TITOLO: Lui mi Ama
AUTORE: Thóra Hjörleifsdóttir
EDITORE: Mondadori
PAGINE: 132
PUBBLICAZIONE: 24 gennaio 2023
GENERE: Narrativa
PREZZO: € 9,99 ebook- 17,50 cartaceo
Lilja ha vent'anni ed è innamorata. Giovane studentessa universitaria, si è subito invaghita di un ragazzo più grande, intelligente e bellissimo, che cita Derrida, legge il latino e cucina pasti vegetariani perfettamente equilibrati. Ma che è anche un traditore seriale e un narcisista. Prima ancora di rendersene conto, Lilja si trasferisce nell'angusto appartamento dove lui vive con uno strano coinquilino, circondata da asciugamani sporchi e Diet Coke sgasate. Mentre la nuova intimità di condividere una doccia e un letto alimenta sempre di più il suo desiderio di compiacere il partner, a mano a mano che la loro relazione si sviluppa le manipolazioni silenziose e pervasive di lui diventano sempre più numerose, gli atti di abuso quasi impercettibili continuano ad aumentare e iniziano a farla crollare. Lilja farebbe di tutto per tenerselo stretto. Così accetta i suoi inganni, razionalizza il suo comportamento tossico e gli permette di superare ogni limite. Nel suo disperato tentativo di essere l'amante perfetta, si ritrova incapace di liberarsi da questo circolo vizioso. Fino a essere costretta a una scelta inaspettata: un amore totalizzante o la possibilità di rimpadronirsi della sua vita. Con stupefacente spudoratezza e candore, Hjörleifsdóttir esplora gli angoli più oscuri delle relazioni, catturando un aspetto perverso e nascosto dell'amore, fa luce sulle correnti di violenza che spesso passano inosservate nelle relazioni sentimentali e illustra abilmente le carenze della nostra cultura nel riconoscere i sintomi della crudeltà. "Lui mi ama" è un romanzo dalla prosa viscerale e poetica, che descrive il percorso di una giovane donna che cerca disperatamente di amare ed essere amata.
Lui mi ama è stata una lettura che mi ha spiazzata, per la scrittura e la tematica trattata. Thóra Hjörleifsdóttir, al suo esordio nella narrativa, scrive una storia dolorosa e tagliente sull'amore, ma non quello romantico che tutti sogniamo. Questa, infatti, è la storia di un amore tossico, una relazione disfunzionale, sbagliata, che incarna tutti i canoni dell'abuso fisico e psicologico.
Lilja è una studentessa di vent'anni e la cronaca del suo amore ci viene raccontata dalla sua stessa voce attraverso piccoli capitoli, brevi finestre sulla sua relazione, una sequenza di eventi spesso agghiaccianti, una lenta discesa verso il baratro, un pozzo oscuro senza ritorno.
Lui è più grande, la tiene in pugno, e come un'altalena alterna momenti di calma ad altri di bufera.
Il suo gioco è di una cattiveria sottile, come fanno molti uomini abusanti. La fa sentire sbagliata, inetta, inutile, ma più lui la umilia più lei si attacca alle briciole che le concede ogni tanto.
Per Lilja, con un passato relazionale difficile e un'idea distorta dell'amore, è facile assumersi la colpa di tutto.
E' colpa sua se lui va con altre donne, forse deve impegnarsi di più per soddisfarlo.
E' colpa sua se non la presenta mai come la sua fidanzata, se difende più la sua ex che lei.
E' colpa sua se non riesce a capirlo, lui non ha un esempio di famiglia a causa del suo passato traumatico.
Più i giorni passano, più lei giustifica i suoi vili gesti, più tenta di razionalizzare e più la relazione assume i contorni di un'ossessione, un legame tossico e malato, impossibile da sciogliere.
Lilja non ne parla con nessuno per un misto di vergogna e paura di non essere compresa. Lei ama il suo uomo e anche lui dice di amarla, non vuole dividerla con nessuno eppure lui è di altre. Ma che amore è quello che ti spinge a umiliarti, a scendere a compromessi con te stessa, a passare oltre i tuoi limiti diventando l'ombra di te stessa?
Mi ha pelata come una cipolla. Non è rimasto niente di me,solo buccia tutto intorno, e mi bruciano gli occhi.
Ho sofferto leggendo Lui mi ama, e mentre la protagonista veniva inghiottita dalla depressione, dalla psicosi, lui sembrava amarla ancora di più, in un gioco malato di possesso e dipendenza. Poche pagine intrise di una durezza spiazzante. Thóra Hjörleifsdóttir non ha paura di osare e narra con un realismo tagliente, calandosi nei meandri di una relazione ossessiva e disturbante. Per certi versi mi ha ricordato Atti di sottomissione di Megan Nolan o Il corpo ricorda di Lisa M. Jhonson. L'ambientazione cupa di Reykjavík contribuisce a trasmettere un senso di fredda alienazione. Un concentrato di durezza, un clima angosciante, opprimente che mi ha lasciato l'amaro in bocca e la rabbia per come poca rete ci possa essere accanto a una donna che si annulla per un uomo.
L'ho letto in un paio d'ore ma è tutto tranne che una lettura facile. Necessaria? Forse.
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