TITOLO: La sirena di Black Conch
AUTORE: Monique Roffey
EDITORE: Marsilio
PAGINE: 240
PUBBLICAZIONE: 14 giugno 2022
GENERE: Fiction
PREZZO: € 9,99 ebook; € 17,00 cartaceo
Sono secoli che Aycayia nuota nelle acque dei Caraibi, al largo dell’isola immaginaria di Black Conch. Tantissimi anni fa era una donna giovane, la più bella del suo villaggio, che la maledizione delle mogli gelose aveva trasformato in una creatura marina, intrappolandola nel corpo di un pesce. Perché Aycayia non era solo bella, era anche sensuale, sprigionava un’energia erotica che risvegliava inquietudine e faceva paura. Per questo era stata punita. Da qualche tempo, alba dopo alba, il suo corpo di sirena emerge dal mare, attratto dalla melodia intonata da un pescatore solitario. Un giorno, mentre crede di avvicinarsi alla barca che conosce, Aycayia si ritrova preda di uomini senza scrupoli, che la catturano e la trascinano a terra come un trofeo. Sarà David, il pescatore dalla bella voce, a liberarla, e le sue cure e il suo amore la spoglieranno di pinne e squame, rimutandola in donna. Tra i loro due mondi, così infinitamente distanti, comincerà a vibrare un sentimento di fiducia, che diventerà indifeso abbandono, fino all’esplosione della passione, delicata e primitiva insieme. Ma non tutte le trasformazioni sono per sempre e, si sa, la gelosia – come l’amore – può avere la forza di un uragano. Un racconto che si snoda con la purezza delle favole, una fiaba moderna e dolceamara che intreccia con ironia gli ingredienti del mito al pungente realismo del quotidiano.
Nell'immaginaria isola di Black Conch, nel meraviglioso mare dei Caraibi, il pescatore David Baptiste avvista una creatura di cui ha solo sentito parlare nelle leggende. Una donna, con la pelle rossa, lunghi capelli neri che sembravano corde zeppi di anemoni e conchiglie e una coda di pesce. E' una sirena e David ne è subito attratto, il suo cuore completamente rapito da quella creatura che stenta a credere sia vera. Da quel giorno sono tante le volte che David canta per lei, per poterla rivedere, avvicinare, sfiorare. Una mattina però la sirena vittima di un errore, si avvicina alla barca sbagliata credendo sia quella del pescatore e invece viene catturata da un branco di spietati yankee che la trattano come un fenomeno da baraccone, come un trofeo da esibire e maltrattare con spietata crudeltà e sordida cupidigia.
Aycayia, questo è il nome della sirena, ha attraversato tanto dolore e da secoli è stata maledetta dalle donne del suo villaggio perchè troppo bella, troppo seducente, capace di far perdere la testa a mariti e fidanzati. La sua maledizione è quella di essere diventata metà donna, metà sirena, il sesso sigillato da una coda, costretta a vagare per le acque in completa solitudine.
Ecco, Le sirene di Black Conch non è la classica favola della Sirenetta ma una rivisitazione in chiave moderna e femminista di una storia in equilibrio tra realismo magico e superstizione. Appena ho iniziato a leggere le prime pagine ho compreso come mai La sirena di Black Conch sia stato vincitore del Costa Book Award e candidato ad Women's Prize for Fiction . I temi trattati da Monique Roffey mescolano mito, cultura, sessismo, colonialismo, schiavismo.
Apprendiamo le vicende dal diario di David, e le vicende si svolgono negli anno 70', per poi essere ricordate dal pescatore nel 2015.
David salva Aycayia dagli uomini che l'hanno rapita e esposta brutalmente, la porta a casa, la cura, la nasconde e piano piano la natura della sirena comincia a mutare. E' un amore nato dalla cura, dall'accudimento, dalla solerzia di un uom che è contrapposta alla brutalità di altri uomini. Ma il loro sentimento è destinato ad esistere?
Una storia dolceamara che divorato e mi ha profondamente toccata, soprattutto come donna. La gelosa, la cattiveria di una donna nei confronti di un'altra donna è ancora più feroce del viscido comportamento di uomini che violano col pensiero e col corpo. Aycayia è un vittima e la maledizione di quelle donne la perseguita per mare e per terra.
Attorno ad Aycayia e David ci sono anche storie parallele che finiscono con l'influenzare quella della sirena. C'è Miss Rain, padrona di una buona parte dell'isola, retaggio di quel colonialismo che per secoli ha invaso e distrutto l'isola. Arcadia Rain è una donna bianca in una terra di uomini di colore, anche lei sembra condannata alla solitudine, come a pagare la condotta scellerata dei suoi avi.
Sposa di un uomo del luogo che poi l'ha abbandonata, è rimasta sola con un figlio di dieci anni, sordo e dal sangue misto. Proprio l'amicizia del piccolo Reggie con Aycayia è uno dei momenti più dolci e toccanti di tutta la storia, un sentimento puro, un legame nato dall'incontro di diversità che si riconoscono pur senza parole.
La sirena di Black Conch è una storia fuori dal comune che con uno stile potente e lirico parla di donne, di amore, di accettazione.
E' il rifiuto della diversità, quella paura del lontano da me che porta a tutti gli estremismi presenti in questa storia, a partire dal trattamento riservato ad Aycayia, la malignità rivolta a Miss Rain, fino allo sguardo diffidente con cui la comunità guarda la sordità di Reggie.
Uno sguardo sulla cultura caraibica, intriso di folklore e recente storia, quando Bob Marley, attraverso la sua musica, strizzava l'occhio alla lotta contro l'oppressione.
Nessun commento:
Posta un commento