mercoledì 24 gennaio 2018

IL MIO RICORDO PIÙ BELLO, K.A. LINDE. Recensione.

TITOLO: Il mio ricordo più bello
AUTORE: K.A Linde
SERIE: Amore in prima pagina 2
EDITORE:Newton Compton Editori
PAGINE: 384
PUBBLICAZIONE: 20 dicembre 2017
GENERE: Contemporary Romance
COSTO: € 4,99 ebook; 
Per la reporter Liz Dougherty il giorno delle elezioni, un giorno dedicato al futuro e agli addii al passato, sembra il momento migliore per iniziare una nuova storia. Ma i sentimenti per la sua vecchia fiamma non si sono ancora spenti. meglio raccogliere i cocci e andare avanti o ricominciare da dove ci si era fermati?

 

Ero molto in ansia per questo secondo capitolo, lo ammetto. Per ovvi motivi le scelte letterarie della Linde spesso non hanno incontrato i miei gusti. Stavolta però sono rimasta piacevolmente sorpresa.
Anche se è stata una lettura sofferta fino alla fine, non sono riuscita a staccarmi dalle pagine, nonostante un' evidente emicrania. Dovevo sapere come sarebbe andata a finire, se la storia d'amore tra Brady e Liz sarebbe rinata come l'araba Fenice o se le difficoltà insite nell'incontro di due mondi così lontani avrebbero reso inconciliabili le loro posizioni? Cercherò di fare meno spoiler possibili, per non togliervi il piacere di stare con quel piacevole senso di attesa, quell'ansia divorante che accompagna il lettore quando incontra una lettura che è capace di suscitare un variegato ventaglio di emozioni. Ho palpitanto fino all'ultima pagina e posso assicurarvi che ad un certo punto si prende fiato per poi ritornare nuovamente in apnea. Sì, perché​ i fatti sembra che si sistemino per poi precipitare vertiginosamente lasciandoci in attesa del prossimo capitolo.
Cattiva K.A. Linde, cattiva!
Ma dove eravamo rimasti?
Dopo aver deciso di porre fine alla sua relazione con il sentore Maxwell, Liz ha tutte le intenzioni di dare una possibilità a Hayden Lane, suo caro amico e capo redattore al giornale universitario. Brady non l'ha più cercata ed anche se dentro una parte di sè sembra essersi spenta, deve andare avanti. Sono lontani i giorni in cui si nascondeva, in cui lei era lo sporco segreto che avrebbe potuto rovinare la carriera di Brady. La relazione con Hayden è reale. Lui è dolce, sensibile, comprensivo. Non è mai insistente, rispetta i suoi tempi e non le impone mai la sua presenza. Lui sembra amarla di un affetto sincero, la sostiene nella sua carriera e la rende partecipe della sua vita e della sua famiglia. Nonostante tutte queste indiscutibili qualità Hayden non è Brady, e anche per me che leggevo la storia, qualcosa non quadrava.
 
 

Per Liz non sarà facile abbandonare le vecchie abitudini, il pensiero di Brady la ossessiona ad ogni ora del giorno e della notte, rendendole impossibile lasciarsi andare ad una nuova relazione. Ogni cosa parla di lui, attimi indimenticabili che non si lasciano relegare in un angolo della memoria. I ricordi sembrano vivere di vita propria e compaiono nella mente di Liz come una stilettata in pieno petto.
"Chiuse gli occhi e provò a immaginare di continuare il cammino senza di lui, e vide solo oscurità. Fredda, vuota oscurità. Stare con lui invece era una luce abbagliante, un faro di speranza nelle tenebre. Non avrebbe rinunciato a lui per niente al mondo."
Brady ha vinto le elezioni, ha realizzato il suo sogno, ma senza di lei, e questo le causa una sofferenza indicibile, nonostante sia molto fiera di lui. Anche Brady ha una nuova compagna e questo oltre a rendere Liz pazza di gelosia, la spinge ad essere più tenace nel perseguire l' obiettivo di dimenticarlo.
Per tutta la lettura ho vissuto un costante senso di inquietudine. Soffrivo per Liz, perché sentivo quanto si stesse sforzando di farsi andare bene una situazione che in altre condizioni non avrebbe mai scelto, perché​ tra Hayden e Brady non c è storia. In circostanze normali Liz non avrebbe avuto nessuna esitazione nello scegliere l'ultimo dei due uomini. Ancora una volta ci sono passaggi che non ho condiviso e tante scelte di Liz mi hanno fatto arrabbiare, perché penso che non sia necessario a tutti i costi avere un chiodo scaccia chiodo, perché a queste condizioni è meglio stare da soli finché non si ritrova la serenità.
 

Avevano creato dei ricordi tutti loro, avevano in mano il loro futuro, e non il passato, lo stavano costruendo insieme. In amore l’emozione più forte di tutte era il sentirsi una cosa sola… desiderare di fare cose l’uno per l’altra, nulla di più, nulla di meno. Questo era ciò che Hayden le stava dando.
Mi sono arrabbiata, infuriata anche, perché non comprendevo come Hayden potesse accettare una situazione come quella che gli fa vivere Liz. Eppure c'era qualcosa che mi spingeva a continuare la lettura, che mi diceva di non fidarmi delle apparenze e di tutto questo buonismo. E se l' agnello si fosse travestito da lupo?
Non sarò di certo io a dirvelo, ma lo scoprirete da voi.
Ho adorato Brady, un personaggio che si insinua piano piano e finisce per conquistarti senza nemmeno accorgertene.
«Sarò molto onesto con te», Liz si inumidì le labbra, preparandosi al peggio. «Sono incazzato con te. Sono così arrabbiato che mi fa male guardarti. Pensarti fa più male di un pugno a tradimento. Sei stata un disastro per la mia vita e non riesco a liberarmi di te. Ma allo stesso tempo, Liz, ti voglio con tutto me stesso. Voglio assaporare le tue labbra e il tuo respiro, e perdermi dentro di te. Mi sembra di impazzire, è come se fossi spaccato in due. Tutto mi dice che dovrei fuggire a gambe levate, ma quando ti guardo, quando sento la tua voce, quando vedo i tuoi imploranti occhi azzurri, mi sento completamente perso. Mi dimentico di tutto quello che dovrei fare, e so solo quel che voglio fare».

Una lettura avvincente, che mi ha tenuta col fiato sospeso in attesa di capire dove sarebbe andata a parare Liz con il suo comportamento, e cosa sarebbe successo quando i suoi occhi avrebbero nuovamente incontrato quelli di Brady. Faville, fuoco e fiamme, amici. Ma come finirà? Nulla è scontato in questa storia, e arriverete a leggere l'ultima pagina in parte sollevate e in parte in ansia.
Attendo con enorme impazienza il seguito.
Unica nota dolente e che non dipende certo dall'autrice è il grande quantitativo di refusi, parole omesse o inversioni presenti nel testo.
Tirando le somme, posso dire che io e K.A. Linde abbiamo finalmente fatto pace.
 
 

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