venerdì 27 settembre 2019

CACCIA FREDDA, TONI ANDERSON. Review party.

TITOLO: Caccia fredda
AUTORE: Toni Anderson
SERIE: Cold Justice 2.
EDITORE: Hope Edizioni
PAGINE: 
PUBBLICAZIONE: 27 settembre 2019
GENERE: Romantic suspense
PREZZO: €  3,99 ebook; € 14,90 cartaceo

Vivi Vincent viene catapultata nel peggiore degli incubi quando, insieme al figlio di otto anni, si trova intrappolata in un centro commerciale durante un attacco terroristico. Con l'aiuto di Jed Brennan, un agente dell'fbi in ferie forzate, Vivi e suo figlio sopravvivranno all'assalto, ma il pericolo è tutt'altro che scampato; Michael, il figlio di Vivi, potrebbe essere a conoscenza di dettagli importanti sui terroristi e i loro attacchi futuri, e pur essendo muto e traumatizzato, questo fa di lui un bersaglio vivente.
Nascosti in una baita nel cuore delle foreste di Northwoods, nel Winsconsin, Jed e Vivi lotteranno contro un complotto che scuote le fondamenta della società americana.
Ciò che non hanno messo in conto è la divorante e crescente attrazione che divamperà tra loro…



In uscita oggi il secondo volume della serie Cold Justice di Toni Anderson, Caccia Fredda, edito Hope Edizioni, che ho avuto il piacere di leggere in anteprima.

Chi mi conosce sa che ho una vera e propria passione per i romantic suspense ben congeniati e Toni Anderson si è confermata una gradita scoperta. Mi piace il suo stile, il suo modo di costruire intrecci che funzionano, di creare una palpabile tensione capace di tenermi incollata alle pagine. 

In Caccia Fredda ho trovato degli spunti narrativi interessantissimi e una storia che tocca temi delicati a me cari, affrontati dall'autrice con molta sensibilità. 



La protagonista, Vivi Vincent, è una mamma single. Tutte le sue energie sono risucchiate da Michael, il suo meraviglioso bambino speciale. A soli otto anni il piccolo Michael ha già attraversato delle difficoltà che nessun bambino dovrebbe vivere. A causa della sua condizione è stato rifiutato dal padre, motivo che ha contribuito a porre fine al matrimonio dei suoi genitori. Per Vivi era insopportabile leggere la delusione negli occhi di suo marito, la rabbia nei confronti del figlio per non essere un bambino come tutti gli altri, per non parlare del modo in cui si è rapidamente consolato tra le braccia di un'altra donna. 
Così Vivi si è buttata a capofitto nella missione di essere una mamma perfetta, cercando di offrire a Michael tutte le cure e l'assistenza possibili, perchè il bimbo dal momento del divorzio non ha più parlato. Non è certo che la cosa sia legata alla sua pregressa condizione oppure una casualità, fatto sta che Vivi cerca incessantemente delle risposte che non è riuscita ancora a trovare. 
Le cose si complicano quando mamma e figlio vengono coinvolti in uno spaventoso attentato terroristico all'interno di un centro commerciale. Miracolosamente scampati, grazie anche all'aiuto dell'agente dell'fbi Jed Brennan, Vivi e Michael si rendono conto di essere entrati nel mirino dei terroristi i quali pensano che il bimbo abbia visto e sentito troppo. Ha inizio così un vero e proprio incubo. Una spirale pericolosa con alle calcagna un nemico freddo, pericoloso e senza scrupoli, che sembra sempre essere a conoscenza di ogni loro mossa. Qualcosa di inquietante è tornato a spaventare l'America, in quel modo sadico di infondere il terrore all'interno della normale quotidianità. 
Toccherà a Jed tenere al sicuro quella rossa focosa e il suo bambino, ma Vivi può fidarsi di lui? La vita le ha insegnato che gli uomini mentono, tradiscono e sono degli abili manipolatori, soprattutto quelli legati alle forze di intelligence. 

Anche i lavori più importanti sono fatti da uomini e donne. Umanamente difettosi, complicati e imprevedibili. La fiducia va conquistata, io non la do facilmente.
Vivi dovrà per una volta cedere le armi e mettere la sua vita nelle mani di un uomo che nemmeno conosce e mentre il pericolo cresce, cresce anche una furiosa attrazione tra lei e Jed. 
Caccia Fredda è stata una lettura adrenalinica e piena d'azione. Toni Anderson scaraventa il lettore, sin dalle prime pagine, in un vortice di pericolo, dall'attentato ai misteriosi terroristi che danno la caccia a Michael per mettere a tacere ogni possibilità di venire scoperti. 
Quello che apprezzo molto di questa autrice è il suo modo di rendere protagoniste le donne, nonostante la presenta di maschi alfa dominanti e protettivi come Jed. Vivi è una donna forte, resiliente, combattiva che dimostra di saper lottare con le unghie e con i denti per proteggere ciò che ama. Nonostante la sua capacità di fidarsi o di sperare nell'aiuto degli altri sia stata gravemente minata dal suo ex marito, lei non si arrende di fronte alle difficoltà. Una vera e propria mamma coraggio che affronta le avversità a testa alta senza mostrare cedimenti di fronte al foglio. 
Michael è dolcissimo e leggerlo attraverso gli occhi di una madre che darebbe la vita affichè abbia una vita normale e priva di difficoltà è commovente. 
Sarà la deformazione professionale ma quando ci sono di mezzo bambini con Disordini dello Sviluppo non posso che sentirmi stringere il cuore e la Anderson ha trattato la tematica senza creare un personaggio stereotipato descrivendo i soliti clichè. 
Jed è un uomo con un passato che ha lasciato dei segni e non avrebbe mai pensato di trovarsi in una situazione del genere, a gestire un attentato terroristico e a proteggere una donna da cui è irrimediabilmente attratto. 
...quando una situazione diventava personale ci si lasciava coinvolgere troppo emotivamente, e da lì in poi si facevano casini madornali per mancanza totale di obiettività.
E come non parlare del modo in cui Jed si avvicina al piccolo Michael, di una dolcezza disarmante. Le braccia forti e calorose di Jad riescono a oltrepassare la barriera che separa Michael dal mondo, infrangendo il muro di silenzio dietro cui si era trincerato. 
Interessante l'inserimento del punto di vista del terrorista che infonde alla storia una nota drammatica che mi ha permesso di rileggere alcuni fatti alla luce di una prospettiva diversa. 
Una trama intricata che mi ha tenuta col fiato sospeso fino alla fine. Nulla è come appare e dubitare di tutti sembra inevitabile ad un certo punto. Col giusto equilibrio tra romanticismo e suspense, Toni Anderson ha fatto centro ancora una volta.





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