mercoledì 18 luglio 2018

LA SORELLA SILENZIOSA, DIANE CHAMBERLAIN. Recensione.

TITOLO: La sorella silenziosa
AUTORE: Diane Chamberlain
EDITORE: Leggereditore
PAGINE:352
PUBBLICAZIONE: 18 luglio 2018
GENERE: Thriller psicologico
PREZZO: € 4,99 ebook; 18,00

Per tutta la vita, Riley MacPherson ha creduto che sua sorella maggiore Lisa, violinista prodigio destinata a un futuro di successi, fosse morta suicida quando era solo un'adolescente. Questa convinzione ha modellato la sua infanzia e quella del fratello Danny, la loro visione della famiglia e della vita. Più di vent'anni dopo, però, in seguito alla morte del padre, Riley è a New Bern, nel North Carolina, per mettere ordine nella loro casa d'infanzia e scopre per caso una sconvolgente e inimmaginabile verità: sua sorella è ancora viva e ha assunto una nuova identità. Ma perché, tanti anni prima, Lisa ha fatto perdere le proprie tracce e quale segreto nasconde? La storia di due sorelle e di uno scioccante segreto di famiglia, un romanzo sulla perdita e l'amore tra fratelli.



La sorella silenziosa di Diane Chamberlain non è quello che defineri un classico thriller, ma gli elementi suspense e la ricerca degli indizi per la risoluzione di un mistero che coinvolge una famiglia intera lo ha reso una lettura piacevole e interessante.
Riley MacPherson fa ritorno a casa in seguito alla morte del padre, per sistemare gli affari di famiglia, dal momento che il fratello Danny, che soffre di Disturbo Post Traumatico da Stress dopo essere stato ferito in Iraq, non sembra tanto affidabile.
Rovistare tra le scartoffie e i cimeli di famiglia riporta alla luce verità diverse da quelle che Riley conosce e con le quali è cresciuta. Ci sono tante cose che non conosce, forse troppe, e adesso è il momento di scoprire la verità.
Quando lei aveva solo due anni, un grave lutto ha sconvolto la famiglia MacPherson, fatto che avrà gravi ripercussioni sul futuro di ogni componente, tanto da portare l amadre alla morte prematura. La sorella Lisa, l'angelo con il violino, muore suicida all'età di sedici anni. Accusata di omicidio sembra non aver retto il peso dell'imminente processo che si avvicina e che l'avrebbe vista giudicata come un'adulta. Così, prima della sentenza pone fine alla sua esistenza.
Come si evince però dalla trama, Lisa non è morta, ma ha cambiato vita e identità. Tutto quello che Riley pensava di conoscere si rivela un grande castello di bugie. Cosa è successo veramente? Qual è la verità? Niente è come sembra e Riley finirà per scoprirlo a caro prezzo.
La sorella silenziosa si snoda in due blocchi principali, a trame parallele, uno raccontato da Riley e l'altro da Lisa. Due POV molto differenti, raccontato anche seguendo persone diverse (prima persona per Riley e terza per Lisa), e ognuna colma lacune lasciate dall'altra. 

Empatia, è la parola giusta. Era molto empatica. Mi teneva la mano mentre parlavamo. Ero una sconosciuta per lei, ma sai che le donne, a volte, riscono a legare molto in fretta.

Come accennavo all'inizio della recensione, al di là del lato thriller quello che l'autrice sviluppa maggiormente è il dramma familiare, sapientemente coltivato attraverso la caratterizzazione vivida dei personaggi. Rabbia, ingenuità, peccati da redimere, dolore, debolezze e rimpianti. Una lunga serie di emozoni si alternano durante la lettura, attraverso lo specchio dei personaggi. Il padre è statoun negazionista, nascondendo fino alla fine verità scomode, distorcendole e istillandole nella giovane e ingenua mentre di Riley. La madre è una donna distrutta dal dolore che non riesce a sopravvivere alla morte di Lisa e Danny trasuda così tanta rabbia che è possibile toccarla con mano durante la lettura.

 "So che le dai la colpa di tutto quello che non ha funzionato nella nostra famiglia."
La scrittura della Chamberlain è scorrevole e i capitoli brevi consentono una lettura che procede in un flusso abbastanza veloce. I vari colpi di scena, e alcuni mi hanno veramente lasciato a bocca aperta, compensano abbondantemente qualche ingenuità nella trama, ma purtroppo sul finale sono rimasta con un po' di amaro in bocca. Però ho scoperto che esiste un seguito, quindi confido in Leggereditore che ci farà leggere ancora di Riley e soprattutto di Danny, un personaggio che mi è piaciuto tanto. In fondo è risaputo che ho una predilizone per i casi umani. 



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