martedì 2 novembre 2021

FALLING DOWN. L'EDUCATORE, ANNA CHILLON. Recensione.

 



TITOLO: Falling down. L'Educatore.
AUTORE: Anna Chillon
EDITORE: Self-Publishing
PAGINE: 391
PUBBLICAZIONE: 30 ottobre 2021
GENERE: Contemporary romance/Dark romance 
PREZZO: € 19,00 cartaceo, 2,99 ebook

A volte ti sembra di cadere,
invece stai solo imparando a volare.


***
Un ultimo atto di coraggio, una piccola spinta, e sarei precipitata dal venticinquesimo piano di un grattacielo di Chicago, mettendo fine a tutti i miei problemi. Sarebbe andata così, se lassù non avessi incontrato lui.
Evans, l’uomo più cinico in cui potessi incappare, pensò di fare di me il suo esperimento.
Colpevole, senza speranze... Chi ero io per rifiutare?
Seguirlo fu facile, il difficile venne dopo.
Ciò che pretese mi sconvolse: lui non era chi sembrava. Fin dall’inizio mi scontrai con la sua volontà d’acciaio e i suoi modi anticonvenzionali.
Ma resistetti.
Sarebbe davvero riuscito a dare un nuovo senso alla mia vita?
Oppure, alla fine, gli avrei chiesto di ricondurmi in cima a quel grattacielo?
Tre mesi di pianti, risa, segreti da svelare, frantumi da seppellire, insieme ai batticuore più folli che avessi mai provato.
Poi avrei avuto il mio verdetto.

Attenzione: presenza di scene violente, se ne consiglia la lettura a un pubblico adulto.
Ogni volta che Anna Chillon crea una nuova storia non posso fare a meno di leggerla. La sua è una penna che considero sublime, ma allo stesso tempo è un'autrice non per tutti. Le tematiche che affronta e le modalità con cui crea dinamiche e personaggi particolari, ad alcuni lettori potrebbero sembrare troppo forti e tra le righe. Personalmente è quello che apprezzo più di Anna, il suo spingermi oltre la mia comfort zone e la sua capacità di osare nel raccontare il bello e il brutto dell'animo umano.

Falling Down è la storia di un ritorno alla vita, della ri-educazione di una donna che ha toccato il fondo e, rosa dai sensi di colpa, pensa di non aver altra scelta se non porre fine alla sua esistenza. Ed è nel momento più estremo che si palesa la mano salvifica di un uomo che la conduce nella tana del Bianconiglio con la promessa di riportarla alla vita.
Eileen, questo è il nome dalla protagonista, dovrà compiere un passo molto importante, dovrà mettere la sua vita in sospeso e nelle mani di uomo che le sta chiedendo di fidarsi di lui e della sua capacità di rimetterla in piedi.
Cosa c'è da perdere quando hai già perso tutto? In mano del misterioso Mr. Evans, Eileen diventerà come creta da plasmare. Con metodi poco ortodossi, la ragazza che pensava di non volere più esistere, spezzata dal dolore, sarà spogliata di tutto, finanche della sua identità, per assurgere a nuova linfa.
Per farlo Eileen dovrà seppellire la vecchia sè e ripartire da un guscio vuoto, imparando ad apprezzare l'aria che respira giorno dopo giorno, a perdonarsi e amarsi, perchè nessuno può farlo al suo posto.
Una storia di espiazione dura, aspra, piena di oscurità e tormento. Nelle vesti di intransigente educatore, figura a metà tra un terapeuta e un dominatore, Mr. Evans si propone un obiettivo molto alto, quello di destrutturare una personalità per far sì che se ne crei una nuova. Il confine con la manipolazione e la dipendenza emotiva diventa molto sottile, ma l'autrice è brava a gestire le dinamiche di coppia, e infine, c'è una dominazione dal basso tra l'educanda e l'educatore che segna la nascita di una co-dipendenza emotiva che smonta le sovrastrutture di entrambi.
Evans sa riconoscere i pensieri della sua piccola pulce perchè prima di tutto sono i suoi. I circoli viziosi della mente, le paure, le colpe, le angosce, l'inerzia, il disprezzo per se stessi, gli sono evidenti perchè lui stesso ne è stato affetto in una qualche misura, e ancora ne sta guarendo.

Falling Down è sostanzialmente uno slow burn, il suo ritmo è in pieno e totale accordo con l'incedere cauto della rinascita della protagonista, ma in alcuni momenti, soprattutto nella parte iniziale ho faticato, sentendo che mancava di mordente cosa che invece è presente a partire dalla seconda metà del libro. Mi sembrava di perdermi nei meandri delle mille ruminazioni di Isabelle/Eileen, percorrendo un terreno limaccioso del quale non vedevo la fine.

Atmosfere claustrofobiche che procedono dall'oscurità alla luce, come un'immersione in acque fredde dalle quali si viene fuori, infine, respirando a pieni polmoni e riscaldandosi alla luce del sole. Lo stile è quello inconfondibile di Anna Chillon in cui ho notato un piccolo cambiamento. Se da una parte l'autrice si è spinta più in là sul versante della caratterizzazione dei personaggi e sul loro modi di intervenire attivamente sulla controparte, dall'altro c'è stato un'inversione di tendenza sul lato della carnalità. Vi è un uso più sottile della descrizione di una sensualità che diventa passione, bisogno, che si respira senza la necessità di essere descritta minuziosamente.
Rinascita, resilienza, forza d'animo e sguardo al futuro. Come raccogliere mille mila schegge che sembrano irrecuperabili e rimetterle insieme. Non sarà mai quello è stato, ma il bello sta anche nel nuovo, è questo il messaggio della rinascita, e nelle cicatrici che rimangono a monito e ricordo del cammino fatto.

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