TITOLO: Il ritorno di Thomas Wood
AUTORE: Estelle Hunt
SERIE: Amori vittoriani 2.
EDITORE: Self Publishing
PAGINE: 350
PUBBLICAZIONE: 26 novembre 2021
GENERE: Historical Romance
Thomas Wood e Olive Ashdown sono stati amici, un tempo, quando il candore dell’infanzia nascondeva il divario sociale che li separava: lui, figlio dell’amministratore dei Conti di Warleigh, lei figlia minore del Conte, destinata a essere merce di scambio matrimoniale. L’innocenza è poi svanita, un giorno dopo l’altro, e un sentimento proibito ha preso il posto dei giochi tra bambini, fino alla notte che ha stravolto le loro vite. Ma, mentre Thomas fantastica di cambiare la propria condizione per essere degno di lei, Olive è costretta a mentire pur di allontanarlo dalla vendetta del proprio padre.
Sette anni dopo, Thomas fa ritorno in Inghilterra. Non è più il ragazzo indigente dal cuore spezzato, bensì un uomo facoltoso che si è lasciato il passato alle spalle, sebbene nei suoi pensieri più nascosti non abbia mai smesso di desiderarla.
Quando i segreti verranno alla luce, l’amore sarà forte abbastanza da abbattere ogni ostacolo?
Lei gli apparve sul marciapiede all’improvviso.Thomas si avvicinò al finestrino della carrozza per accertarsi che non si trattasse dell’ennesimo miraggio, uno dei tanti che si erano susseguiti ai suoi occhi e nella sua mente durante il lungo esilio dall’Inghilterra. Tuttavia quella chioma nera, la pelle d’alabastro e i tratti squisiti appartenevano inequivocabilmente a Olive Ashdown.In un baleno tornò indietro nel tempo e venne afferrato dal medesimo strazio che lo aveva colto allora. Si sentì ugualmente tradito e umiliato, e la vide infine per ciò che era: una nobildonna egoista e superba.Scese in strada per palesarsi e mostrarle chi era diventato: non più il figlio di un domestico, né il ragazzino ingenuo e innamorato di un tempo.Lei lo fissò, dapprima con esitazione, quindi i suoi occhi si allargarono per lo stupore, mosse pochi passi, sollevò il braccio quasi a volerlo trattenere.Thomas la guardò con freddezza, come se trovasse la sua vista ripugnante, eppure non riusciva a smettere di fissarla né a impedire ai ricordi di ciò che erano stati di devastargli il cuore. Fu la voce soave che provenne dall’interno della carrozza a salvarlo, rompendo quella malia intossicante.Le gettò un’ultima occhiata, modellando le labbra in un sorriso crudele, prima di portare la mano alla falda del cilindro e inclinare la testa a mo’ di saluto.Sparì nel veicolo, abbandonandola su quel marciapiede come lei aveva abbandonato lui in mezzo a una radura, sette anni prima.Poi diede ordine al cocchiere di ripartire e tirò le tendine a schermare l’interno, a escluderla una volta per tutte dalla sua vita.Sperò di non rivederla mai più, pregò che accadesse di nuovo.
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