lunedì 9 aprile 2018

IL DEBITO, GLENN COOPER. Recensione.

TITOLO: Il Debito
AUTORE: Glenn Cooper
EDITORE:Nord
PAGINE: 418
PUBBLICAZIONE: 6 novembre 2016 2017
GENERE: Thriller 
PREZZO: € 22,00 cartaceo; 6,99 ebook

Nell’Archivio Segreto Vaticano, sepolto dalla povere del tempo,
è custodito un documento sconcertante.

Per il papa è la pietra su cui costruire una nuova Chiesa,
per altri una scoperta da celare agli occhi del mondo.
Per sempre.

In Vaticano è in corso una guerra silenziosa.
E nessuno è al sicuro…
Forse non è il paradiso, ma per Cal Donovan, docente di Storia della religione, è come se lo fosse. Per ringraziarlo del suo ruolo cruciale nel caso del sacerdote con le stigmate, papa Celestino VI ha infatti concesso a Cal un privilegio straordinario: l’accesso illimitato alla Biblioteca Vaticana e all’Archivio Segreto Vaticano; chilometri di scaffali su cui sono conservati centinaia di migliaia tra manoscritti, documenti antichi e reperti inestimabili. E Cal ne approfitta subito per le sue ricerche su un oscuro cardinale italiano vissuto a metà dell’Ottocento, durante i moti rivoluzionari che avevano sconvolto lo Stato Pontificio. Ed è così che s’imbatte in una lettera privata del segretario di Stato dell’epoca, in cui si fa riferimento a un banchiere e alla necessità di trasferirlo in gran segreto fuori Roma. Nel corso degli anni, Cal ha imparato a fidarsi del proprio istinto e quella strana vicenda lo attira come una calamita. Non può tuttavia immaginare che, dalle pagine ingiallite, emergerà un fatto sconcertante: un ingente debito – mai restituito – contratto in segreto dalla Chiesa con una banca gestita da una famiglia ebrea. Né può prevedere la sorprendente richiesta di Celestino: trovare le prove che quel debito è ancora valido. Ma quali sono le reali intenzioni del papa? Cal non è l’unico a porsi quella domanda. Per alcuni membri della Curia è in gioco la sopravvivenza stessa della Chiesa, e sono pronti a usare qualsiasi mezzo pur di fermare le ricerche di Cal e ostacolare i progetti del papa…

Torna l'affascinante professore Cal Donovan alle prese con una nuova missione. 
Questa volta si troverà all'interno dell'archivio segreto del Vaticano dove oltre a testi antichissimi, di inestimabile valore e importanza storica, sono custoditi segreti che la chiesa nasconde da secoli.
Cal scopre infatti l'esistenza di una strana missiva che fa riferimento ad un bachiere in pericolo di vita. Cosa sarà successo?
Un debito contratto dalla Chiesa e non ancora saldato.
Una proposta inaspettata da parte del Papa.
Una famiglia ancora così influente a livello finaziario da possedere quel debito.
Mistero, ricerca e una profonda riflessione sulla fede saranno i fili conduttori che ci condurranno lungo il cammino di svelamento di un segreto che dura da centinaia di anni.


Pur mantenendo una sottile linea di connessione con il predecessore "Il segno della Croce", il romanzo ha una sua piena autonomia e non richiede necessariamente una lettura in ordine cronologico delle opera di Glen Cooper. Perseguendo il filone caro a Dan Brown, anche "Il debito" si sviluppa quindi nei meandri oscuri del Vaticano, ma in questo nuovo capitolo l'autore ci risparmia gli orpelli esoterici del libro precedente, guadagnando in linearità e credibilità della storia.
L'idea del debito economico con una banca ebrea (la diversa religione non è un particolare da trascurare) come pretesto per la creazione di una fondazione umanitaria è tutto sommato abbastanza originale. Il quesito di fondo è tipo etico-morale: è giusto che la Chiesa preservi le proprie ricchezze o dovrebbe piuttosto sacrificare tutto per lenire la sofferenza degli ultimi, unendo i popoli indipendentemente dal loro credo?

 “Con tutto il tempo che trascorro esaminando le nostre disastrate finanze, sono scoraggiato da quanto ci siamo allontanati dai semplici insegnamenti di Cristo tramandati dai Vangeli sulla carità e sull’umiltà . La missione della Chiesa non è accumulare ricchezze ma aiutare il nostro gregge, in particolare coloro che non possono aiutare se stessi”.


Il protagonista Cal Donovan si troverà inevitabilmente a confrontarsi con la lungimiranza di Papa Celestino, inspirato vagamente alla figura di Papa Francesco,  in contrapposizione ai poteri oscuri dei vertici vaticani, disposti a qualunque sotterfugio pur di mantenere lo status quo ed il potere costituito. Un po' stereotipati i personaggi, sui quali spicca l'introspettiva di Papa Celestino nelle pagine finali.
Lo stile è scorrevole e la trama, un po' lenta all'inizio, diventa man mano più dinamica e coinvolgente. Cooper mantiene la caratteristica della narrazione su due piani temporali, tra la metà dell'Ottocento fino ad arrivare ai giorno nostri.
Una lettura sicuramente consigliata.



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