TITOLO: La gemella sconosciuta
AUTORE: Jane Robins
EDITORE: Casa Editrice Nord
PAGINE: 332
PUBBLICAZIONE: 7 giugno 2018
GENERE: Thriller psicologico
COSTO: € 9,90 ebook, 18,60 cartaceo.
Callie
e Tilda sono gemelle, eppure non si somigliano affatto. Callie è
timida, goffa e impacciata. Tilda è un'attrice di successo, ambiziosa,
carismatica. Ed è fidanzata con Felix, bellissimo uomo d’affari. Insieme
sono la coppia perfetta, invidiata da tutti. Da quando c'è lui, Tilda
si è perfino riavvicinata a Callie e ha ripreso a invitarla a casa sua a
guardare vecchi film, come Delitto per delitto, il capolavoro di Alfred
Hitchcock in cui due sconosciuti pianificano di uccidere l'uno la
moglie dell'altro. All'inizio, Callie rimane affascinata da Felix, così
gentile e premuroso. Poco dopo il matrimonio, però, si rende conto che
Tilda è sempre più magra e passa il tempo rintanata in un appartamento
ormai irriconoscibile, dove il suo allegro caos ha lasciato il posto
alla precisione maniacale di Felix: tutto è nuovo e così ordinato da far
paura. E poi nota i lividi sulle braccia della sorella, scopre gli
antidepressivi nell’armadietto del bagno, assiste alle reazioni
esagerate di Felix per questioni da nulla. Preoccupata, Callie cerca in
Internet forum di sostegno alle vittime di uomini prevaricatori e
violenti: le storie di quelle sconosciute le sembrano fin troppo
familiari e Callie si convince che la sorella sia in pericolo. Deve
proteggerla. Ma come, se Tilda per prima non vuole farsi aiutare?
Proprio nel momento in cui ha l’impressione che la situazione stia
precipitando, Callie riceve una proposta da una delle donne del forum,
una proposta che potrebbe risolvere in un sol colpo i problemi di
entrambe. Callie è sconcertata, non può accettare. Poi, però, Felix
muore. E Callie capirà di aver commesso un errore imperdonabile…
Inizio col dire che nella trama di La gemella sconosciuta troverete molte informazioni che una volta iniziata la lettura vi spingeranno a farvi un quadro su come sono andati gli eventi, almeno questo è quello che è successo a me. Jane Robins però fa un sottile e inquietante gioco sui personaggi, un percorso di tensione psicologica che ti avviluppa e lascia una strisciante sensazione di disagio che culmina in un finale che mi ha pienamente soddisfatta.
Callie e Tilda sono gemelle, ma in verità non potrebbero essere più diverse. Tilda è bella, piena di fascino e tra le due è quella che ha avuto più successo, intraprendendo una brillante carriera da attrice. Callie è sempre stata la parte pacata, timida, con qualche rotondità in più e nessun talento in particolare. Le cose con l'età non sono cambiate tanto che quando Tilda invita la sorella alla tradizionale serata cinema casalingo, Callie è parecchio sopresa. Ancora più stupefatta rimane quando trova a casa della sorella Felix, bello, distinto, appartenente agli ambienti dell'alta finanza. Tilda non ha mai presentato a Callie le sue conoscenze, hanno sempre condotto esistenze parallele nonostante il legame gemellare, quidi questa improvvisa vicinanza la lascia interdetta. In poco tempo gli incontri fra i tre diventano più frequenti e Callie si rende conto che Felix fa sul serio con la sorella. Le cose però subiscono un brusco mutamento quando un pomeriggio Felix da in escandescenza senza nessun apparente motivo. Callie comincia a notare tanti piccoli particolari: l'eccessiva magrezza di Tilda, i suoi lividi sulle sue braccia, i continui cambi di umore e la reazione alla richiesta di spiegazioni. Lentamente e inesorabilmente qualcosa si rompe, Tilda è sempre più distante, Felix l'ha tagliata fuori dai loro incontri e Callie ha paura che l'uomo stia controllando la sorella in un modo poco ortodosso. Disperata e impotente Callie inizia a fare ricerche sulla condizione della sorella e si imbatte in forum di discussione contro la violenza sulle donne, Uomini Dispotici. Lì è accolta, i suoi timori vengono ascoltati e un'idea comincia a fare capolino. Finchè Felix non viene trovato morto all'interno di una stanza d'albergo. Sembrerebbe infarto, ma è davvero così? E perchè Callie crede che la polizia la interrogherà dopo il funerale?
La gemella sconosciuta esplora in modo inquietante un vecchio intreccio thriller che è Delitto per Delitto arricchendolo di una connotazione spiccatamente psicologica.
Callie è un personaggio molto inquietante, da brivido oserei dire. Non brilla per nessun tratto caratteriale in particolare, non certo come sua sorella Tilda, ma il lettore riesce a scorgere delle parti di Calie che lasciano davvero a bocca aperta. Tra racconti della loro infanzia e il loro rapporto odierno Callie sembra vivere attraveso la vita della sorella, appropriandosi di ogni sua briciola, mantenendo un comportamento ossessivo e voyeuristico che rasenta il patologico: indossa i suoi vestiti, legge i suoi diari, fruga tra i suoi cassetti, tiene un dossier su di lei e da piccola ha dato il via ad una strana fissassione, che ho inquadrato più come un disturbo psichiatrico.
C’e` proprio un altro mondo, qua sotto. Radici, erbacce, lumache...Il rapporto tra le due sorelle è contorto e inquietante, così come la figura della loro madre. La Robinson è davvero brava a delineare condizoni limite che fanno presagire nuvole nere all'orizzonte.
Anche Tilda viene descritta sin dall'infanzia come una ragazza strana, soggetta a continui sbalzi d'umore, ferocemente crudele con la sorella in molte circostanze e troppo egoista e presa da se stessa per rendersi conto di qualsivoglia segno di disagio da parte di Callie. Anche ora che è adulta rifiuta ogni forma di aiuto della sorella, allontanandola sempre più. Potremmo pensare che ciò sia dovuto al classico comportamemto che assume una donna vittima di abuso, ma leggendo i flashback del passato ci si rende conto di come le sorelle portino avanti un vecchio schema: la sorella in ombra che vorrebbe avere un pizzico di vita dell'altra, e la sorella brillante intenta a schiacciare l'altra con la sua personalità. Forse nessuna conosce veramente l'altra, nemmeno Callie che è sempre occupata a sbirciare in tutti i modi nella vita di Tilda.
« Cioe` , a volte penso di essere piu`brava a osservare le cose che a farle. Mi piace guardare... Tu sei fortunato. Hai qualcosa cui tieni veramente ». «E` una delle cose che mi piacciono di te. Ti accorgi di piccole cose che ad altri sfuggono. »Una menzione a parte a Felix, classico ossessivo compulsivo, ipercontrollante e con la tendenza alle esplosioni di rabbia. Ammetto che dopo aver letto della maniacale perfezione con cui cataloga le camice, sistema le posate e tutte le altre stoviglie avvolgendole nel cellophane ho pensato al film A letto con il nemico e non mi sono così tanto rammaricata per la sua morte.
«Io invece penso che mi farebbe bene accorgermi di meno e fare di piu` ... »
«C’e` un sacco di tempo. La maggior parte della gente fa le cose senza rifletterci sopra. Tu sei diversa; quando deciderai di metterti a fare, sara` qualcosa di speciale. »
Ora prendete tutto quello che vi ho detto e avviatevi verso il finale e rimarrete sorpresi. Jane Robins ha dato vita da un ottimo thriller, scorrevole e accattivante che si legge velocemente. Atmosfere angoscianti, personaggi fuori dalle righe con una componente psicologica importante che spinge il lettore a voler sapere sempre di più.
Non guarderò più i dentini con gli stessi occhi, e capirete perchè.
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