venerdì 18 gennaio 2019

ADDICTED, PAOLO ROVERSI. Intervista.

TITOLO:Addicted
AUTORE: Paolo Roversi
EDITORE: SeM
PAGINE:200
PUBBLICAZIONE: 17 gennaio 2019
GENERE:Thriller psicologico
PREZZO: 7,99 ebook; € 16,00 cartaceo


Rebecca Stark è una brillante psichiatra londinese che ha messo a punto un innovativo sistema per guarire la gente dalle proprie ossessioni. Il metodo Stark è così efficace che un magnate russo, Grigory Ivanov, decide di affidarle la conduzione della Sunrise, la prima di una serie di cliniche all’avanguardia, disseminate in tutto il pianeta, che aiuteranno le persone ad affrancarsi dalle loro peggiori addiction.
Viene così lanciata una campagna pubblicitaria a livello mondiale. Il primo centro apre in Italia, in Puglia, all’interno di un’antica masseria ristrutturata, circondata da campi e ulivi. Un posto perfetto per accogliere i pazienti che, come parte integrante della cura, dovranno lavorare, cucinare e dedicarsi alle pulizie. Vivranno, insomma, come una piccola comunità isolata.
Fra le centinaia di richieste che arrivano vengono selezionati sette candidati da diversi Paesi: Lena Weber, ossessionata dalla perfezione fisica; Jian Chow, web designer e hacker voyeur; Rosa Bernasconi, una ragazza tecno dipendente; Claudio Carrara, giocatore d’azzardo compulsivo; Julie Arnaud, manager ninfomane; Tim Parker, trader cocainomane; e, infine, Jessica De Groot, autolesionista.
All’inizio della terapia tutto sembra girare nel migliore dei modi ma, ben presto, alcuni pazienti scompaiono misteriosamente. Complice una pioggia torrenziale che tiene segregati gli ospiti, impedendogli la fuga e ogni contatto con l’esterno, comincia da quel momento un macabro gioco al massacro.
Roversi architetta un thriller teso e avvincente che indaga nei meandri più reconditi della psiche umana e nei suoi lati oscuri e inconfessabili: le dipendenze.



Miei cari lettori, a conclusione dell'evento dedicato ad Addicted, il fantastico thriller di Paolo Roversi, l'autore ci ha concesso un'intervista. Curiosi? Mettetevi comodi e godetevi le quattro chiacchiere scambiate con Paolo.
 

INTERVISTA ROVERSI


1. Ciao Paolo, sono onorata di ospitarti nel mio piccolo spazio letterario. Raccontami un po’di te, chi è nella vita di tutti i giorni Paolo Roversi?

Uno che pensa sempre alla prossima storia da scrivere e che è quindi costantemente in cerca di ispirazione osservando chi e cosa gli sta intorno.


2. Cosa ha ispirato la trama di Addicted? C’è stato un evento in particolare?

Un paio d’anni fa sono stato a cena in una bellissima masseria pugliese vicino a Ostuni, un luogo magico e fuori dal tempo. Ho subito pensato che un giorno o l’altro avrei dovuto ambientarci un romanzo ed ora eccolo qua.


3. Addicted affronta il tema delicato e sempre più epidemico, quello delle dipendenze patologiche, della condizione di fragilità e perdita di controllo insita nella natura umana. Rebecca Stark sembra aver trovato un rimedio efficace contro questi mali del secolo. Credi realmente nell’efficacia del metodo Stark oppure è un semplice espediente narrativo?

Entrambe le cose: mi sono molto documentato ma mi sono anche preso diverse licenze narrative. In fondo quello che conta in un thriller è che il libro tenga costantemente vivo l’interesse del lettore no?

4. Come psicologa sono rimasta affascinata dal personaggio di Rebecca Stark. Non credi però che un progetto tanto ambizioso come quello propostole dal magnate Grigory Ivanov , abbia minato in qualche modo la sua integrità?
Questo infatti è un altro tema del romanzo: il potere del denaro e delle lusinghe. Ivanov offre a Stark di realizzare il suo sogno: dirigere una catena di cliniche tutte sue e al tempo stesso renderla ricca. Difficile rifiutare no?


5. Ogni paziente della clinica Sunrise è affetto da un diversa forma di dipendenza patologica, quale pensi sia l’addiction più insidiosa?
Lo sono tutte in realtà: ogni addiction è una prigione in cui una persona - volontariamente o meno - si rinchiude. E deve essere aiutata per uscirne e tornare libera.

6. Tutti, in fondo, abbiamo una dipendenza. Qual è l’addiction di Paolo Roversi?
Più d’una in realtà: la scrittura, le serie televisive e la pizza.
7. Ci sono dei punti di rottura con altri libri che hai scritto o Addicted rappresenta un punto di continuità con la tua storia come autore?
Addicted è un libro diverso da tutti i miei precedenti sia come tono che come ambientazione. Si tratta di un thriller psicologico scritto con un occhio di riguarda alla tradizione americana e anglosassone di questo genere letterario.
8. Quali sono, secondo te, gli ingredienti che caratterizzano un thriller di successo?
La suspence che non deve mai mancare e l’imprevidibilità di quello che può succedere nella pagina successiva.

9. Sei un narratore distaccato o ci sono elementi che ti accomunano ad uno dei personaggi che popolano Addicted?

In questo caso distaccato. Nella mia serie di Enrico Radeschi, invece, direi che molti elementi mi accomunano al protagonista.
10. Cosa diresti a chi sta per avventurarsi nella lettura di Addicted?
Si parte lentamente ma attenzione da metà in avanti si corre e si arriva alla fine senza fiato.

11. Quali sono i tuoi progetti futuri? C’è già qualcosa che bolle in pentola?

Sì, a fine 2019 uscirà il nuovo romanzo con protagonista Radeschi

Grazie per avermi dedicato un po’ del tuo tempo e in bocca al lupo per l’uscita di Addicted.
 


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