lunedì 16 luglio 2018

DRIVE, KATE STEWART. Review party.

TITOLO: Drive
AUTORE: Kate Stewart
EDITORE: Triskell Edizioni
PAGINE:326
PUBBLICAZIONE: 16 luglio 2018
GENERE: Contemporary Romance
PREZZO: € 6,99 ebook;

La musica… il più grande bibliotecario del cuore.
La durata media di una canzone è tre minuti e mezzo; quei tre minuti e mezzo potrebbero portare a un lento battito di ciglia, a uno sguardo sul passato o a catapultare l’anima in una nostalgia che fa a pezzi il cuore.
All’apice della mia carriera, avevo la vita che volevo, quella che avevo sempre immaginato. Avevo trovato il mio tempo, il mio ritmo. Poi ho ricevuto una telefonata che mi ha lasciato stonata.
Sapete, le mie canzoni preferite trovavano il modo di suonare in contemporanea. Ero innamorata dei ritmi di un uomo e delle parole di un altro. Ma quando si trattava della colonna sonora di una vita, come si poteva scegliere una canzone preferita? Quindi, per cancellare ogni dubbio, ho buttato via il mio biglietto di prima classe e ho deciso di fare una gita in auto, concentrata sullo specchietto retrovisore.
Due giorni.
Una playlist. 
E la lunga strada verso casa, verso l’uomo che mi stava aspettando.
Ognuno di noi ha una colonna sonora che segna inevitabilmente momenti significativi della propria vita. Istanti di indimenticabile felicità o di straziante dolore, non importa, perchè sentire una canzone a volte può riportaci indientro nel tempo, un viaggio proustiano alla ricerca del tempo perduto, fatto di odori, sapori, sensazioni, attivato dalle note di una particolare melodia che ci rimane dentro e scava tra i ricordi. 



Ho cominciato la lettura di Drive seguendo il consiglio di Kate Stewart, seguendo la playlist che accompagna ogni capitolo di Drive e ogni passo importante della storia della protagonista e poi l'ho riascoltata a fine lettura, sentendomi stupida nel non riuscire a fermare le lacrime.
Magari è il periodo, magari sono gli ormoni, magari è la bellissima storia raccontata in questo libro che rompe gli argini, forse perchè la musica ha un grande potere anche su di me, fose mi sono rivista in Stella, ma non riesco a frenare la caduta di quelle pazze, stupide lacrime.
Drive è stato un viaggio che ho affrontato insieme alla protagonista, Stella appunto, che sconvolta da alcune semplici parole, si mette in auto e nel far ritorno a casa ripercorre tutta la sua vita accompagnata dalla playlist del suo cuore, quella che da tempo teneva nascosta, che non aveva più riascoltato. Ma appena le note della prima canzone partono, i ricordi prendono vita e cominciano a fluire ad una velocità spaventosa senza darle tragua, lasciandola più volte senza fiato. 
Era sempre la musica a farmi più male. Procurava il danno maggiore. Per ogni singolo giorno della mia vita avevo una canzone che coincideva con esso. Alcuni giorni erano delle repliche. In altri mi svegliavo con i testi che mi giravano in testa. A volte i testi dettavano l’andazzo della mia giornata e, come una schiava o seguivo. Ma alcune canzoni erano come un’unghia affilata che si conficcava nei pensieri che erano ferite aperte. Perché la musica è il più grande bibliotecario del cuore. Alcune note avevano la capacità di riportarmi indietro nel tempo, e nei momenti più dolorosi. Se prendi una canzone dallo schedario della tua vita la puoi fissare a un ricordo. Perché interpreta, risuona, e là rimarrà. E non importa quanti di quei cartoncini dello schedario vuoi strappare e bruciare come un vecchio numero di telefono per far spazio ai nuovi, quelle canzoni rimangono e minacciano di ripetersi.

Così conosciamo Stella, esuberante studentessa con il sogno del giornalismo, una passione smodata per la musica e la capacità di collezionare storie sbagliate. Il suo sogno è quelli di scrivere di musica, di girare il mondo e lasciare il segno. E iniziamo a fare avanti e indietro nel tempo, travolti dalla sua forza e dalla sua vitalità, che tante volte è stata oscurata dalla sofferenza per un amore tormentato che ti strappa le viscere, che ti toglie il sonno, che sai che ti fa male ma non puoi farlo semplicemente uscire dalla tua vita. Stella è tanto emotiva da rasentare la patologia. Ogni sentimento in lei è amplificato e vissuto ai massimi livelli. 
A volte invidiavo quelle ragazze che avevano una migliore presa sulle loro emozioni e riuscivano a controllarle e tenerle insieme. Ma io non ero come loro, e così avevo trovato la mia soluzione nel suono, e in quello trovavo la calma.

C'è così tanto amore e tanta sofferenza in Drive che spesso mi sono dovuta fermare a prendere fiato. Una ragazza divisa tra la ricerca di se stessa e la scelta di assecondare l'amore della sua vita che sembra sfuggirle dalle mani. La musica è il filo conduttore di tutto, musica che cura le ferite ma che alcune volte le fa riemergere. Ho adorato Stella, con il suo carattere deciso e la voglia di affrontare il futuro anche se la paura la terrorizza.
E poi c'è Reid, bello, maledetto, tormentato, umorale e disfunzionale. Un vero ragazzo del rock. Chi non si sarebbe innamorata di uno come lui?
E poi c'è Nate, che con la forza del suo amore a tutti i costi è in grado cancellare una sofferenza mai provata prima.
Il destino però a volte sceglie per noi e ci mette davanti a scelte che non avremm mai immaginato. Per Stella, superstiziosa all'ennesima potenza, retaggio del suo caloroso sangue latino, il destino, insieme alla sua musica ha un ruolo molto importante. Ogni sua scelta è stata frutto del destino e del suo strano senso dell'umorismo.
Come si possono amare due persone allo stesso modo e per motivi diversi? Come possono due persone cantare una melodia diversa ma che è in grado di far breccia nella sua anima già provata?
Una risposta alla sua domanda non può dargliela nessuno, dovrà crescere e trovare la forza e il coraggio per trovarla da sè, anche a costo di perdere inevitabilmente qualcosa.
L’amore non muore, anche quando smetti di alimentarlo. Non c’è una data di scadenza sul dolore diperdere qualcuno con cui hai condiviso il cuore, la vita e il corpo.

Drive è stata una lettura bellissima e intensa. Lo stile della Stewart, pieno di passione e preciso nel modo di calarsi nell'interiorità dei personaggi è una prova di quanto questa autrice sia abile nella costruzione di trame che funzionano.
Leggendo Drive ho sospirato fino alla fine e ho vissuto la stessa indecisione di Stella e ad un certo punto non sapevo più per chi parteggiare. Avevo capito tutto e non avevo capito niente.
L'ho adorato fino all'ultima straziante, bellissima pagina. Se credete nel destino, nella forza dell'amore, nel potere dalla musica Drive è una lettura da non perdere e che sarà capace di suonare le corde del vostro cuore. Ho fatto un salto indietro nel tempo e sono andata a riprendere le mie vecchie playlist quelle chiuse in un cassetto che non ascoltavo più perchè fa un po' paura sentire di provare certe sensazioni ascoltando alcune canzoni. Molte di quelle canzoni però erano già nella playlist di Kate, e ormai il vaso di Pandora era stato scoperchiato.



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