giovedì 25 gennaio 2018

ORA MI VEDI, MARIA VENTURI. Recensione.

TITOLO: Ora mi vedi
AUTORE: Maria Venturi
EDITORE: Rizzoli
PAGINE:403
PUBBLICAZIONE: 25 maggio 2017
GENERE: Romance
PREZZO: € 9,99 ebook, 19,50 cartaceo
Emi, 24 anni, usa il suo corpo per sedurre e abbandonare gli uomini che si innamorano di lei. Cresciuta in un bordello e offerta ai clienti più facoltosi fin da piccolissima, non riesce a trovare un altro modo per dimenticare il passato. Finché non incontra Mattia, che sgretola il suo cuore indurito dando inizio a una passione che sopravvive al passare degli anni, e non si spegne neanche quando lui sposa un'altra donna. Mattia non riesce a lasciare Emi, ma neppure a sceglierla davvero. È solo quando sta per perderla che si accorge di quanto sia importante per lui. Così decide di sfidare il destino, i pregiudizi, gli ostacoli e le sofferenze, per dimostrarle che il loro è l'unico amore possibile.
  
 
Emi ha un passato terribile alle spalle, un passato impossibile da dimenticare, che lascia profonde cicatrici. Lei è la famosa "baby squillo", la bambina che a quattro anni ha invaso tutti i notiziari con la sua torbida storia di degrado e soprusi. Salvata dal commissario D' Aquino e seguita dalla psicologa Stefania Lecci, in seguito a una lunga battaglia legale per trovare una sistemazione adeguata alla bambina che nessuno voleva, diventa uno dei tanti casi inghiottiti dalla mala giustizia italiana, dimenticata da tutti e lasciata a un destino incerto. Anni dopo la bambina fragile, con lo sguardo vitreo e la rassegnazione scritta sul piccolo viso è diventata una ragazza dalla bellezza prorompente, che usa il corpo come mezzo di vendetta nei confronti di tutti quegli uomini che non sanno vedere al dì là dei propri organi riproduttivi.
La bambina non c’era. A neppure quattro anni, aveva imparato a difendersi esercitando su se stessa un totale autocontrollo e un’abissale presa di distanza dalla realtà.
Ballerina di burlesque, lavora anche come cameriera nella pizzeria dell'unico uomo che le abbia fatto da padre, dopo che all'età di quindici anni è scappata dall'ennesimo istituto che la riteneva un inutile peso. Il fato la riporta nuovamente a incrociarsi ancora con il commissario, in particolare con il figlio Mattia. Tra i due inizia una frequentazione che si farà sempre più intensa, però Mattia è un uomo travolto dal dolore di una grande perdita, cresciuto con un carattere rigido e inflessibile. che oscura la possibilità di costruire un futuro concreto con Emi.
“Usa le mani, la bocca e il corpo per entrarti dentro come un veleno.”
La sua relazione con Emi appare subito impossibile da portare avanti, nonostante Mattia conosca ogni oscuro e sordido dettaglio del suo passato. Come possono due persone così agli antipodi conciliare le loro posizioni? Le esperienze che hanno segnato Emi sono come un virus che ha infettato tutto quello che la ragazza tocca. Un equilibrio precario costruito faticosamente che rischia di crollare da un momento all'altro e questa volta Emi non avrà la forza di rialzarsi, dopo aver dato per la prima volta il proprio cuore a un uomo.
Sarà in grado Mattia di vincere i suoi limiti e vedere Emi per quella che è, senza l'ingombrante bagaglio di bambina seviziata?
Forse, il segreto non è seppellire il passato, ma farci i conti e andare avanti, avere il coraggio di accettare, di poter essere insieme inferno e paradiso, bianco e nero, dolore e rinascita.
Ora mi vedi è la lunga cronistoria di una vita da ricostruire. La storia di Emi è dura, sconvolgente e lascia l'amaro in bocca. Insieme a lei osserviamo anche le vicende vissute da coloro che ruotano intorno a lei sin dal momento in cui viene salvata dalle scabrose attività a cui la obbligava la nonna. Così conosciamo le travagliate esistenze del commissario D'Aquino e della psicologa Stefania (che diventeranno una coppia) e dei figli di questi, fino ad arrivare all'inatteso incontro tra Mattia ed Emilia.
La struttura narrativa è quella tipica delle serie televisive, e danno modo al lettore di osservare varie scene che poi si collegano tutte tra loro. Una scrittura semplice e lineare quella della Venturi, per una storia corale che non isola i personaggi nel proprio spazio narrativo, ma li colloca ognuno con una propria linea narrativa che si interseca con quella degli altri i cui eventi fuggono l'uno da catalizzatore dell'altro.
Emi è un personaggio che rimane nel cuore, complesso e dai mille volti. Il messaggio c'è ed è potente: rinascere è possibile, ma non si è esseri isolati.

Ritrovare se stessa, liberarsi dal passato, riconciliarsi con Emi bambina, due persone in una...

La resilience è uno strumento indispensabile, ma senza una rete di sostegno a volte gli sforzi sono vani. E allora non è detto che i figli debbano perpetrare la spirale in discesa dei propri avi o che le esperienze passate ci segnano irrimediabilmente. Cambiare si può, ma è un lavoro duro che molte volte si avvale dell'aiuto del caso. Non avevo mai letto nulla della Venturi, anche se ho seguito alcuni dei suoi lavori televisivi, ed è stato come essere travolta dalla bella Emi e dalla sua vittoria sulle brutture della vita. Un messaggio positivo di vita e di speranza, un inno all'amore e all'indipendenza, alla ricerca della serenità attraverso una accettazione che passa prima attraverso il giudizio personale a volte insindacabilmente crudele. Amatevi, prima di cercare di essere amati.


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