domenica 24 febbraio 2019

NIENTE È COME CREDI, HELLEN CALLAGHAN. Recensione.

TITOLO: Niente è come credi
AUTORE: Hellen Callaghan
EDITORE: Corbaccio
PAGINE: 454
PUBBLICAZIONE:11 ottobre 2018
GENERE: Thriller psicologico
COSTO: € 9,99 ebook; 19,00 cartaceo
Come ti sentiresti se scoprissi che i tuoi genitori ti hanno mentito da sempre?

I genitori di Sophia hanno sempre vissuto una vita tranquilla e anonima. Perlomeno è quanto credeva Sophia, fino al giorno, un giorno come tanti altri, in cui va a trovarli e, arrivando, nota che la casa è particolarmente silenziosa. Suona il campanello, ma nessuno viene ad aprire la porta. Sorpresa più che preoccupata, Sophia fa il giro del giardino, dove si immobilizza di fronte una scoperta agghiacciante: vede la madre impiccata a un albero, e il padre a terra in una pozza di sangue, ancora vivo ma incosciente. La polizia crede che si tratti di un tentato omicidio e suicidio, ma Sophia non riesce a credere che la madre sia un’assassina, e poiché il padre non è in grado di parlare, sta a lei convincere gli investigatori.
Alla ricerca di prove, Sophia inizia a frugare nella casa dei suoi genitori e della sua infanzia e a scavare nella vita della sua famiglia. Fino a quando non incappa in due quaderni che a quanto pare la madre stava per pubblicare, che raccontano un passato di cui lei ignorava completamente l’esistenza, e da cui capisce che dei suoi genitori in realtà lei sapeva ben poco…
Inquietante, avvolgente, Niente è come credi è uno psicothriller che tiene incollati alla pagina fino allo sconvolgente e imprevedibile finale.
 



Niente è come credi di Hellen Callaghan è un labirinto di segreti la cui lettura mi ha irretita, un thriller psicologico avvincente e pieno di lati oscuri tutti da scoprire.
Sophia, architetto, decide di posticipare la visita ai genitori, anche se la madre l'ha stranamente chiamata  a tarda notte. Sophia non ha idea che una semplice visita si trasformerà presto in un incubo.  Infatti, trova la madre impiccata ad un albero, in giardino, e il padre riverso a terra in una pozza di sangue, ancora vivo ma privo di conoscenza. La polizia cataloga l'accaduto come omicidio/suicidio, ma Sophia non si può arrendere all'idea che sua madre sia un'assassina.
Mentre il padre è in coma e non può raccontare l'accaduto, Sophia, comincia ad indagare, scavando nel passato dei suoi genitori, partendo dalla sua casa natale. Quando scopre gli appunti della madre su un libro che scoprià poi, in procinto di essere pubblicato, Sophia scoperchia un vaso di pandora che la condurrà lungo un cammino difficile, fatto di rivelazioni scioccanti, primo fra tutti il fatto che la madre era stata membro di una setta: The Order of the Ascendants, il cui leader è Aaron Kesser. 
Tra incursioni nel passato, raccontato attraverso i quaderni della madre di Sophia, e uno sgurdo al presente, raccontato proprio da Sophia, Hellen Callaghan si cala all'interno di un dramma familire usando l'espediente dell'assassinio.
La morte non è in realtà il vero fulcro di questa storia oscura, ma la mole di segreti che possono nascondere le persone checrediamo di conoscere a fondo. Si insinua così il dubbio, una storia dentro la storia, fatta di manipolazioni, crudele e straziante.




Il personaggio di Nina, una delle voci narranti, madre di Sophia,  è interessante, descritta in tutta la sua ingenuità e debolezza, cosa che ci rende chiaro come sia portuta cadere vittima di una setta.
Anche Aaron ha il suo fascino negativo: è ipnotico, carismatico, manipolatorio e  sa quali tasti toccare per attirare a sè le persone: il classico ritratto del capo di una setta.
In questa storia nessuno è chi dice di essere e le tematiche affrontate sono delicate.
La lattura di Niente è come credi procede veloce, soprattutto nella prima metà, dopo, più che un effetto rallentamento, ho patito il peso delle scoperte che si andavano delineando. 

Ci sono stati alcuni punti che vrei grdito l'utrice gestisse meglio ma tutto sommato questo si è rivelato un ottimo thriller.
Indubbiamente ho preferito i capitoli ambientati nel passato e raccontati da Nina, la madre di Sophia, più incisivi e interessanti. 
Un thriller psicologico con personaggi ben delineati e un ritmo sostenuto che ha tenuto vivo il mio interesse. 
Consiglito? Sì.

 

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