sabato 10 febbraio 2018

PER ADDESTRARTI, CHIARA CILLI. Recensione.

TITOLO: Per addestrarti
AUTORE: Chiara Cilli.
SERIE: Blood Bonds 4
EDITORE: Self- publishing
PAGINE: 312
PUBBLICAZIONE: 27 febbraio 2017
GENERE: Dark romance
PREZZO: € 2,99 ebook; € 10,94 cartaceo

Credevo di sapere chi fossi. Cosa fossi.
Credevo di non avere più scampo, che la mia resistenza fosse ormai giunta al termine.
Poi ho sentito la sua voce pronunciare il mio nome.
Poi i suoi occhi hanno risposto al richiamo dei miei.
Non ha paura di me. Si avvicina. Mi parla. Mi tocca come se le appartenessi. È folle.
Lui è l’unica chance che ho per restare viva. Devo far sì che gli importi di me. Che sia lui ad avvicinarsi.
Ma non riesco a starle lontano.
Ma gli basta sfiorarmi perché perda di vista l’obiettivo.
L’arrivo della Regina è vicino.
Dovrò scegliere.
La sottomissione.
O la lama di André Lamaze.
Qualunque sia la sua decisione, finalmente dirò addio alla mia piccola rossa.


É arrivato il turno di leggere delle vicende del piccolo dei Lamaze, Andrè. Ammetto di non averlo amato particolarmente come personaggio nella precedente serie, pertanto ho iniziato la lettura di Per Addestrarti con un pò di timore. Come mi sbagliavo! La storia di Andrè, così diversa da quella del fratello Henri, si fa apprezzare proprio per le differenze, sia a livello di trama che di approfondimento sui personaggi.
Il racconto di un uomo inaccessibile, che dopo aver visto l'inferno ha eretto attorno a sè un muro di spietata freddezza. Glaciale, arrogante, sanguinario, nessuna emozione lo sfiora. La pietà non alberga più tra le mura del suo freddo cuore, sempre che ne abbia ancora uno. Il suo compito è quello di addestrare la futura merce per la Regina di Vères, Neela Šarapova. Non un graffio sulle donne destinate a rinfoltire le fila delle guerriere della Regina, eppure proprio Andrè, fermo e compassato infrange la regola più ferrea, tutto a causa di una rossa, che rischia di mandare in frantumi tutta la sua vita, Nadyia.

Lei lo sfida in continuazione, lo attrae e lo fa imbestialire. Nadyia però non le appartiene, è merce della regina, un desiderio impossibile anche solo da sfiorare con il pensiero. Eppure da troppo tempo l'indomita rossa si trova nel castello del Lamaze. Ogni volta che si avvicina il momento in cui un carico deve abbandonare il castello, Nadyia non è mai pronta. Troppo indisciplinata, e chi non ha disciplina ha un solo destino: la morte.
Allora, perchè Nadyia è ancora viva? Se lo chiede Andrè ogni volta che non riesce a non guardarla, ogni volta che averla vicina, sentire il suo calore, il suo respiro, gli provoca sensazioni morte e sepolte, ricordi di un un passato di debolezze fatto di orrori.
Un legame pericoloso si rafforza giorno dopo giorno, e questo espone entrambi ad un rischio grandissimo, perchè se la Regina dovesse avere anche solo il sentore che tra loro ci sia qualcosa, sarebbe la fine.
"Stavo perdendo il senno. Lo vedevo chiaramente, nondimeno non facevo nulla di concreto per impedirlo. Danzavo intorno al fuoco, avvicinandomi passo dopo passo per poi balzare indietro.
Stavo rischiando troppo.
Dovevo smetterla."

Smettere di pensare alla consistenza vellutata del suo sangue sul mio dito. A come sarebbe stato spalmarglielo sul labbro inferiore… e poi cedere completamente alla pazzia con cui questa mocciosa mi stava contagiando.
Andrè odia con tutto se stesso quella ragazza che invade completamente i suoi pensieri, che fa emergere sentimenti sepolti da tempo, ricordi osceni da rievocare
Nadyia è una guerriera. Forte e impavida, affronta a viso aperto Andrè, senza paura delle conseguenze e non perde occasione per scontrarsi con lui. Non è disposta ad arrendersi, cedendo all'idea che la sua vita, per come l'aveva conosciuta prima, non esisterà più, e che presto sarà solo un killer spietato.
La luce che vede brillare negli occhi di Andrè, l'attrazione, quel guizzo ferino che scorge ogni volta che le sue mani lo sfiorano, come se lo scottasse, è un'arma che Nadyia è decisa a usare per guadagnarsi la libertà.
Non ha però fatto i conti con la strenua resistenza che oppone Andrè. Lui lotta in continuazione contro quella debolezza che lo spinge a bramare il corpo di Nadyia.
"...capii che il mio piano non avrebbe mai funzionato. Non sarei mai riuscita ad avvicinarmi a lui nel modo in cui volevo.
Perché André Lamaze non aveva un cuore da raggirare."

Nessun cedimento, niente che possa far trasparire vulnerabilità. Ha già visto cosa succede ad un uomo quando cede al desiderio e lui non vuole fare sicuramente la fine del fratello, che è stato fagocitato completamente da Aleksandra Nikolayev fino a divenire l'ombra di se stesso.
"Mai, mai, mai.
Io ero libero.
Nessuno, nessuno mi avrebbe mai più legato."


L'attrazione è qualcosa contro cui non si può combattere a lungo e gli occhi di Andrè e Nadyia parlano, raccontano una storia, la loro storia, rendendo visibile agli occhi attenti della Regina il fuoco che corre tra loro. L'unica cosa che resta da fare al piccolo Lamaze è lasciarla andare, voltarle le spalle senza nessun tentennamento, perchè lei non potrà mai essere sua.
Il tradimento brucia, fa male come un pugnale che scava nell'anima e a Nadyia non rimane che rassegnarsi e dire addio a ogni speranza di essere libera, alimentando l'odio nei confronti dell'uomo che poteva essere la sua ancora e che invece le ha tolto ogni cosa.
Adesso è pronta a diventare un mostro assetato di sangue come lui, una degna rivale della campionessa della Regina.
La Regina però è crudele ed è pronta a giocare un brutto tiro agli Andyia. Infatti Andrè non sarà ancora libero, perchè Neela lo obbligherà ad addestrarla all'interno del suo castello, per aiutarla a vedere ciò che lei non riesce a scorgere e che invece Andrè tanto decanta, e cioè le doti di Nadyia come guerriera. Una trappola sopraffina che innescherà una vera e propria catena di sangue.
Per Addestrarti è una storia da divorare, piena d'azione e di pathos. Mettete da parte i momenti strappacuore tra Aleksandra ed Henri e apritevi ad una più prorompente fisicità. Gli Andya sono una coppia esplosiva. Assistere ai loro continui scontri è come essere catapultati su un ring. Il carattere indomito di Nadyia riesce a tirare fuori il meglio da Andrè, che in alcuni momenti ha riscosso tutta la mia simpatia. Il loro è uno scontro tra titani e insieme alla loro forza, vengono a galla anche le fragilità. La loro passione si tocca con mano e Chiara Cilli è una maestra nel descrivere la tensione sessuale tra i personaggi.
Scontri all'ultimo sangue, una passione da nascondere e una battaglia da vincere per aver salva la vita, ma ricordate che siamo solo al capitolo iniziale della saga degli Andyia e tutto può accadere, anche l'impensabile.
I miei complimenti a Chiara Cilli che non disattende mai le aspettative dei propri lettori grazie ad una fervida immaginazione e una capacità impareggiabile di mettere nero su bianco emozioni oscure come la notte, che suadenti avviluppano il lettore dalla prima all'ultima pagina.
 


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