lunedì 19 giugno 2023

I VIAGGIATORI DEL BINARIO 5, CLARE POOLEY. Review.



TITOLO: I viaggiatori del binario 5
AUTORE: Clare Pooley
EDITORE: Mondadori
PAGINE: 324
PUBBLICAZIONE: 20 giugno 2023
GENERE: Narrativa 
PREZZO: € 10,99 ebook; € 20,00 cartaceo

Ogni giorno alle 8.05 Iona Iverson prende il treno per andare al lavoro e percorre dieci fermate, da Hampton Court alla stazione di Waterloo, accompagnata dal suo cane, Lulu. Ogni giorno vede le stesse persone, su cui fa ipotesi e che conosce solo per i soprannomi che lei stessa gli ha affibbiato. Naturalmente, non parlano tra loro. Da pendolare esperta, infatti, Iona sa che sul treno ci sono regole precise che tutti dovrebbero seguire: - Avere un lavoro a cui recarsi. - Non consumare cibo caldo. - Essere pronti a ogni evenienza. - Non parlare mai con gli sconosciuti. Ma una mattina uno dei passeggeri, che Iona ha soprannominato "Chic ma Sessista", rischia di strozzarsi con un acino d'uva proprio davanti a lei. Sarebbe morto se non fosse stato per il tempestivo intervento di "Sospettosamente Simpatico", ossia Sanjay, un infermiere che gli pratica la manovra di Heimlich. Questo singolo evento dà il via a una reazione a catena, e un gruppo di persone che non hanno quasi nulla in comune se non i loro spostamenti quotidiani scopre che un incontro casuale può trasformarsi in molto di più e che parlare con gli sconosciuti può insegnarci qualcosa sul mondo che ci circonda e su noi stessi. Ma quando la vita di Iona inizierà a crollare, i suoi nuovi amici saranno presenti nel momento del bisogno?

Cosa mi piace dei libri di Clare Pooley? La sua semplicità nel raccontare storie che ci appartengono, scorci di vita quotidiana in grado di farci riflettere sulle implicazioni profonde delle nostre azioni quotidiano, sul modo in cui abitiamo la nostra vita rendendola più o meno densa di significato.
Dopo il Progetto Autenticità narrato ne Il taccuino delle cose perdute, Clare Pooley torna per Mondadori con I viaggiatori del binario 5, una storia sulla bellezza degli incontri inaspettati.
Iona Iverson ogni mattina si reca in treno al lavoro con il suo fidato cane Lulu. Dal binario 5, alle 8.05, prende il treno che in dieci fermate la porterà da Hampton Court alla stazione di Waterloo. Iona sa perfettamente rispettare le regole della perfetta pendolare, una delle quali implica di non parlare mai con nessuno, soprattutto con gli estranei, anche se alcune persone le incontri da così tanto tempo da non poter essere più catalogati come sconosciuti.
Anche io sono stata per tanti anni una pendolare e mi sono ritrovata molto nei comportamenti di Iona, al limite della metodica ossessività e dell'estrema asocialità. Anche io mi divertivi ad affibbiare dei soprannomi, senza mai avvicinarmi troppo o dare spunto per intavolare una conversazione. E chissà quanti pezzi di vita mi sono persa, quante occasioni, quelle che invece inizia a cogliere Iona quando un singolare espediente la mette nella condizione di cominciare ad interagire con alcuni dei viaggiatori che come lei fanno lo stesso tragitto. Le vite di una serie di personaggi inizieranno a incrociarsi fino a scoprire che dietro le apparenti ritrosie ci sono storie che vale la pena ascoltare.
Raccontato attraverso vari punti di vista a partire da quello di Iona, passando per Piers (Chic ma Sessista), Sanjay (Sospettosamente Simpatico), Emmie (La ragazza del treno), Martha...

Editorialista per una rivista che le mette pressioni, dalle proposte di smart working, hot desking, o di darsi una svecchiata, Iona deve fare i conti con il tempo che passa e con i grandi cambiamenti culturali con i quali probabilmente non è riuscita a tenersi in pari.
In questo romanzo corale, ogni personaggio ha qualcosa da raccontare, uno spicchio di vita che si apre davanti ai rispettivi compagni di viaggio per scoprire che si può trovare una spalla, un sostegno solo se si è pronti ad essere aperti, accogliendo chi ci circonda.

I viaggiatori del binario 5 è una storia di amicizia che affronta temi importanti come la solitudine, il bullismo, l'ansia, la malattia, la perdita, in modo toccante e con sensibilità, lanciando un messaggio importante per tutti noi che in questi tempi frenetici siamo abituati a non fermarci mai, sfiorando le vite degli altri con indifferenza.
Prendersi del tempo, provare a non tenere lontano l'altro, a tendere la mano a chi ci sta vicino potrebbe fare la differenza di qualcuno che in un momento particolare ha bisogno di aiuto e si sente solo. Avevo già conosciuto Clare Pooley e mi era piaciuta la sua scrittura delicata e intimistica, in grado di toccare l'intima fragilità della condizione umana e anche questa volta non si è smentita.



 

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