TITOLO: Due volte niente
AUTORE: Jill Santopolo
EDITORE: Casa Editrice Nord
PAGINE: 372
PUBBLICAZIONE: 23 settembre 2021
GENERE: Contemporary romance
PREZZO: € 9,99 ebook; cartaceo € 18,60
Il passato non passa mai davvero. Ci sono matrimoni che vanno in frantumi in un attimo. Altri invece s'incrinano poco alla volta, così lentamente che rischiamo di accorgercene quando ormai è troppo tardi. Emily non sa se sia già arrivata al punto di non ritorno, non sa nemmeno cosa fare per salvarlo, il suo matrimonio. Sa solo che Ezra è sempre più chiuso e distante, e che lei non è felice. Poi, un giorno, Emily sente un brano alla radio: a cantarlo è Rob, il suo primo amore, e dal testo è chiaro che sta parlando di lei e del rimpianto che ancora prova per averla persa. In un attimo, Emily ritorna a quella giovinezza spensierata e felice, a quando i suoi sogni sembravano a portata di mano, e tutto era ancora possibile. E inizia a chiedersi se quella canzone non sia un segno del destino, così come il fatto che Rob sia di passaggio a New York. Di slancio, Emily lo contatta, ed è come ritrovarsi a casa dopo un lungo viaggio. Ma è un sentimento reale o è solo nostalgia? Per scoprirlo, Emiy dovrà ripercorrere il cammino della loro storia, riscoprendone le luci così come le ombre che l'avevano convinta a imboccare la strada che l'avrebbe condotta da suo marito. Solo allora si renderà conto di aver sempre corso per gli altri, senza mai fermarsi a chiedersi cosa volesse davvero. Ma ora forse ora il destino le sta donando una seconda occasione...
Miei lettori selvaggi, oggi ho il piacere di parlarvi dell'ultima uscita di una delle mie autrici preferite, Jill Santopolo. Dopo Il giorno che aspettiamo e Non sai quanto, arriva in Italia grazie a Casa Editrice Nord, Due volte niente.
Quella narrata da Jill Santopolo è la storia di una donna che potrebbe rappresentare ognuna di noi. In due volte niente si parla di scelte, di rimpianti, di destino e seconde possibilità.
Emily è una psicologa affermata, con una vita perfetta, un lavoro appagante, un matrimonio pieno d'amore. Ma quante esistenze sembrano perfette se le guardiamo da fuori, quando invece nascondono non detti più profondi e dolorosi?
In verità ci sono due Emily: una Emily giovane e una che è nata dopo un evento che l'ha cambiata profondamente. Ezra, suo marito, conosce solo la seconda Emily, e ignora tutti i dettagli della ragazza che era stata un tempo.
Quando però il passato irrompe nuovamente nella vita della protagonista, costringendola a fare i conti con qualcosa che non ha mai superato, Emily sarà costretta a rivedere la sua nuova esistenza chiedendosi se la donna che è diventa la rappresenti veramente, o non sia piuttosto la pallida ombra di quella che era stata un tempo.
Jill Santopolo sa descrivere emozioni e sentimenti in modo viscerale e vero. Emily è un personaggio tridimensionale, con cui specchiarsi, perchè i suoi dubbi e i suoi dolori potrebbero essere i nostri. Attraverso l'espediente del doppio piano narrativo, l'autrice ci presenta la professionista alle prese con un lavoro spesso sfibrante e la donna all'interno di un matrimonio perfetto, al quale però manca qualcosa.
Per mezzo del suo diario, un quaderno che nasce a scopo terapeutico, in cui Emily si rivolge a qualcuno che non sarà mai, conosciamo la ragazza fragile, provata dalla scomparsa prematura della madre e segnata da un evento che le ha lasciato profonde cicatrici. Una Emily con davanti un futuro luminoso, tutta la sconsideratezza della gioventù, un talento spiccato per la musica e una passione bruciante per Rob.
Si fa fatica a conciliare le diverse versioni di Emily e ad un certo punto anche lei cominciare a dubitare di se stessa, chiedendosi se forse non ha messo da parte i propri sogni per diventare qualcuno che aiuta gli altri in modo da non sentire il dolore di un passato che la faceva soffrire.
Emily, infatti, c'è sempre. C'è per i suoi pazienti, per gli amici e soprattutto per il marito oncologo, così dedito al suo lavoro, ma continuamente a pezzi per la perdita dei suoi pazienti. E' Emily che raccoglie i pezzi di Ezra e li rimette insieme quando il dolore e il fallimento lo buttano giù, ma quando è lei che cade a pezzi, cosa succede?
Ecco, io mi sono rivista molto nel personaggio di Emily. I mestieri che hanno a che fare con la relazione d'aiuto hanno una componente sfiancate che non si palesa subito, nascosta inizialmente dall'orgoglio che scaturisce dalla capacità di far stare bene gli altri.
Mi è rimasta impressa una considerazione fatta da Emily durate una seduta di confronto con i colleghi, il fatto che si spesso lei si senta come una mangiapeccati che assorbe una miriade di dolore dagli altri.
A volte, però, arriva un punto in cui anche chi fa il nostro mestiere scoppia, sente il bisogno di essere ascoltata, forse commiserata, di fare i capricci e crogiolarsi nel dolore con la speranza che qualcuno ci sostenga senza esprimere giudizi.
Questo vuoto trovato da Emily all'interno del suo matrimonio la spinge a riconsiderare tutto, a lasciarsi affascinare da un passato mai dimenticato, da un uomo che ha amato tanto.
Emily dovrà comprendere se la ragazza che si è lasciata alle spalle non ha spazio nella sua vita di oggi o se le due versioni di sè possono convivere senza escludersi.
Due volte niente racconta tutto il coraggio di una donna capace di mettersi in discussione, guardarsi dentro, scavare nel proprio dolore per elaboralo e passare oltre. Non è mai troppo tardi per inseguire i propri sogni o coltivare quelli messi da parte. Le seconde occasioni esistono, bisogna solo saperle cogliere.
Ho letto questo libro in una sola nottata perchè Jill Santopolo ha il potere di incatenarmi alle sue parole, trasportandomi all'interno delle storie e farmi sentire tutte le emozioni provate dai personaggi.
C'è tanta bellezza nel celebrare le donne, senza nascondere il fatto che siamo esseri forti e determinati, ma allo stesso tempo fragili, da maneggiare con cura.
Non dimenticherò mai Il giorno che aspettiamo e anche se questa storia non raggiunge a stessa intensità, per diversità di temi e storie di vita, ci va comunque vicino.
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