giovedì 3 ottobre 2019

IL SILENZIO DELL'ACQUA, LOUISE O'NEILL. Review party.


TITOLO: Il silenzio dell'acqua
AUTORE: Louise O'Neill
EDITORE: Editrice Il Castoro (Hot Spot)
PAGINE:
PUBBLICAZIONE: 3 ottobre 2019
GENERE: Narrativa YA
PREZZO: € -- ebook; cartaceo  16,50

Negli abissi del mare, la sirenetta Gaia sembra destinata al successo: è bellissima, ha una voce incantevole e sta per fidanzarsi con il partito più ambito del regno, il generale Zane. Che importa se è violento e molto più vecchio di lei? È il re suo padre a decidere, e Gaia deve solo essere bella e accondiscendente. Ma da quando ha salvato un giovane affascinante da un naufragio, Gaia coltiva un solo desiderio: vivere con lui nel suo mondo spensierato. Quanto è disposta a sacrificare? Conoscete la storia: il patto con la strega, la perdita della voce, le gambe al posto della coda... Ma la bellezza senza voce di Gaia ha un prezzo molto alto, e il mondo che scopre in superficie è prepotente, violento e patriarcale quanto quello lasciato negli abissi. Gaia dovrà compiere molti passi dolorosi per fare i conti con la verità della sua storia. E per riscoprire tutta la potenza della sua voce.


Miei cari lettori, in occasione dell'uscita de Il Silenzio dell'Acqua di Louise O'Neill, sono contenta di partecipare al review party dedicato e parlarvi in anteprima di questa fantastica storia.

Dire che Louise O'Neill mi ha rubato il cuore è un eufemismo. Da quando l'ho conosciuta con Te la sei cercata, l'ho inserita nell'Olimpo delle mie autrici preferite, e non solo per i temi che tratta, ma soprattutto per la delicatezza con cui lo fa. La O'Neill con semplicità e un linguaggio alla portata di tutti è in grado di arrivare anche a una fetta di popolazione più giovane che si approccia al mondo della lettura di tematiche più serie. Questa volta per veicolare messaggi spiccatamente femministi, a lei cari, l'autrice si serve della fiaba della Sirenetta, una rivisitazione femminista in chiave moderna che parla di prepotenza, della tendenza dell'uomo ad asservire la donna e della voglia di questa di lottare per esprimere la propria individualità. 



La sirenetta Gaia è la più bella delle figlie del Re del Mare. Come si addice ad una creatura del suo rango, il suo compito è quello di mostrarsi sempre perfetta e compiacente, ubbidiente e grata, pronta a esaudire i desideri del padre.
Ora che i suoi quindici anni sono arrivati può finalmente visitare il mondo che sta in superficie. Peccato che a questo si aggiunge il gravoso fardello di dover sposare una persona che non ama e che suo padre ha scelto per lei. Il generale Zane è molto più vecchio di Gaia, ed è interessato solo alla guerra, a spargere sangue, ponendo fine ad una pace per cui sua madre ha tanto lottato. 
Ma le donne non hanno voce in capitolo, soprattutto le figlie del Re del Mare, e se il suo destino è già stato scritto, nulla potrà cambiare la situazione. 
L'avventura in superficie però, porta a Gaia una nuova consapevolezza: l'amore. La sirena salva infatti un ragazzo da un naufragio e innamoratasene perdutamente decide di sacrificare tutto per vivere il sogno di poter stare con lui in superficie come un essere umano. Un patto che le porterà via la voce per regalarle delle gambe sulle quali reggersi, ma il mondo degli umani non è come l'aveva immaginato e ha un nucleo profondo di cattiveria che lo rende uguale a quello che si è lasciata alle spalle. 
Gaia scoprirà l'amore, la passione, ma anche il lato oscuro di un mondo fatto di violenza e dovrà imparare a lottare per affermare se stessa, urlare con tutta la voce che possiede, cosa che le dà un potere fino ad allora sconosciuto. 
Il silenzio dell'acqua non è una semplice fiaba rivisitata, ma è una vera e propria denuncia sulla condizione delle donne soprattutto nelle società fortemente patriarcali. Gaia, come le sorelle e tutte le altre donne del Regno del Mare non hanno nessuna voce non solo materialmente, ma anche metaforicamente. Il Re del Mare, persona profondamente aggressiva e intransigente, tratta Gaia come un oggetto da mostrare e con cui pavoneggiarsi. Vi è una completa spersonalizzazione in atto, a partire dal fatto che per nessun motivo Gaia può essere chiamata così, con il nome che le ha dato sua madre. Lei è Muirgen, fidanzata del generale Zane, figlia perfetta e devota. 

Non mi è mai stato consentito parlare molto. A mio padre non piacciono le ragazze curiose, perciò mi mordevo la lingua e aspettavo.

Gaia però chiede, sfida, ha sete di conoscenza, soprattutto vuole conoscere la verità sulla madre, la donna che ha preferito il mondo in superficie, abbandonando le figlie e trovando la morte. Ma cosa è successo veramente? L'argomento è off-limits, perchè la madre di Gaia a seguito del suo tradimento, si è meritata tutto il disprezzo di un marito rifiutato, un Re violento e padre padrone. La ragazza, però, finirà per scoprire che la vita ha un modo strano di tracciare destini comuni. 
Il silenzio dell'acqua non è una lettura a cuor leggero come ci si potrebbe aspettare, dal momento che ci si addentra in tematiche scottanti e attualissime come il sessismo, la coercizione, la violenza fisica e sessuale. Ci sono stati momenti forti, ma ho imparato che da Louise O'Neill ci si deve aspettare di tutto e non lasciarsi ingannare dalla promessa di una fiaba. 
C'è tanta potenza nei pensieri di Gaia,  e nonostante le sia stata negata la voce, i suoi pensieri fanno un rumore assordante, urlando verità e giustizia. 
Le figure maschili è chiaro che facciano una magra figura, a partire dal Re del Mare, uomo violento e prepotente che esprime le sue paure reprimendo, passando per i generale Zane assetato di sangue, per finire con Oliver che mi è sembrato molto superficiale.
La O'Neill racconta un mondo variegato in cui potersi rispecchiare, minoranze represse a causa della paura o dei preconcetti di uomini che si ergono a giudici. Mondi dove non è tollerare l'errore che viene subito trasformato in stigma.
Intenso, oscuro, potente, intriso di quel fascino che solo le autrici che sanno raccontare storie piene di significato sanno dare. L'ho letto con piacere, lo rileggerei ancora e lo consiglio vivamente. 

copia gratuita fornita da Casa Editrice Il Castoro


1 commento:

  1. Ciaoooooo! Io l’ho finito davvero da pochissimo (qui la mia recensione) e mi ha conquistato soprattutto per la sua crudeltà.
    Ho apprezzato particolarmente il fare un retelling per niente edulcorato e in chiave femminista e penso che sia un ottimo libro per parlare di una tematica così importante in chiave fantasy.
    E’ una storia sicuramente non per tutti e di certo non una fiaba da leggere ai bambini, ma io sono entrata completamente nella vicenda e proprio per la sua crudezza e le tematiche trattate non credo dimenticherò questo mondo tanto presto!
    Un abbraccio, Rainy

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