venerdì 30 agosto 2019

LOST BOY, M. ROBINSON. Recensione in anteprima.


TITOLO: Lost Boy
AUTORE:M. Robinson
EDITORE: Quixote Edizioni
PAGINE:350
PUBBLICAZIONE: 1 settembre 2019 
GENERE: Contemporary romance 
PREZZO: €  4,99 ebook; cartaceo 


In un mondo in cui non avevo nessuna voce in capitolo, la violenza era diventata il mio rifugio, e tutto il resto non aveva importanza.
Neanche la mia vita.
Prima di lei.
Skyler Bell.
Tutto ha avuto inizio la prima volta che ho sentito quella voce.
Mi ha donato la speranza di un domani.
Il mio primo amore era un concentrato di tutto.
Vorace.
Folle.
Per l'eternità.
Mio.
Solo che non avrei mai immaginato che esistessero dei segreti che dovevano essere condivisi. 
Bugie che dovevano essere confessate.
Verità che dovevano essere svelate.
Demoni che dovevano restare sepolti.
Quando ho capito che l'aggressività, il desiderio, la tristezza e il rimpianto nei suoi occhi rispecchiavano i miei stessi sentimenti, è stato troppo tardi.
L'amore non è arrivato da me sotto forma di tormento, ma come tutto ciò che avevo sempre desiderato.
Allontanarmi non era possibile, eppure era l'unica scelta che avevo. 
Avevo finalmente scoperto il prezzo dell'amore e mi era costato...
L'anima.




Questa è la storia di due ragazzi perduti, anime affini che si sono riconosciute al primo sguardo. L'uno rappresenta per l'altro un'ancora di salvezza e allo stesso tempo il colpo letale in grado di porre fine a tutto quello che può esserci di buono nelle loro vite. 
Quando le ferite sono troppo profonde. 
Quando la verità è troppo dolorosa da affrontare.
Quando le bugie e i silenzi avvelenano l'anima. 
Quando hai perso la strada da così tanto tempo da non sapere più in che modo ritrovarla, l'amore può essere la soluzione. O forse, no!


Ho affrontato la lettura di Lost boy come una sfida. Propendendo tendenziosamente per Creed, il piccolo dei fratelli Jameson mi aveva lasciato delle perplessità, ed ero curiosa di capire come avrebbe fatto Monica Robinson a dissipare la diffidenza che provavo per questo personaggio. 
La verità è una, ed è semplice: l'autrice è un caxxo di genio! In nessun momento quello che già sapevo di Noah ha interferito durante la lettura. 
Monica Robinson ha scavato, sventrato e analizzato la storia di un ragazzo che si è perduto troppo presto, diventando il peggior nemico di se stesso. Ingabbiato in un'infanzia che lo aveva già segnato, nonostante la protezione della madre, le decisioni di tutti quelli che gli stanno accanto hanno determinato il corso della sua stessa vita, senza dargli la possibilità di scegliere. 
Ma quando sei solo un ragazzo senza nessun punto di riferimento, e tutto quello a cui tieni ti viene strappato via in modo insensato, non puoi che fartene una colpa. 
Noah ha conosciuto troppo presto il dolore. Precoce in tutto, è stato fagocitato da una vita fatta di violenza, in cui ad andare avanti sono solo i più forti. Una sola legge: combatti o muori. E Noah è un lottatore nato. La prestanza fisica e la rabbia accumulata negli anni però non impediscono alla sofferenza di bruciare come se lame affilate e roventi gli trapassassero il cuore. 
Riconoscere lo stesso tormento in una ragazza dagli occhi sperduti è confortante, ma fa anche paura. 
Skyler Bell si impone, gli ruba l'anima e poi la devasta come solo un grande amore può fare. 
Insieme sono perfettamente sbagliati, distrutti, in cerca di qualcosa a cui non sanno dare un nome, che non saprebbero riconoscere nemmeno se gli passasse davanti. Skyler e Noah sono anime affini e condividono lo stesso senso di smarrimento, ma invece di trarre forza l'uno dall'altro, permettono ai segreti di separarli.

"Stavo cercando di salvarla da se stessa, ma, alla fine, era me stesso che stavo distruggendo. Avrebbe dovuto avere una sua importanza, ma non era così. Perchè mi stavo prendendo ciò che mi era sempre appartenuto.
Lei."

Skyler è una stella e il suo futuro in ascesa non può comprendere Noah. Anni prima ha fatto una promessa. e ora, come potrebbe donarsi ad una persona quando non appartiene nemmeno a se stessa ma al suo lavoro?
Un amore potente, tormentato, ineluttabile, senza via d'uscita. Intossicati da una passione a cui non sanno rinunciare, Skyler e Noah, nel corso degli anni si sono spogliati di tutto senza mettersi mai veramente a nudo. Sono cresciuti, sono cambiati, hanno vissuto esperienze che hanno lasciato il segno e hanno accumulato così tanta rabbia da non sapere come gestirla. 
C'è stato un termine che mi ha perseguitato durante tutta la lettura: rabbia. 
Lost Boy trasuda un potente livore e Monica Robinson, abile narratrice di stati d'animo, riesce a trasmettere, attraverso i suoi personaggi, tutta la gamma dei sentimenti umani. 
Noah è arrabbiato con il mondo e con se stesso, allo stesso tempo però ama con tutto il cuore. Impotente di fronte a molti eventi cruciali della sua vita, non ha potuto fare altro che reprimere l'ira che minaccia costantemente di esplodere. Ma tutto quel veleno deve trovare sfogo, e combattere è l'unico modo per anestetizzare il dolore, per avere il controllo della situazione, l'unico momento in cui può decidere se vivere o morire. 
Ho provato tanta tenerezza per questo "ragazzo perduto", con un cuore grande e spezzato, vittima della crudeltà di un mondo che non si è scelto e dal quale non sa più uscire. 
Skyler è il suo specchio perfetto. Manipolata, usata, depersonalizzata, ridotta al mero personaggio. 
Lei è divisa in due, tra la Skyler Bell che mostra il suo sorriso al mondo dello star system, e la vera Skyler, che emerge solo quando è con Noah, ma per nessun motivo può prendere il completo sopravvento. 
Ad un certo punto ho pensato che Noah e Skyler si sarebbero davvero distrutti, invece di crescere e sanarsi, e Monica Robison non sarebbe la regina dell'angst se non mi avesse fatto soffrire fino all'ultima pagina.
Mi è piaciuto molto il modo in cui è stata gestita la trama, con flashback sul passato Skyler che mi hanno tenuta costantemente sul filo del rasoio, e rimandi agli eventi della vita di Noah, già conosciuti, ma che non prendono mai il sopravvento e non oscurano l'importanza della sua storia personale nonostante Creed, Mia, sua madre e il club. Il passato ha definito Noah e continua a guidarlo nel modo in cui agisce nel futuro, ma tutto non si riduce a questo. 
Intenso, pieno di rovente passione e furore ardente, Lost Boy è stata una lettura che mi ha straziata in alcuni punti. Anche se non raggiunge la stessa intensità della storia di Creed e Mia, Noah ha saputo farsi spazio nel mio cuore attraverso la sua eterna lotta con la vita. L'autrice, attraverso Skyler ha anche affrontato un tema molto attuale e spinoso, che non vi anticipo per non fare spoiler. 
Un racconto di pancia, cuore, lacrime e sangue. Un ragazzo perduto e il suo raggio di sole e la sua felicità: una stella smarrita.




copia gratuita fornita da Quixote


Nessun commento:

Posta un commento

Instagram

Recap