martedì 9 giugno 2020

BLA1RE, ANITA GREY. Recensione.


TITOLO: Bla1re
AUTORE: Anita Gray
SERIE: Dark Romance 1.
EDITORE: Hope Edizioni
PAGINE:473
PUBBLICAZIONE: 8 giugno 2020
GENERE: Dark romance
PREZZO: € 3,99 ebook; € cartaceo


Venduta. Comprata. Condizionata.

Il mio nome è Blaire.

Sono una combattente esperta e un’abile hacker, e sono a capo della sicurezza dell’uomo che controlla la malavita russa in Europa. Il suo nome è Maksim ed è il mio Padrone. Mi ha comprato quando non ero che una bambina e, da allora, mi ha brutalmente condizionato, per adorarlo e proteggerlo.
E io lo proteggo.
Uccido coloro che cercano di fargli del male. Finché un giorno non mi cede in prestito a un altro uomo, che minaccia di spezzare ciò che sono e tutto ciò in cui finora ho creduto.
Avrete bisogno di uno stomaco di ferro e di un cuore forte per leggere la mia storia, perché, credetemi sulla parola, non è una favola.


Avete presente quella forza che vi spinge a non mettere giù un libro? Ti ritrovi a trascorrere una notte insonne e ad utilizzare ogni minuscolo momento libero della tua giornata per dare una sbirciatina al lettore ebook, divorare qualche rigo ancora e pensare e ripensare ai personaggi. Ecco, vi ho descritto le mie 48 ore con Blaire. 
Che il dark romance sia un genere che mi affascina è cosa ben nota, ma avendo letto tante storie di questo tipo trovare una trama avvincente, con spunti innovativi e protagonisti interessanti è molto difficile. 
Baire, sin dalle prime battute, mi ha tirato dentro un vortice dal quale non credo di essere ancora completamente uscita. Una tensione crescente mi ha portato a voler scoprire tutto di questa ragazza programmata per difendere e uccidere. 
Blaire è giovane, ha appena diciotto anni, ma le sue abilità sono sulla bocca di tutti. Nel combattimento è una furia che non conosce ostacoli e non c'è sistema informatico che non riesca a violare. Blaire però non è libera. Lei è del suo Padrone, Maksim, un criminale russo il quale l'ha comprata quando era solo una bambina e l'ha letteralmente programmata per renderla un fidato cagnolino da guardia. Blaire non conosce altro se non la vita che il suo Padrone le ha mostrato, le dure sferzate della frusta sulla schiena quando l'umore dell'uomo non è dei migliori, il dolore pungente delle torture che le hanno sconvolto la mente. Condizionata, remissiva, pronta a scattare al solo udire alcuni stimoli, feroce contro i nemici di Maksim, Blaire è la perfetta guardia e schiava allo stesso tempo. 
La sua vita cambia quando un altro uomo la nota e la vuole. Maksim, pur non permettendo ad anima viva di posare gli occhi sulla sua cucciola, cede alle richieste di Charlie, permettendogli di tenere per sè Blaire per tre mesi. Chi è Charlie? Perchè Maksim ha ceduto alla sua richiesta mostrando un certo nervosismo in sua presenza? Possibile che Charlie abbia più potere del suo Padrone?
Charlie Decena è un uomo pericoloso e vuole Blaire, spezzare il suo animo da combattente, distruggere il suo spirito fino a che non comprenderà cosa è stata fino ad ora nelle mani di Maksim. 
Il soggiorno con Charlie smuoverà il mondo di Blaire fin nelle fondamenta. E' come se l'uomo volesse spazzare via ogni cosa legata al suo Padrone, facendole pregustare cosa significa essere liberi, avere una volontà, poter scegliere e non obbedire.


Decena non è il Principe Azzurro, le sue attività sono losche e i suoi tentacoli arrivano fino alla classe politica, ma con Blaire mostra un altro lato di sè, quello che pur desiderandola le concede spazio, e pur avendola sottratta al suo Padrone vuole che sia lei a piegarsi al suo volere.
Un percorso tortuoso, sempre sul filo del rasoio, durante il quale Blaire scoprirà parti di sè che nemmeno sapeva esistessero. La cattività però l'ha resa come un animaletto tremante e piena di terrore di fronte alle novità, pronta ad aggredire la libertà che sta respirando. Resistere al continuo impulso di tornare da Maksim, superare l'ansia causata dal bombardamento di informazioni contrastanti con i messaggi nella sua testa è una lotta estenuante. 

Potrà tornare dal suo Padrone, sopportare il dolore, rivestire i suoi vecchi panni dopo Charlie? Come potrà guardarlo negli occhi senza palesare quello che l'uomo le ha fatto provare?
Vorrei che Maksim mi avesse preparato a cose come questa. Se l’avesse fatto, non mi sentirei così confusa.

Una lettura disarmante, intensa, capace di scavare nei recessi più oscuri della tua anima e stringerla in una morsa. 

Per tutto il tempo ho avvertito un continuo senso di tensione che l'autrice ha costruito alla perfezione attraverso un progressivo disvelarsi di eventi che culminano in uno scenario perturbante che ho fatto fatica a togliermi dalla testa. 
Blaire è un personaggio complesso come pochi. Se dovessi descriverla con una parola direi Nikita. Non so se conoscete il famoso personaggio di Luc Besson, ma immagino così la mia Blaire, solo con i capelli rossi. La sua è stata una vera e propria programmazione neuronale, il suo cervello è stato sottoposto a stress inimmaginabili e il suo corpo a durissime torture. Quello che è venuto fuori è una ragazza succube del suo Padrone, pronta a tutto, nonostante le abilità nella lotta e l'estrema intelligenza potrebbero renderla libera. Ma con lei Maksim non ha bisogno del guinzaglio perchè è così dentro la sua testa da comandarla semplicemente con le parole. 
Ho provato una tenerezza senza pari per questa ragazza perduta, in balia di uomini senza scrupoli che ne hanno annullato ogni volontà, insieme a tutte le tracce della sua vita passata. 
Charlie potrebbe essere colui il quale potrà restituirle la vita che merita che invece le è stata brutalmente sottratta. Eppure Blaire non riesce a uscire dalla sua prigione personale, mentre Maksim è pronto a distruggerla ancora di più. 
Per questo potrebbe sembrare ambigua o contraddittoria, ma provate a pensare al modo in cui la paura e Maksim si sono insinuati nella sua testa, una giustificazione più che sufficiente a renderla instabile, nonostante le opportunità offerte.
E poi c'è Charlie, un personaggio maschile di quelli che adori e non ti aspetti nemmeno di farlo. Scoprire i suoi intenti, le armi per manipolare Blaire ha gettato luce su un modo differente di essere cattivi, con delle linee nette da non superare e principi da non infangare. 


«Non posso salvare il mondo, Blaire.»«Per quanto mi piacerebbe, sono comunque un criminale che deve prendersi cura di migliaia di uomini, quindi devo tracciare una linea di confine tra le tenebre che accetto e quelle che non accetto. È così che funziona per le persone che fanno il mio lavoro. Lo sai anche tu.» 


Maksim è un personaggio spietato, depravato, senza coscienza nè morale. Difficilmente mi sconvolgo, ma la sua crudeltà e le pene inferte a Blaire mi hanno lasciata senza fiato. E' stato capace di condizionare una bambina nel peggior modo possibile, riducendola alla stregua di un animale domestico di cui abusare a proprio piacimento. La luce della follia brilla nei suoi occhi tanto da non rendere chiaro se la sua, nei confronti di Blaire, è ossessione o smania di possesso.
Oscuro, inquietante, teso, disturbante, Blaire ha smosso le mie giornate facendomi vagare insistentemente tra momenti di angoscia ed altri di tenerezza e speranza. Penserete che sono disturbata pure io, ma solo leggendo del triangolo Blaire-Charlie-Maksim potrete capire. 
Il ritmo è quello che definirei uno slow burn del dark romance, ma questo procedere con lentezza mi è piaciuto perchè una personalità fragile e complessa come quella di Blaire non poteva essere gestita diversamente. 
L'ultima parte della storia ti consuma, è un vero pugno nello stomaco, per lettori con stomaci forti, perchè l'autrice non ci risparmia niente, ma se avrete il coraggio di buttarvi in questa avventura e se siete amanti del genere, vi assicuro che ne varrà la pena.
Il finale è insopportabilmente aperto, non un vero e proprio cliffhanger, ma rimane la smania di sapere. Sono sicura, però, che Hope mi regalerà presto il seguito, vero?


copia fornita da Hope Edizioni



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