domenica 10 febbraio 2019

IL SISTEMA, JU Z MAYBE. Recensione.

TITOLO: Il sistema
AUTORE: Ju Z Maybe
EDITORE: Darklove
PAGINE:
PUBBLICAZIONE: 15 gennaio 2019
GENERE: Erotic romance
PREZZO: € -- cartaceo, 2,99 ebook

WICK DI GIORNO DORME. WICK ASPETTA CHE SIA NOTTE.
Tamara è la ragazza perfetta, con un lavoro perfetto e un fidanzato altrettanto perfetto. Vive in un sistema ben preciso, fatto di regole e routine. Ma se la perfezione fosse piena di crepe? E se solo di notte fosse davvero se stessa?
Quando Tamara scoprirà The System e Calicò, il suo mondo perfetto vacillerà.
Ogni desiderio verrà esaudito, ogni piacere appagato, fino a diventare impossibile vivere senza ognuna di queste cose. Ma se all’improvviso non ci fossero più tracce né di Calicò né del Sistema? E se i segreti da svelare fossero estremamente torbidi e irrimediabilmente pericolosi? Spesso, scegliere non è un'opzione. Spesso, fare la cosa giusta è l’unica scelta possibile.


Un desiderio.
Ci vuole un desiderio per vivere bene.

Definire Il sistema di Ju Z Maybe è estremamente riduttivo. La storia narrata dall'autrice è un percorso tortuoso all'interno dell'animo umano dove si mescolano passioni, desideri, disillusioni e rimpianti.
Tamara, la protagonista, è una ragazza spaccata in due, letteralmente. La sua identità, alla luce del giorno, è quella di una ragazza a modo, ligia al dovere, praticante in uno studio legale e con un fidanzato apparentemente perfetto. Se la guardiamo dall'esterno, la vita do Tamara appare perfetta, senza una grinza. Dentro, però, Tamara è un vulcano sopito, un nucleo di energia tenuto in catene perchè è così che la vuole il mondo: disponibile, strizzata in un abito buono e pronta a calare sempre la testa. Mi verrebbe da dire che c'è una Tamara dentro ognuno di noi, in quella parte che teniamo nascosta e che una volta diventati adulti il mondo ci impone di dimenticare.
Così la notte Tamara si trasforma davanti all'anonimo schermo del suo computer, protetta da un'identità che agogna di essere liberata: WICK DI GIORNO DORME. WICK ASPETTA CHE SIA NOTTE.

Mi guardo allo specchio e vedo che quella da cui sono scappata è davanti a me.
La guardo negli occhi e vedo una personcina meschina che tutta la mattina è stata al gioco. Che tutto il pomeriggio si è piegata al “si fa così”. Quella che ipocritamente si muove nel sistema senza lasciar cadere un mattoncino. E faccio una fatica… una fatica…
Tamara è bella ma il suo viso è stanco. Ho sempre sonno.
Vivo le giornate solo affinché finiscano. Le trascino come una zavorra. E la sera non ho più voglia di dire bugie.
E in quel mondo sommerso si imbatte in "The System" che le promette di esaudire tutti i suoi desideri senza che nessuno venga mai a conoscenza della sua doppia vita. Così incontra Calicò, misterioso, unico nel suo genere, come il nome dietro cui si nasconde.
Lui la conduce ad esplorare le parti a cui da tempo ha rinunciato per aderire a quello che il mondo e la società le richiede. Lui la mette di fronte alle sue paure e tira fuori la sua voglia di vivere, quella che Wick pensava di aver perduto. 
Finalmente, con Calicò, Wick si sente viva, libera di mostrarsi nella sua essenza, desiderosa di smontare i mattoncini perfettamentea accatastati della sua esistenza. Calicò ne comprende i bisogni e sa cosa darle perchè anche lui prova i suoi stessi desideri e ha bisogno di lei. 
Con in spalla la sua amata borsa verde, emblema di una libertà perduta, Wick fugge insieme a Calicò. Nei pochi giorni insieme vivranno l'amore libero, la passione, il desideri ardente, l'assenza di ogni costrizione e vincolo. Il loro viaggio però ha una data di scadenza e starà a Wick, una volta fatto ritono alla realtà, scegliere quale strada intraprendere, se rimanere Wick o tornare ad essere Tamara.
Il sistema non è una storia facile da leggere, sia per i temi trattati che per per lo stile di scrittura. Le atmosfere oniriche create abilmente da Ju Z Maybe sono in grado di dare conto dei travagli interiori che si agitano nella mente della protagonista.
Tamara è un personaggio complesso in ogni sua parte. In lei niente è semplice, perchè il suo spirito è agitato da mille inquietudini, imbrigliato dalle catene della quotidianità che l'hanno resa l'ombra di se stessa.
Nessuno la comprende; non il suo fidanzato che è troppo preso da se stesso, non il parde che le ricorda i suoi doveri di figlia e studentessa. Tamara sente la voglia di vivere scivolarle tra le dita, sbiadita come il colore di quella borsa logora che giace in un angolo nascosto della sua stanza e che le ricorda quella che avrebbe voluto essere. Io la conosco quella borsa verde, probabilmente tutti ne abbiamo una, piena di ricordi della nostra vita passata tra sbagli, eccessi, passioni e libertà, quando le responsabilità della vita adulta sembravano tanto lontane da non sfiorarci. 

Voglio la sensazione di esser viva. Voglio capire come fare a vivere in un mondo che va per conto suo. Desidero prendermi gioco delle regole senza rischiare niente. Voglio poter andare in giro con la mia borsa verde. Voglio un pacco dono che non so cosa contenga.

Calicò è... tuttora non so ancora descrivere quello che mi ha suscitato. Sicuramente mi ha intrigata, ma alla fine ho avuto l'impressione che più che liberare Wick, Calicò abbia usato Tamara per i propri scopi.
Il finale, infatti, mi ha lasciato un po' di amaro in bocca, ma in fondo è l'unico finale possibile per Wick e Calicò, quello che permette a entrambi di trovare la libertà che tanto cercano.
Una trama articolata e complessa, geniale in alcuni aspetti della sua costruzione, come un labirinto che ti avviluppa i pensieri e che nel procedere snoda tutti i suoi interrogativi, rimettendo insieme i tasselli raccolti durante il cammino.
Ju Z Maybe ha delle indiscutibili abiltà narrative e uno stile particolare, intrigante e introspettivo in cui la descrizioni degli stati intoriori mi hanno connessa con la protagonista e con i voli pindarici fatti dalla sua testa. Ad un certo punto anche io ho cominciato a dubitare della mia sanità mentale.
La storia di un viaggio per ritrovare se stessi e il coraggio di vivere la vita seguendo il proprio istinto e non quello che il sistema ci impone. 
 

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