TITOLO: L'equazione del cuore
AUTORE: Maurizio De Giovanni
EDITORE: Mondadori
PAGINE: 252
PUBBLICAZIONE: 1 febbraio 2022
GENERE: Narrativa
PREZZO: € 10,99 ebook; cartaceo 19,00
Dopo la morte della moglie, Massimo, professore di matematica in pensione, vive, introverso e taciturno, in una casa appartata su un’isola del golfo di Napoli. Pesca con metodo e maestria e si limita a scambiare rare e convenzionali telefonate con la figlia Cristina, che vive in una piccola città della ricca provincia padana. A interrompere il ritmo di tanto abitudinaria esistenza la notizia di un grave incidente stradale: la figlia e il genero sono morti, il piccolo Checco è in coma. Massimo deve assolvere i suoi doveri. Crede, una volta celebrata la cerimonia funebre, di poter tornare nella sua isola, e lasciare quel luogo freddo e inospitale. Non può. I sanitari lo vogliono presente accanto al ragazzino che giace incosciente. Controvoglia, il professore si dispone a raccontare al nipote, come può e come sa, la “sua” matematica, la fascinosa armonia dei numeri. Fuori dall’ospedale si sente addosso gli occhi della città, dove lo si addita, in quanto unico parente, come tutore del minore, potenziale erede di una impresa da cui dipende il benessere di molti. Da lì in poi quanto mistero è necessario attraversare? Quanto umano dolore bisogna patire? Per arrivare dove? Maurizio de Giovanni scrive una delle storie che ha sempre sognato di raccontare. E ci consegna a un personaggio, tormentato e meravigliosamente umano, messo dinanzi al mistero del cuore.
Non appena ho aperto il nuovo libro di Maurizio De Giovanni, L'equazione del cuore, e ho visto nella dedica la formula (δ+m)ψ = 0 ho sentito subito la necessità di scoprire a cosa si riferisse. Essa è l'equazione forse più famosa di Dirac e significa che:
“Se due sistemi interagiscono tra loro per un certo periodo di tempo e poi vengono separati, non possono più essere descritti come due sistemi distinti, ma in qualche modo, diventano un unico sistema. (Fonte).
Non ho mai amato la matematica. I numeri si accavallano nella mia testa e compiono evoluzioni che difficilmente riesco a controllare, lontana dal protagonista di questa storia, Massimo, che con i numeri ci vive.
Massimo è un professore di matematica in pensione che vive su un'isoletta nel golfo di Napoli. La sua è un'esistenza ritirata e solitaria e quel luogo concilia la sua necessità di chiudere il mondo fuori, soprattutto da quando la moglie è venuta a mancare molti anni prima. Un carattere spigoloso e poco loquace, acuito dalla perdita e da quella solitudine che coccole come sua nuova compagna.
Gli unici legami rimasti sono una figlia e un nipote che vivono però in una cittadina del Nord.
Una telefonata nella notte squarcia il regolare trascorrere della vita di Massimo: la figlia ha avuto un incidente ed è deceduta insieme al marito. Unico superstite dell'incidente è Francesco, detto Checco, il piccolo nipote di nove anni.
Da quando ha appreso al notizia, Massimo è come se si fosse sdoppiato in più parti, tutte dotate di vita propria e intente a cercare di razionalizzare quello che è accaduto. I suoi numeri tentano di riportare la realtà ad un luogo sicuro, ma un'altra parte di sè, quella che non è abituato ad ascoltare e gestire, che ha soppresso come meccanismo di difesa nei confronti della perdita, tenta di emergere e soffocarlo.
A lui il compito di affrontare quel piccoletto che giace nel letto di un ospedale, sospeso tra questo e l'altro mondo.
Ma cosa ne sa lui di Francesco, della sua vita, di quella della figlia Cristina? Poche occasioni di stare insieme, occasioni mancate che non ci saranno più. E se, per recuperare il rapporto con Cristina non c'è più tempo, forse per lui e il nipote non è ancora tutto perduto.
Come sempre, saranno i suoi amati numeri ad aiutarlo nel dialogo intimistico con il nipote, a tenerlo attaccato ad una lenza invisibile, come un pesciolino che lotta per rimanere in vita.
Massimo è un protagonista che va spogliato di ogni suo strato per essere compreso a fondo, e l'autore compie una parabola eccezionale nel descrivere la sua ri-apertura al mondo, proprio nel momento in cui il dolore per la perdita lo fa richiudere nei vecchi meccanismi protettivi, in quella gabbia creata dalla sua passione per i numeri, dove tutto ha un senso, una logica, una sequenza prestabilita, un ordine. Ma l'amore non è un'equazione che si può risolvere, troppe sono le variabili e le incognite.
Il rimpianto suona sempre stupido, soprattutto quando non hai scelta. Si può rimpiangere di aver percorso una strada sbagliata solo se avevi davvero un’alternativa, se transitando per un incrocio hai dovuto preferire una via all’altra. Per lui non era stato così. E non si era mai voltato indietro. Era tanto biasimevole essersi rimesso a studiare, quando si era ritrovato solo? Era così terribile aver pensato di ritrovare quella parte di sé a cui aveva rinunciato?Gli effetti raccontano le cause, e quando era insorta la variabile sbagliata, quella che aveva comportato la situazione in cui Checco si trovava adesso, in bilico tra la vita, la morte e un’esistenza senza dignità, lui non c’era. Lui pescava, calcolando il moto ondoso e le evoluzioni dei banchi di pesce azzurro.
Atmosfere oniriche e descrizioni di sentimenti intensi, oscuri, rabbiosi e colpevoli.
Ho trovato che Maurizio De Giovanni abbia usato parole bellissime per descrivere quest'uomo che si è chiuso in una controllata monotonia, scandita da numeri e sensi di colpa. Sono tanti gli incubi che lo tormentano e la moglie, la cui presenza sente costante è come una proiezione del suo subconscio, il quale più tenta di dimenticare, allontanando affetti e ricordi, più spinge per venire alla luce.
Si entra in punta di piedi nella vita di un uomo burbero e un passo alla volta, con pazienza, al pari di chi si siede a pescare e aspetta che un pesce abbocchi, si scopre il suo cuore, l'essenza tristemente umana fatta di paure e incertezze.
Lontano dal noir e dal giallo investigativo a cui l'autore ci ha abituati, ma non privo di elementi mystery, con L'equazione del cuore, Maurizio De Giovanni si cimenta in una prova d'autore in cui mette a nudo i sentimenti e ogni loro sfaccettatura. Questo è un romanzo che parla dell'amore, quello che urla ma non riesce a trovare le parole per venir fuori, l'amore per una compagna perduta, per un padre nei confronti di una figlia e per un nipote.
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