martedì 20 ottobre 2020

RAGAZZI DELLA TEMPESTA, ELLE COSIMANO. Review party.


TITOLO: Ragazzi della tempesta
AUTORE: Elle Cosimano
SERIE: Season of the storm 1.
EDITORE: Rizzoli
PAGINE: 544
PUBBLICAZIONE: 13 ottobre 2020 
GENERE: Urban Fantasy
PREZZO: €  9,99 ebook; 17,00 cartaceo

In una gelida notte d'inverno, Jack Sommers è chiamato a scegliere tra vivere per sempre, secondo le antiche leggi magiche di Gaia, o morire. Jack sceglie di vivere e in cambio da quel momento in poi sarà un Inverno. Come le altre Stagioni, ogni anno Jack deve dare la caccia e uccidere chi viene prima di lui. Le leggi di Gaia sono chiare: l'Inverno uccide l'Autunno, l'Autunno uccide l'Estate, l'Estate uccide la Primavera, la Primavera uccide l'Inverno. Questo significa che Jack uccide Amber. Amber uccide Julio. Julio uccide Fleur. E Fleur uccide Jack. Sono tutti addestrati a cacciare e uccidere, e tutti a turno muoiono. Ma quando Jack e Fleur - Inverno e Primavera - sono attratti l'uno dall'altra contro ogni buon senso e regola della natura, la legge spietata che governa le loro vite eterne a un tratto diventa qualcosa di personale e di doloroso. Fleur verrà bandita per sempre, se insieme non troveranno il modo per fermare il ciclo naturale delle cose. Quando le quattro Stagioni si coalizzano, mettendo a rischio la loro immortalità in cambio di amore e libero arbitrio, la loro fuga attraverso il Paese li condurrà in un luogo in cui saranno costretti a difendersi contro un creatore che vuole annientarli.

Miei impavidi lettori, oggi vi parlo di un fantasy molto intrigante e particolare, in uscita oggi per Rizzoli: Ragazzi della tempesta di Elle Cosimano. 
Vi siete mai chiesti cosa succederebbe se le stagioni fossero incarnate da persone destinate a non incontrarsi a causa della ciclicità del tempo? E se questi finissero per innamorarsi, cosa accadrebbe al ritmo naturale delle cose. 
Ecco, Elle Cosimano ha immaginato un modo in cui Inverno, Primavera, Estate ed Autunno hanno caratteristiche antropomorfe. Il loro compito è quello di inseguirsi scacciandosi a vicenda. Primavera scaccia Inverno che a sua volta viene scacciata da Estate che viene scacciata da Autunno e così in un ciclo infinito che segna lo scorrere del tempo e stabilisce il ritmo climatico del mondo. 
Jack, Fleur, Julio e Amber i sono ragazzi che rappresentano queste stagioni. Un tempo erano mortali, ma nel momento della loro dipartita hanno deciso di tendere la mano all'offerta di Gaia accettando le sue condizioni. Da quel momento sono destinati a morire tante volte per mano della stagione che prenderà il sopravvento, dissolvendosi per poi venire ricostituiti e ritornare quando sarà nuovamente il loro tempo. Cacciare dovrebbe essere il loro unico obiettivo e farlo senza rimorsi e nel minore tempo possibile per scalare una fantomatica classifica.
Sono queste le regole che Cronos ha insegnato loro, un sistema fondato sull'ostilità dove non è ammesso amore o affetto. Le conseguenze per chi tenta di sovvertire l'ordine della "natura" sono dure, un processo chiamato decondizionamento che suona più come una tortura, una sorta di condizionamento aversivo per spingere chi infrange le regole a odiare la stagione che ha permesso loro di ricevere le punizioni. 

Ho l’impressione che a Cronos interessi mostrare solo le mitologie che lo riguardano direttamente. Quaggiù, il Tempo è signore e padrone di ogni cosa.

...

Cronos ama ripetere che la nostra magia proviene dal Caos e che quindi, proprio come nostra madre, noi siamo pericolosi e imprevedibili. È persuaso che l’unica cosa capace di mantenerci in equilibrio sia il suo pugno di ferro... o, per essere più precisi, la sua falce. Gaia non mette mai becco nella questione: ne deduco che non pensa che la cosa la riguardi. 
Ma se le cose non stessero come fa credere loro Cronos? Se ci fosse qualcos'altro al di fuori del posto dove stanno rinchiusi in attesa che arrivi il loro tempo o le leggi che conoscono sono semplici deterrenti per controllare le loro azioni?
Potrebbero scoprirlo Jack e Fleur, Iverno e Primavera, legati da qualcosa che non è proprio la sete di caccia. Fleur e Jack si amano di un amore tenero che non ha il coraggio di venire alla luce per le conseguenze che potrebbero subire. Eppure i due non possono nascondere ancora per molto i rispettivi sentimenti. Fleur ci mette sempre più tempo a uccidere Jack e questi le rende le cose molto difficili. Il pericolo di essere scoperti è sempre più concreto e Jack è spinto così a tentare la fuga, rifuggendo l'intero sistema e le regole che hanno seguito finora. Come finirà? Due stagioni che si dovrebbero scacciare riusciranno a stare insieme o scopriranno che la natura non può essere stravolta?
Elle Cosimano ha dato vita ad una storia con elementi parecchio originali e pieni di fascinazione. Lo stile è semplice e accattivante e la costruzione del sistema magico che regge la storia è ben costruito, un mix di elementi mitologici e urban che a tratti mi ha ricordato Hunger Games. 
I ragazzi sono messi di fronte ad alcune scelte, la prima delle quali è se vivere o morie, scegliere un supervisore (rappresentato da un altro ragazzo che ha attraversato la morte), scegliere una nuova identità. 
Devo dire che i rapporti tra le stagioni mi sono piaciuti, così come il dolcissimo legame  che si instaura tra Fleur e Jack, ma avrei preferito un po' più di approfondimento. 

«Ti fidi di lui?»
«Gli affiderei la mia vita.»
«E il tuo cuore?» chiede, come se questa fosse la sola risposta che conta. Come se quell’unico pezzetto di me pesasse più di tutti gli altri.
«Gli affiderei tutto.»
Sin dalle prime pagine si viene lanciati subito nel vivo della storia, ma complessivamente io, come lettrice, ci ho messo qualche tempo prima di comprendere bene le fila di tutto il plot. 
In ragazzi della tempesta c'è una grossa riflessione sulla morte, soprattutto leggere della vita precedente di Fleur mi ha stretto il cuore, proprio per questo motivo avrei gradito una maggiore digressione sui personaggi. Le tematiche affrontate sono quelli dell'amicizia, della ribellione, della ricerca dell'indipendenza, della voglia di combattere strenuamente per quello in cui si crede.
Una lettura che mi è piaciuta seppur con qualche perplessità di fondo. Un discreto valore immaginativo e un terreno non molto esplorato sono punti a favore della capacità della Cosimano di aver creato una storia non banale. Sono curiosa di leggere il secondo capitolo della serie, che l'autrice ha immaginato come dilogia.




Nessun commento:

Posta un commento

Instagram

Recap