TITOLO:Ogni prima volta
AUTORE: Justin A. Reynolds
EDITORE: Piemme
PAGINE:351
PUBBLICAZIONE: 11 giugno 2019
GENERE: Y/A
Jack King è un esperto in "Ci è mancato poco". Ci è mancato poco perché tenesse il discorso di fine anno, ci è mancato poco perché entrasse nella squadra sportiva della scuola e ci è mancato poco perché conquistasse la ragazza della sua vita. Poi Jack incontra Kate a una festa. I due restano a parlare fino all'alba, si scoprono innamorati degli stessi film e della stessa marca di cereali. È un colpo di fulmine in tutto e per tutto. Ehi, Jack, niente più "Ci è mancato poco"! Invece no, perché Kate muore. Normalmente la storia si concluderebbe qui, ma la morte della ragazza rispedisce Jack indietro nel tempo al loro primo incontro e lei è di nuovo lì. Bella e radiosa come sempre. Sembra una follia eppure se il destino ha davvero deciso di offrirgli una seconda possibilità, lui è determinato a prenderla al volo. Ma nessuna azione è senza conseguenze e quando si gioca con i fili del destino - si sa - ogni scelta può essere fatale.
Ci sono momenti in cui ho la necessità di leggere qualcosa di diverso e se questo diverso si rivela inaspettatamente bello, la mia gioia può dirsi completa. Ogni prima volta è un storia deliziosa, piena di bei messaggi, incantevole, struggente e magica.
Jack King è il protagonista assoluto di una sorta di viaggio nel tempo. Un plot già visto mi sono detta, ma nella di più falso, perchè Justin A. Reynolds ha reso una trama che poteva sconfinare nella banalità in qualcosa di unico e indimenticabile.
Jack è un ragazzo all'ultimo anno di liceo, una vera macchietta in cui mi sono ritrovata molto. A dispetto del suo cognome l'unica cosa in cui riesce ad eccellere sono gli appuntamenti mancati con la vita. Lui è il re del "quasi", del "ci è mancato poco". Con tutto se stesso tende a buttarsi in ogni impresa, ma le cose non vanno mai per come le aveva immaginate e per questo ha un soffitta piena di esempi di cose iniziate e lasciate a metà. Non eccelle nello sport, non ha nessuna abilità particolare, non è popolare a scuola. Anche la sua vita sentimentale non sfugge a questa regola, infatti è innamorato da sempre della sua migliore amica Jillian che invece è fidanzata con il suo altro migliore amico, Franny.
Kate non è solo bellissima, ma è untelligente, brillante, con la battuta pronta e disposta ad ascoltarlo per tutta la notte fino al mattino. Aprirsi con lei è facilissimo, sembra nturale come se si conoscessero da sempre. Tra Jack e Kate bastano gli sguardi e poche parole per capirsi, e anche se la ragazza mostra qualche perplessità sulla loro frequentazione, come resistere al fascino impacciato di Jack?
Come un fulmine a ciel sereno però, la vita arriva a scompaginare gli equilibri raggiunti a fatica, e succede che Kate muore (no, non è uno spolier, è specificato nella trama).
Un dolore profondo mai provato si fa strada nel petto di Jack e qualcosa a cui fatica a credere succede, portandolo indietro a quel loro primo incontro su quelle scale.
Iniza così il viaggio di Jack attraverso il tempo, a ripercorrere gli stessi passi nella speraza ogni volta di fare qualcosa nel modo giusto ed evirtare la morte di Kate.
Per come la penso io, però, la vita va come deve andare e se forse tornassi indietro rifarei gli stessi sbagli. Nel tentativo di vivere la sua relazione con Kate nel modo migliore, infatti, Jack commette altri errori, come a monito del fatto che anche se hai il potere di tornare indietro nel tempo e cambiare le cose, non puoi evitare di sbagliare e fare danni.
Jack si trasforma, cambia, perde di vista la sua vera natura e le persone importanti, in poche parole impara a vivere e cresce.
Ogni prima volta si è guadagnato un posticino speciale nel mio cuore grazie a Jack, un personggio meraviglioso e delineato alla perfezione. Arguto, autoironico, dal cuore immenso e generoso non h smesso un solo momento di coinvolgermi. A volte ho pensato che si sottovalutasse, non cogliendo pienamente la potenzialità di una bella anima come la sua, un ragazzo fortunato con dei genitori che lo amano e che si amano, e degli amici fidati. Poi mi sono ricordata che Jack è un adolescente e, come è successo a me, a quell'età ogni piccolo scoglio ci sembra una tragedia e la diversità non rappresenta ricchezza ma imbarazzo.
Justin A. Reynolds con una scrittura fluida, incisiva e alla portata di tutti, i dialoghi brillanti, è riuscita a catturami, costruendo una rete di personaggi che è impossibile non amare e che ci mostrano la tridimensionalità di Jack. Mi riferisco a Jillian, l'amica che ha segretamente amato e a Franny, entrambi con una situzione familiare complessa e turbolenta.
Ho amato ogni pagina di questo libro che è entrato in punta di piedi e ha conquistato il mio cuore, così come Jack ha fatto con Kate. Mille emozioni si sono susseguite e alla fine ho chiuso con un gran sospiro, quello che solo i libri belli sanno regalarti. Promosso a pieni voti perchè i fori più belli sono quelli in grado di sopravvivere alle intemperie e ai momenti di tempesta, come "Ogni prima volta" che ci emozioniamo per qulcosa, che sia bella o che sia brutta perchè è il segnale che stiamo vivendo, ma come vivere questa vita sta a noi deciderlo.
Jack King è il protagonista assoluto di una sorta di viaggio nel tempo. Un plot già visto mi sono detta, ma nella di più falso, perchè Justin A. Reynolds ha reso una trama che poteva sconfinare nella banalità in qualcosa di unico e indimenticabile.
Jack è un ragazzo all'ultimo anno di liceo, una vera macchietta in cui mi sono ritrovata molto. A dispetto del suo cognome l'unica cosa in cui riesce ad eccellere sono gli appuntamenti mancati con la vita. Lui è il re del "quasi", del "ci è mancato poco". Con tutto se stesso tende a buttarsi in ogni impresa, ma le cose non vanno mai per come le aveva immaginate e per questo ha un soffitta piena di esempi di cose iniziate e lasciate a metà. Non eccelle nello sport, non ha nessuna abilità particolare, non è popolare a scuola. Anche la sua vita sentimentale non sfugge a questa regola, infatti è innamorato da sempre della sua migliore amica Jillian che invece è fidanzata con il suo altro migliore amico, Franny.
Sono un esperto in “Ci è mancato poco”. Per poco non ho conquistato la donna della mia vita, non ho tenuto il discorso di commiato alla cerimonia del diploma, non sono entrato in una qualsiasi squadra sportiva della scuola. (Le ho provate tutte. In un momento disperato ho addirittura tentato di diventare la mascotte.Le cose cambiano quando ad un festa conosce Kate. Galeotte furono le scale, e da quel momento inizia un'esperienza per lui indimenticabile e di crescita.
Kate non è solo bellissima, ma è untelligente, brillante, con la battuta pronta e disposta ad ascoltarlo per tutta la notte fino al mattino. Aprirsi con lei è facilissimo, sembra nturale come se si conoscessero da sempre. Tra Jack e Kate bastano gli sguardi e poche parole per capirsi, e anche se la ragazza mostra qualche perplessità sulla loro frequentazione, come resistere al fascino impacciato di Jack?
Come un fulmine a ciel sereno però, la vita arriva a scompaginare gli equilibri raggiunti a fatica, e succede che Kate muore (no, non è uno spolier, è specificato nella trama).
Un dolore profondo mai provato si fa strada nel petto di Jack e qualcosa a cui fatica a credere succede, portandolo indietro a quel loro primo incontro su quelle scale.
Iniza così il viaggio di Jack attraverso il tempo, a ripercorrere gli stessi passi nella speraza ogni volta di fare qualcosa nel modo giusto ed evirtare la morte di Kate.
Per come la penso io, però, la vita va come deve andare e se forse tornassi indietro rifarei gli stessi sbagli. Nel tentativo di vivere la sua relazione con Kate nel modo migliore, infatti, Jack commette altri errori, come a monito del fatto che anche se hai il potere di tornare indietro nel tempo e cambiare le cose, non puoi evitare di sbagliare e fare danni.
Jack si trasforma, cambia, perde di vista la sua vera natura e le persone importanti, in poche parole impara a vivere e cresce.
«Non aver paura. Corri qualche rischio. E quando le cose non vanno, corrine qualche altro.»
Ogni prima volta si è guadagnato un posticino speciale nel mio cuore grazie a Jack, un personggio meraviglioso e delineato alla perfezione. Arguto, autoironico, dal cuore immenso e generoso non h smesso un solo momento di coinvolgermi. A volte ho pensato che si sottovalutasse, non cogliendo pienamente la potenzialità di una bella anima come la sua, un ragazzo fortunato con dei genitori che lo amano e che si amano, e degli amici fidati. Poi mi sono ricordata che Jack è un adolescente e, come è successo a me, a quell'età ogni piccolo scoglio ci sembra una tragedia e la diversità non rappresenta ricchezza ma imbarazzo.
Justin A. Reynolds con una scrittura fluida, incisiva e alla portata di tutti, i dialoghi brillanti, è riuscita a catturami, costruendo una rete di personaggi che è impossibile non amare e che ci mostrano la tridimensionalità di Jack. Mi riferisco a Jillian, l'amica che ha segretamente amato e a Franny, entrambi con una situzione familiare complessa e turbolenta.
...l’amore è sapere che i difetti ci sono ma scegliere di vedere i pregi.
Ho amato ogni pagina di questo libro che è entrato in punta di piedi e ha conquistato il mio cuore, così come Jack ha fatto con Kate. Mille emozioni si sono susseguite e alla fine ho chiuso con un gran sospiro, quello che solo i libri belli sanno regalarti. Promosso a pieni voti perchè i fori più belli sono quelli in grado di sopravvivere alle intemperie e ai momenti di tempesta, come "Ogni prima volta" che ci emozioniamo per qulcosa, che sia bella o che sia brutta perchè è il segnale che stiamo vivendo, ma come vivere questa vita sta a noi deciderlo.
copia gratuita fornita da Piemme
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