lunedì 13 settembre 2021

FIGLIE, LUCY FRICKE. Review party.



TITOLO: Figlie
AUTORE: Lucy Fricke
EDITORE: Corbaccio
PAGINE: 156
PUBBLICAZIONE: 2 settembre 2021 
GENERE: Narrativa
PREZZO: €  9,99 ebook; 16,90 cartaceo

Un imperdibile romanzo on the road

Betty e Martha partono da Berlino per un viaggio in Svizzera con una Golf scassata. Accompagnano il padre di Martha, malato terminale, a porre fine alla sua vita in una clinica. Ma il viaggio prende una piega del tutto inaspettata quando il padre decide di rimandare la sua scelta e di fare una deviazione nei luoghi della sua giovinezza. Betty e Martha lo assecondano e capiscono che anche per loro è giunto il momento di cambiare strada e buttarsi, anche a rischio di qualche incidente di percorso. Hanno quarant’anni e si conoscono da sempre: la loro amicizia, forse, è l’unico appiglio in una vita che fino a questo momento hanno percorso lasciandosi trascinare senza riuscire a trovare dei punti fermi. Dalla Germania scenderanno verso sud, prima in Italia sul Lago Maggiore poi nel Lazio e quindi in Grecia, dove Betty pensa di poter incontrare il suo, di padre, che credeva morto e che invece sembra essersi nascosto in un’isola greca.
Con un’autoironia graffiante e una sincerità disarmante, Lucy Fricke racconta di donne che fanno i conti con il loro passato e il loro presente, di addii che a nessuno vengono risparmiati, e di genitori che si eclissano troppo presto dalla vita dei figli. E la domanda che si pongono e che ci poniamo non è tanto da dove proveniamo, ma piuttosto come possiamo riscoprire e accettare le nostre origini.


Negli ultimo anni la narrativa tedesca ha saputo regalarmi delle vere perle. Anche in questo caso, con Figlie di Lucy Fricke, ho scoperto una storia toccante e dolceamara che vale la pena leggere.
Ammetto che inizialmente avevo evitato questo libro. Dopo aver letto la trama avevo il timore di non trovarmi nello stato d'animo giusto, ma alla fine il tema che tanto mi spaventava non è così centrale come poteva apparire inizialmente.
Betty e Martha sono due amiche. Ognuna di loro ha una vita differente e un bagaglio personale che si riflette nel loro presente.


Quando il padre di Martha chiede alla figlia di accompagnarla in una clinica svizzera per porre fine volontariamente alla sua vita, la donna non può che chiedere l'aiuto di Betty.
Un viaggio tra Germania, Italia, Svizzera e Grecia in cui il viaggio è un pretesto per trovarsi e ritrovarsi, per scoprire che non è mai troppo tardi per aprire le porte al perdono, alla comprensione, a parti di sè che non conoscevamo ancora, insieme al disvelarsi di vecchi segreti e pesanti non detti.

Non avevamo mai fatto lo sforzo di comprendere i nostri genitori, come invece facevamo con gli amici. E se i genitori tentavano di esserci amici, li capivamo ancora meno. Ma le cose sarebbero migliorate, sarebbero migliorate di generazione in generazione: volevo crederci, anche se non avrei partecipato in prima persona a quel miglioramento.

Figlie in primis è una storia sulla famiglia, sull'essere figli, genitori o mancati genitori, e sul come possono essere logoranti i rapporti con le figure che ci hanno generato. 
Viaggiando insieme a Martha e Betty scopriamo delle loro relazioni con i rispettivi padri, figure spesso non proprio edificanti che hanno costruito il loro modo di vivere e tessere rapporti con gli altri. 
Martha è una donna sposata che cerca di diventare madre e vive la frustrazione derivante dalla difficoltà di dare alla luce una nuova vita. 
Betty invece sembra lasciarsi trasportare dagli eventi, non ha una relazione stabile nè si è costruita una famiglia, forse scottata da come sono state le relazioni della madre durante la sua crescita. Una figura un po' amara, come se avesse rinunciato a trovare la propria felicità. 

Altro nucleo fondante di questa storia è l'amicizia, un sentimento forte che lega Martha e Betty a dispetto degli anni che passano, delle difficoltà, delle loro vite a pezzi.


Lo stile dell'autrice è semplice, diretto e in alcuni punti caratterizzato da un sarcasmo amaro che ci aiuta a familiarizzare con le protagoniste. Si parla di vita e di morte, ma soprattutto di vita e desideri, con sensibilità e umorismo.


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