TITOLO: In famiglia
AUTORE: Elena Basile
EDITORE: La nave di Teseo
PAGINE: 432
PUBBLICAZIONE: 31 marzo 2022
GENERE: Narrativa Contemporanea
PREZZO: € 9,99 ebook; 18,00 cartaceo
“Una prosa malinconico-visionaria e una leggerezza di tocco che richiama i film di Truffaut.” Filippo La Porta .
“Una scrittura che erode ogni falsa certezza e ci conduce lì dove mai ci saremmo aspettati di arrivare.” Horace Engdahl, membro dell’Accademia del Nobel .
Giovanna ogni sera percorre le vie attorno casa, a Napoli, in un esercizio quotidiano utile al suo cuore affaticato. Mentre cammina pensa a Mario, suo marito, un ex giudice. I due si sono conosciuti da ragazzi: riflessivo e astratto e malinconico lui, curiosa e irrequieta e selvatica lei. Senza particolare passione, ma grazie all’ostinazione di Mario, il matrimonio si compie e la famiglia, che va a vivere in uno spazioso appartamento al Vomero, presto si allarga: arriva Alfredo, bambino insicuro e inquieto, e qualche anno dopo Emanuela, delicata e bella, di cui Alfredo è gelosissimo. Elena Basile descrive i rapporti inestinguibili che incatenano i personaggi di una famiglia tra competizione, affetto e passioni oscure, mentre inseguono una serenità mai veramente vissuta. Una storia di speranza incarnata da donne forti e fragili insieme, che tengono le redini di una famiglia imperfetta, come forse lo sono tutte, e capace per questo di sorprenderci in ogni momento.
Ogni famiglia racchiude una storia, un universo di eventi, relazioni, sensazioni propri di ogni nucleo. Elena Basile con il suo racconto ci porta all'interno della una famiglia creata da Giovanna e Mario che porta con sè tante ferite, un abisso di non detti che convergono in un unico amaro centro nodale ora che gli anni si fanno sentire e il bilancio di tutta una vita si compone quasi da solo.
E' attraverso una passeggiata per le vie di Napoli che prende il via il cammino parallelo sul viale dei ricordi di Giovanna. Ormai ottantenne e con un cuore debole, camminare è anche una prescrizione medica dal sapore proustiano perchè tra e vie della sua città, Giovanna ripercorre le fila del suo matrimonio, il rapporto con i figli, l'amarezza dei rimpianti e delle possibilità sprecate.
Elena Basile con una penna intrisa di lirismo, vibrante di emozioni, riesce a scendere nelle viscere dell'umana fragilità. Le emozioni dei personaggi sono palpabili e in una qualche misura è possibile rispecchiarsi in loro, per un motivo o per un altro.
Così conosciamo Giovanna, così diversa dal marito Mario. Si dice che spesso gli opposti si attraggono, e per qualcuno sarà anche vero, ma quello che ho avvertito in Mario e Giovanna è piuttosto una coppia mal assortita. Lei sognatrice, con la testa tra le nuvole, tra le righe e con comportamenti alquanto altezzosi, poco si adatta a un uomo come Mario, composto, concreto, incolore.
Il loro sarà un matrimonio che vivrà le passioni più cocenti negli accesi scontri verbali che nel corso degli anni si scateneranno con frequenza per ogni tipo di motivo. Un vulcano in costante attività anche adesso che la coppia sta vivendo la fase calante della propria esistenza.
Gli anni sono andati, come i figli e un matrimonio assente. Ci si abitua: il dolore schivato, i ricordi evitati, i dettagli che riempiono un tempo che non vogliamo nostro.
A fare le spese di questo rapporto teso e costantemente in bilico ma mai seriamente in pericolo saranno i figli, Emanuela e Alfredo, cresciuti all'ombra di due genitori scomodi, imbarazzanti, molte volte incomprensibili.
Emanuela e Alfredo sono diversi come il giorno e la notte e la loro relazione è tesa, fatta di parole che feriscono, tagliando con la precisone chirurgica di chi ti conosce alla perfezione e sa dove colpire.
Crescere per Emanuela e Alfredo è stato difficile, e ognuno di loro ha reagito in maniera diversa a quelle liti furiose, ai gesti eccessivi della madre, ai rimbrotti del padre. L'imperativo da seguire è stato quello di allontanarsi quanto più possibile da dinamiche simili a quelle dei genitori, per poi ritrovarsi a sbagliare ugualmente. Nel tentativo malsano di essere diversi, finiscono per essere uguali, perchè probabilmente dalla genetica e da certe dinamiche comportamentali non si sfugge.
L'autrice divide il testo in varie parti, approfondendo di volta in volta i punti di vista di quattro personaggi. Protagonisti, allora, lo diventano tutti: Giovanna, Mario, Emanuela, Alfredo, in un alternarsi di presente e passato che permette di cogliere i momenti salienti delle loro esistenze, e cosa li ha segnati, rendendoli nel qui ed ora una famiglia tesa.
Elena Basile fa un ritratto agrodolce di una famiglia in cui è possibile cogliere tutta la complessità dell'umano sentire.
Due fratelli rancorosi, due genitori che non hanno ancora smesso di farsi reciprocamente del male, usando poi il senso di colpa come mezzo per prevaricare l'altro. La tendenza a vivere una vita incompiuta di Alfredo, pur di rifuggire le emozioni forti dei genitori e l'instabilità nelle relazioni di Emanuela.
La famiglia e i legami di sangue sono qualcosa che non possiamo scegliere. Come figli paghiamo per le azioni dei nostri genitori in un perpetrarsi di relazioni tossiche e disfunzionali, una catena difficile da interrompere perchè spesso le modalità di agire e vivere i rapporti sono inconsce. A dispetto degli uomini, quì sono le donne i pilastri forti e resilienti. Le fragilità rafforzano ma non definiscono e aiutano a descrivere nuove strade e nuove traiettorie quando sembra oramai essere arrivati ad un vicolo cieco.
Ci si può rivedere, in qualche modo, in ognuno dei protagonisti, perchè essere famiglia è un gioco complesso in cui le parti spesso sbagliano anche se si vogliono bene. Una lettura che consiglio a chi ama le saghe familiari, le storie reali che raccontano la vita vera e trasmettono emozioni.
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