martedì 11 settembre 2018

COME FERMARE IL TEMPO, MATT HAIG. Recensione.

TITOLO: Come fermare il tempo
AUTORE: Matt Haig
EDITORE:edizioni e/o
PAGINE: 360
PUBBLICAZIONE: 29 agosto 2017
GENERE: Narrativa
PREZZO: € 11,99 ebook; cartaceo 18,00
Un oscuro segreto che mette in pericolo i propri cari, una cavalcata attraverso la Storia, l’amore come un frutto proibito. La storia misteriosa di un uomo che ha vissuto tante vite sognandone sempre una normale.

Pensate a un uomo che dimostra quarant’anni, ma che in realtà ne ha più di quattrocento. Un uomo che insegna storia nella Londra dei giorni nostri, ma che in realtà ha già vissuto decine di vite in luoghi e tempi diversi. Tom ha una sindrome rara per cui invecchia molto lentamente. Ciò potrebbe sembrare una fortuna… ma è una maledizione. Cosa succederebbe infatti se le persone che amate invecchiassero normalmente mentre voi rimanete sempre gli stessi? Sareste costretti a perdere i vostri affetti, a nascondervi e cambiare continuamente identità per cercare il vostro posto nel mondo e sfuggire ai pericoli che la vostra condizione comporta. Così Tom, portandosi dietro questo oscuro segreto, attraversa i secoli dall’Inghilterra elisabettiana alla Parigi dell’età del jazz, da New York ai mari del Sud, vivendo tante vite ma sognandone una normale. Oggi Tom ha una buona copertura: insegna ai ragazzi di una scuola, raccontando di guerre e cacce alle streghe e fingendo di non averle vissute in prima persona. Tom deve a ogni costo difendere l’equilibrio che si è faticosamente costruito. E sa che c’è una cosa che non deve assolutamente fare: innamorarsi.
Come fermare il tempo è una storia folle e dolceamara su come perdere e poi ritrovare se stessi, sull’inevitabilità del cambiamento e sul lungo tempo necessario per imparare a vivere. Una storia bellissima in cui riconoscersi, per piangere su tutto ciò che perdiamo e per rallegrarci delle meraviglie della vita.
 


Quando ho letto la trama di Come fermare il tempo sono diventata molto curiosa di scoprire il motivo del successo internazionale di Matt Haig. Al termine della lettura posso dire che il vertice delle classifiche è tutto meritato. Una trama originale, sviluppata in maniera egregia e con spunti interessanti.
Tom Hazard è un insegnante di storia a Londra. Un affascinante quarantenne che nasconde un segreto: in realtà questa non è l'unica vita che Tom ha vissuto. Affetto da una particolare sindrome, l'Anageria, Tom è diverso da tutti noi, perchè le sue cellule invecchiano molto lentamente. Infatti, è arrivato alla veneranda età di quattrocento anni pur dimostrandone solo quaranta. Questo significa che Tom ha attraversato varie epoche, è nato in Francia, ha vissuto il periodo delle streghe, delle grandi scoperte esplorative, l'industrializzazione e ha conosciuto Shakespeare. Certo non esiste persona più adatta a raccontare ai ragazzi di oggi la storia, sportattutto perchè lui era lì a viverla veramente. 





Ora, potremmo immaginarci Tom alla stregua di un supereroe in grado di vincere le forze del tempo, ma nulla è più lontano dalla verità. Tom è un uomo solo, che vive la sua condizione come una maledizione e non come un dono.
Nel corso del tempo è stato costretto a vivere numerose vite, a cambiare numerosa identità, a fuggire non appena la gente cominciava ad accorgersi del fatto che la sua pelle non cambiava al passare degli anni.

Solo, alienato e profondamente prostrato da una vita vissuta a metà nonostante le svariate identità, Tom vorrebbe solo essere normale, non dovere abbandonare tutte le persone a cui tiene e soprattutto vederle morire. Per colpa della sua "malattia" ha visto atrocità che lo tormentano notte dopo notte e soprattutto ha perso l'amore della sua vita. 
A fornirgli una forma di guida in un momento di completo caos è una Società Segreta che si occupa di proteggere gli Albatros dagli Effimera, cioè chi percorre il lempo come Tom dai normali esseri umani.
Aderire a questa società comporta oneri e onori e come un patto con il diavolo ha dovuto cedere qualcosa per poter condurre una vita senza rischi. Dopo tanti anni però Tom è stanco di scappare, di diventare sempre qualcun'altro e soprattutto di non amare.


«La prima regola è non innamorarsi. Ce ne sono altre, ma questa è la principale. Non innamorarsi. Non amare. Non sognare l’amore. Se tieni fede a questa regola, andrà tutto bene».
...

Naturalmente hai il permesso di amare il cibo, la musica, lo champagne e i rari pomeriggi soleggiati di ottobre. Puoi amare lo spettacolo delle cascate e l’odore dei vecchi libri, ma l’amore per gli esseri umani è vietato. Siamo intesi? Non creare legami con il tuo prossimo, e vedi di affezionarti il meno possibile alle persone che incontri. Perché altrimenti finirai col perdere lentamente la ragione...»

L'amore per lui è una chimera, una cosa che deve scordare. Troppo rischioso innamorasi di qualcuno, dover confessare la verità su se stesso e correre ancora il rischio di diventare un fenomeno da baraccone. Certo, siamo lontani dall'epoca in cui la sua condizione veniva considerata stregoneria, ma sarebbe comunque una cavia oggetto di studio e questo la Società Segreta degli Albatros di cui fa parte non può permetterlo. Così assistiamo al tormento di Tom che vorrebbe essere solo una persona comune che si guarda allo specchio e vede ingrigire i suoi capelli. 

Come fermare il tempo è un lungo racconto affidato alla voce di Tom, che tra passato e presente ci mostra cosa significa veramente vivere un tempo che si dilata all'infinito.
Matt Haig è un narratore abile che scava nel profondo dell'anima del lettore. Il tormento di Tom, il suo umore in bilico tra la depressione, l'abulia e l'intento suicida ci arriva con una potenza disarmante. Il dolore di non avere una vita normale nasce dalal constataziione di una vita vuota, solitaria, senza amore e guidata da un obiettivo che fatica ancora a comprendere.
Come fermare il tempo è una riflessione dolceamara sul significato che il tempo assume per ognuno di noi e sulla condizione dell'essetre umano all'interno di questo tempo. Quante volte lasciamo che il tempo ci scivoli tra le dita senza apprezzarlo realmente. Ho letto parecchie interviste all'autore e ho scoperto come lui abbia trasposto tra le righe di questa storia molto di se stesso dopo aver superato un periodo di depressione. Chi come Haig ha sofferto di questo butto male può comorendere facilmente come il concetto di tempo, in una condizione di umore deflesso, si dilati fino a sembrare infinito.
Il messaggio dell'autore è quello di non dare nulla per scontato, nessun attimo, nessun secondo, nessun'ora, nessun giorno. C'è una ricchezza profonda nel tempo che trascorriamo su questa terra e il suo significato e l'importanza variano da persona a persona.



Ma non c’è mai un modo per tornare al prima. Il passato si può solo portarselo dietro, avvertirne il peso che aumenta lentamente, pregando che non arrivi mai a schiacciarti del tutto.

Una storia bellissima e che mi ha incantato. Ho adorato Tom e le sue insicurezze. La sua palpabile stanchezza mi ha trafitto il cuore e se avessi potuto lo avrei stretto tra le braccia per fargli sentire l'affetto e il calore umano che da troppo tempo non si permettre più di ricevere.
La prosa è incantevole dalla prima all'ultima parola, tanto da costringermi asegnare numerosissimi passaggi.
Finalmentre una classifica meritatissima e non risultato della fama. 





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