lunedì 11 ottobre 2021

SEMPRE TORNARE, DAIELE MENCARELLI. Review party.


TITOLO: Sempre tornare
AUTORE: Daniele Mencarelli
EDITORE: Mondadori
PAGINE: 324
PUBBLICAZIONE: 5 ottobre 2021
GENERE: Narrativa Contemporanea
PREZZO: €  19,00 cartaceo, € 9,99 ebook

È l'estate del 1991, Daniele ha diciassette anni e questa è la sua prima vacanza da solo con gli amici. Due settimane lontano da casa, da vivere al massimo tra spiagge, discoteche, alcol e ragazze. Ma c'è qualcosa con cui non ha fatto i conti: se stesso. È sufficiente un piccolo inconveniente nella notte di Ferragosto perché Daniele decida di abbandonare il gruppo e continuare il viaggio a piedi, da solo, dalla Riviera Romagnola in direzione Roma. Libero dalle distrazioni e dalle recite sociali, offrendosi senza difese alla bellezza della natura, che lo riempie di gioia e tormento al tempo stesso, forse riuscirà a comprendere la ragione dell'inquietudine che da sempre lo punge e lo sollecita. In compagnia di una valigia pesante come un blocco di marmo, Daniele si mette in cammino, costretto a vincere la propria timidezza per chiedere aiuto alle persone che incontra lungo il tragitto: qualcosa da mangiare, un posto in cui trascorrere la notte. Troverà chi è logorato dalla solitudine ma ancora capace di slanci, chi si affaccia su un abisso di follia, sconfitti dalla vita, prepotenti inguaribili. E incontrerà l'amore, negli occhi azzurri di Emma. Ma soprattutto Daniele incontrerà se stesso, in un fitto dialogo silenzioso in cui interpreta e interroga senza sosta ciò che gli accade, con l'urgenza di divorare il mondo che si ha a diciassette anni, di comprendere ogni cosa e, su tutto, noi stessi: misurare le nostre forze, sapere di cosa siamo fatti, cosa può entusiasmarci e cosa spegnerci per sempre. Questo viaggio lo battezzerà infine all'arte più grande di tutte. L'arte dell'incontro. Daniele Mencarelli ha scritto un romanzo vitale, picaresco e intimo, che ha dentro il sole di un'estate in cammino lungo l'Italia e l'energia impaziente dell'adolescenza.
Daniele Mencarelli, vincitore del premio Strega Giovani 2020 con il libro Tutto chiede salvezza, torna in libreria con una nuova toccante storia. In Sempre tornare l'autore attinge nuovamente alla sua esperienza personale e, come se rappresentasse un viaggio a ritroso, questo suo ultimo libro va a costituire un'altra parte della trilogia iniziata con La casa degli sguardi.
Facendo riferimento al proprio vissuto, Daniele Mencarelli ci racconta dell'estate 1991, quando, già alle prese con il tormento che lo seguirà per tutta la vita, decide di lasciare gli amici, per intraprendere un viaggio in solitaria da Misano Adriatica a Roma.
Un ragazzo di diciassette anni che pensa di aver fatto dell'autostop un'arte, quattrocento chilometri di strada, di esperienza, di cambiamenti, incontri e conoscenza. Ci sarà crescita alla fine? Se sì, in cosa consisterà?
È questo, forse, il compimento del mio viaggio.
La distanza rivela l’amore.
Lo mette alla prova dell’attesa.



 

Durante il viaggio, Daniele incontrerà tanta gente, scoprendo la variegata esistenza di un'umanità articolata, complessa, una miriade di voci diverse da lui ma tutte da ascoltare.
C'è la voglia di un ragazzo di cercare risposte ad interrogativi che lo agitano, alcuni tipici dell'età che sta vivendo, alcuni più strettamente legati alla caratterizzazione dell'animo di Daniele, afflitto da problematiche che via via diverranno più complesse.
Il tema del viaggio è sicuramente centrale e si intreccia con quello della scoperta e della conoscenza di sè. Viaggio come metafora, viaggio agito e immaginato, denso di pericoli e difficoltà cui il protagonista non si sottrae ma accoglie come prova della sua capacità di farcela, usando gli altri spesso come uno specchio.
Daniele è profondamente umano. Soffre, ha paura, è umano, empatico, e questa apertura lo espone anche alla sofferenza in modo differente rispetto agli altri.
Il mostro che abita nella mia testa gioca a sovrapporre quello che io vivo, e amo, con ciò che accade nelle vite degli altri.
Sempre tornare è una lettura toccante, intimistica, una scoperta pagina dopo pagina.
Nella prosa intensa e piena di lirismo di Mencarelli è presente una continua tensione emotiva che restituisce al lettore tutta l'interiorità dell'autore che in questo caso coincide anche con il protagonista. Una soggettivazione che urla la voglia di vincere la timidezza che lo attanaglia, riempire i vuoti delle solitudini che incontra, di dare un nome a quella inquietudine che lo divora dall'interno, come un mostro che affila gli artigli e cerca di affondare su carne tenera.
Se è vero che non c'è salvezza da soli, al male si deve reagire, anche se forse solo male non è.



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