martedì 21 settembre 2021

I CENT'ANNI DI LENNI E MARGOT, MARIANNE CRONIN. Review party.

 


TITOLO: I cent'anni di Lenni e Margot
AUTORE: Marianne Cronin
SERIE: Mondadori
PAGINE: 258
PUBBLICAZIONE: 21 settembre 2021
GENERE: Narrativa contemporanea/Fiction
COSTO: € 9,99 ebook; € 19,00 cartaceo

La vita è breve. Nessuno lo sa meglio di Lenni Peterson che, a soli 17 anni, si trova nel reparto malati terminali al Princess Royal Hospital di Glasgow. Le corsie dell'ospedale non hanno molto da offrire a un'adolescente curiosa come lei ma Lenni, con il suo pigiama rosa e il supporto dell'Infermiera con i capelli color ciliegia, decide di andare alla ricerca delle risposte alle grandi domande sulla vita e sulla morte. È padre Arthur, il cappellano, che la ragazza importuna per prepararsi all'incontro con quello che le hanno detto chiamarsi "Padre Eterno". Ma quando al corso di arteterapia Lenni incontra Margot, una signora di 83 anni, ribelle e con un passato difficile, il mondo di entrambe cambia per sempre e la ragazza imparerà presto che non è solo quello che fai della tua vita a contare, ma anche con chi la condividi. Lenni si rende conto che sommando le loro età hanno vissuto cent'anni. Propone dunque a Margot di realizzare qualcosa che lascerà il segno: cento dipinti che immortalino le loro storie di crescita e di gioventù, di gioia e di amore perduto, di ricerca della persona che significa tutto. È grazie a questa impresa che le loro vite si intrecciano saldamente fino a diventare inseparabili. Nelle lunghe chiacchierate che precedono gli schizzi a carboncino, le due si raccontano segreti sepolti dal tempo e diventano indispensabili l'un l'altra. Il cuore di Margot, che è il motivo per cui la donna è in ospedale, si rivelerà ammaccato anche nello spirito e solo Lenni e una notte piena di stelle sapranno ripararlo. Lenni e Margot condividono il passato e la fine che si avvicina. Ma la loro vita non è ancora conclusa.

Vivace, disarmante e colmo di tenerezza I cent'anni di Lenni e Margot è un romanzo straordinario e con due protagoniste indimenticabili. Racconta di un'amicizia fuori dal comune e del segno indelebile che lasciamo nelle vite degli altri.


Perchè sto morendo?
Come rispondere ad una domanda del genere, soprattutto quando a fartela è una ragazzina di appena diciassette anni?
Lenni Peterson è ricoverata presso il Princess Royal Hospital di Glasgow, in quello che lei chiama il "terminal", come se fosse una grande area check-in per coloro che si apprestano a partire per un viaggio. Un modo per indorare un termine poco simpatico come "terminale", o come “malattie che impattano significativamente sull’aspettativa di vita”, perchè anche Lenni sta per partire, ma il suo sarà un viaggio diverso, definitivo, irreversibile, l'ultimo.
Sì, questa storia parla di malattia e di morte, dolore e perdita, ma non è solo questo. Ammetto di aver avuto paura quando ho letto la trama, ma qualcosa diceva di fidarmi del mio istinto e di affrontare questa lettura con il cuore aperto. Ed ho fatto bene e seguire il mio istinto, anche se Marianne Cronin, con I cent'anni di Lenni e Margot, quel cuore te lo riduce a brandelli. Alla fine di tutto ti ritrovi incredula, piena di amore per la vita e per un personaggio indimenticabile.
Non c'è molto da dire sulla trama che già non sia scritta nella presentazione. Lenni sta per lasciarci e nelle sue scorribande all'interno dell'ospedale si imbatte in Margot, anche lei ricoverata per un problema al cuore. Insieme, le età delle due, corrispondenti a differenti cammini di vita e di esperienze, fanno cent'anni. In questi cento anni sono racchiusi una vita vissuta, piena di difficoltà e una che ha un potenziale che rimarrà inespresso.
Un'amicizia improbabile che si farà subito intensa e complice una sala dedicata all'arte terapia le due saranno in grado di conoscersi, aprendosi l'una all'altra, dando vita ad un'idea bellissima.
Lenni, infatti, propone a Margot di realizzare cento dipinti e questi saranno il mezzo per conoscersi meglio e rappresentare momenti salienti delle loro vite. Dipinti che lasceranno un segno, pennellate che celebrano la vita impressa su tele.



Una lettura che ha scavato profondamente nella mia anima, perchè Lenni è un personaggio fantastico. Il suo humor nero è stupefacente e ti trascina in una serie di risate che mai avresti immaginato. Lenni avrebbe mille motivi per lamentarsi, inveire contro il mondo e contro l'Onnipotente per la sorte infausta che le è capitata, ed invece non si abbatte, cerca di vivere ogni giorno nel modo più pieno che le è permesso dalla sua condizione.
Commovente e significativo il suo rapporto anche con padre Arthur, il prete della cappella di ospedale, al quale Lenni si avvicina in cerca di risposte, molte delle quali rimarranno insolute.
L'avvicinamento di Lenni a Dio e alla religione, descrive un cammino di fede atipico, un pensiero critico che nonostante la giovane età ci mostra l'acuta intelligenza di Lenni.
La verità è che ad alcune domande non vi è la risposta, soprattutto quelle che riguardano la vita e la morte. Tutto accade per un motivo, anche se questo motivo ci è sconosciuto. Non sappiamo il perchè veniamo al mondo e non sappiamo neppure perchè dobbiamo lasciarlo in un particolare momento.
Marianne Cronin è riuscita a creare una storia dolorosa e allo stesso tempo ironica ed è un talento che non tutti hanno.
Al motivo per cui accadono certe tragedie non c'è una spiegazione e non ci sono limiti d'età che precludono l'istaurarsi di un'amicizia sincera e significativa.
Si piange e i ride insieme a Lenni. Ci si incanta a sentire i racconti dei vissuti di Margot e le giovani esperienze di Lenni e forse una spiegazione la possiamo trovare nella luce che l'una porta nella vita dell'altra, non sarà molto di consolazione, ma ho preferito dare un senso a tutto quello che ha passato questa giovane e brillante vita.
 




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