venerdì 14 settembre 2018

PREGHIERA DEL MARE, KHALED HOSSEINI. Recensione.



TITOLO: Preghiera del mare
AUTORE: Khaled Hosseini
EDITORE:SEM
PAGINE: 56
PUBBLICAZIONE: 3 settembre 2018
GENERE: Narrativa
COSTO: €-- ebook; 15,00 cartaceo

"Mio caro Marwan..." È l'inizio della lettera che un padre scrive al suo bambino, di notte, su una spiaggia buia, con persone che parlano "lingue che non conosciamo". I ricordi di un passato fatto di semplici sicurezze, la fattoria dei nonni, i campi costellati di papaveri, le passeggiate nelle strade di Homs si mescolano a un futuro incerto, alla ricerca di una nuova casa, dove "nessuno ci ha invitato", dove chi la abita ci ha detto di "portare altrove le nostre disgrazie". Un futuro di attesa e di terrore, che comincerà al sorgere del sole, quando dovranno affrontare quel mare, vasto e indifferente. Questa lettera è un grande atto d'amore e nelle parole che la compongono c'è la vita. Speranza e paura, felicità e dolore. Impossibile non riconoscersi, non pensare che al posto di quel padre e quel bambino potremmo esserci noi. Impossibile non sapere che tutto questo, comunque, ci riguarda.
 
 
Oggi, miei cari lettori, vi parlo del nuovo libro di Khaled Hosseini, Preghiera del mare.
Liberamente ispirata dalla storia di Alan Kurdi, il bambino siriano morto annegato e riportato dalle acque sulla spiaggia, la cui foto ha fatto il giro del mondo producendo un feroce dolore nel cuore d coloro i quali hanno assistito inermi a tale tragedia.
Preghiera del mare è un canto, una nenia, una speranza di un padre affidata al cielo, urlata al vento, al mare, alla forza della terra.
Un proposito che ogni genitore si augura per il proprio bambino, quello di una vita serena, cullata non dalle onde di un mare impetuoso e scuro, ma dalle braccia amorevoli di un genitore che ha come bene più prezioso il sangue del suo sangue.
C'è così tanta nostalgia in queste parole, nostalgia di una serenità perduta e non ancora ritrovata. Il ricordo di profumi e sensazioni che coloravano una terra ora martoriata dalla devastazione, dalle bombe, dal sangue. Una pace gridata, agognata, eppure inesistente. Una terra che da grembo sicuro si è trasformata in una trappola di morte. Allora non rimane che lasciare il proprio passato verso la promessa di un futuro migliore. 
 
 

Non posso immaginare il dolore di un genitore che vorrebbe proteggere il proprio figlio da tutte le brutture del mondo e il senso di impotenza dato dal fatto di affidare la vita delle persone che ama alle mani altrui, alla clemenza della terra e del mare.
Una supplica a cuore aperto illustrata dalle mani sapienti di Dan Williams, artista londinese che lavora per il The Wall Street Journal.
Non si può rimanere indifferenti di fronte a queste parole accorate accompagnate da immagini delicate e piene di significato.
La prefazione è affidata alle parole di Roberto Saviano che ce ne restituisce un'immagine ancora più commovente. Leggere Preghiera del mare inoltre, aiuterà l'editore a donare una parte dei ricavati delle vendite all'UNHCR. Grande SEM che si dimostra in grado di creare un catalogo con dei testi di tutto rispetto. 



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