lunedì 24 febbraio 2020

IMPARA A VOLARE, ERIN ENTRADA KELLY. Review party.

TITOLO: Impara a volare
AUTORE: Erin Entrada Kelly
EDITORE: Rizzoli
PAGINE:230
PUBBLICAZIONE: 11 febbraio 2020
GENERE: Narrativa Young Adult
PREZZO: € 8,99 ebook, 17,00 cartaceo

A dodici anni, Apple Yengko crede che tutti abbiano almeno tre Fatti Interessanti che li riguardano. Peccato che siano proprio i suoi FI a farne una reietta nella scuola media di Chapel Spring. Quando viene inserita nell’elenco delle ragazze più brutte della scuola, la sua vita cade a pezzi e l’unica via d’uscita diventa la musica. Apple è filippina e fare i conti con le proprie origini non è semplice. Le sembra che sua madre viva su un altro pianeta: non vuole sentir parlare di comprarle una chitarra, continua a ripeterle che è viziata come le american. Ma nella sua lotta per diventare sé stessa, c’è chi forse può aiutarla. Un insegnante, a volte, e qualche amico non proprio popolare come lei. Perché è da quel sentirsi diversi ma uniti che spesso si trova il proprio posto nel mondo. Il romanzo d’esordio di Erin Entrada Kelly, una storia sulla difficoltà ma anche la meraviglia di imparare a conoscersi e riconoscersi.



Non è mai troppo tardi per offrire qualcosa di buono.
Erin Entrada Kelly torna ad emozionare con una storia di ragazzi che ha tanto da insegnare anche a noi adulti. Con uno stile inconfondibile, l'autrice ci permette di entrare nel mondo di Analyn Yengko, detta Apple, una ragazza di origini filippine che vive solo con la madre in una piccola città della Luisiana, Chapel Spring, da quando aveva quattro anni. 
Apple ha un rapporto difficile con la madre, la quale le impone una rigida educazione, trincerata nelle sue tradizioni, una donna che non si è mai perfettamente integrata vivendo in una sorta di marginalizzazione autoimposta. Il modo di fare della madre, per ovvi motivi, ha reso l'adolescenza di Apple un inferno, quando quello che vorrebbe è essere simile alle ragazze occidentali. 
Ma avere degli amici è molto difficile quando tua mamma si comporta in modo strano, cucina pietanze inusuali e non ha per nulla il senso dell'umorismo. Essendo un piccolo centro, Chapel Spring non fa nulla per far passare inosservate le origini di Apple, soprattutto a scuola. 
E poi, è risaputo che la scuola media è un passaggio difficile, attraversato da molti adolescenti con una certa dose di inquietudine, e lo stesso vale per Apple, soprattutto quando scopre di essere finita nella lista delle ragazze più brutte della scuola, le sue amiche l'hanno allontanata e i ragazzi la prendono in giro per le sue origini asiatiche.
Questo la getta in uno stato di profondo sconforto che tenta di superare con la sua smodata passione per la musica.


Peccato che la madre non la capisca e non vuole neppure comprarle una chitarra, cosa che le permetterebbe di dare libero sfogo alla sua voglia di scrivere canzoni.
Ad aiutarla a venir fuori da questa spiacevole situazione ci saranno dei nuovi amici che come lei, pagano lo scotto di non essere perfetti: Heleena, la ragazza più in carne della scuola e Evan Temple, il nuovo strano ragazzo, arrivato da poco in quella scuola, un nerd con il naso sempre sui libri.
Una narrazione trascinante, che è stata in grado di mettermi in connessione con la protagonista. Una ragazzina in cui è facile potersi rivedere, in un modo o nell'altro, perchè al di là delle differenze etniche tutti ci siamo sentiti diversi in qualcosa o abbiamo provato in una qualche misura la sgradevole sensazione di voler essere diversi da come siamo. Il percorso per capire se stessi, accettare ogni caratteristica, sia fisica che interiore, però è lungo e a volte pieno di difficoltà. 
Ancora una volta ho avuto modo di esplorare il mondo dei ragazzi e la loro capacità di essere crudeli nei confronto di coloro sono diversi da te, un comportamento che, mi spiace dirlo, non si estingue con l'età adulta, semmai si rafforza. 
Nel leggere Impara a volare mi sono messa nella posizione privilegiata della spettatrice imparziale. Sarebbe stato facile provare pena per Apple, ma la sua giovane età la rende ancora vulnerabile e immatura. 
Inoltre, sarebbe stato altrettanto facile provare antipatia per la madre, ma se la vediamo con gli occhi del relativismo culturale si riesce ad essere più clementi nei confronti di una donna che ha perso il marito e si ritrova in un mondo completamente diverso dal suo con una figlia da crescere e proteggere, senza farsi schiacciare dal peso del dolore.
Impreziosito dalle citazione delle meravigliose canzoni dei Beatles, Impara a volare è una storia di formazione, con dei protagonisti reali e di spessore. Una storia sulla modalità di accettare se stessi e partire da quel punto a costruire la propria identità. Comprendere che la diversità non è necessariamente un limite, qualcosa di cui avere vergogna, ma un segno della propria unicità. 


copia fornita da Mondadori




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