coinvolgente, Abigail Dean apre a una miriade di riflessioni e interrogativi sulla natura umana e sulla reale capacità di resilienza in seguito a esperienze estremamente traumatiche. Divenuto in poco tempo un bestseller internazionale, venduto in 29 Paesi, La Ragazza A sarà presto una serie tv diretta da Johan Renck, il regista di Chernobyl, e io non vedo l'ora di vedere Lex sullo schermo.


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