TITOLO: GishaVerse-Il regno corrotto.
AUTORE: Leigh Bardugo
SERIE: Six of Crows 2
EDITORE: Mondadori
PAGINE: 480
PUBBLICAZIONE: 29 settembre 2019
GENERE: Fantasy YA
PREZZO: € 9,99 ebook; 17,90 cartaceo
Jesper non smetteva un attimo di tamburellare le dita sulle cosce. «Qualcuno ha per caso notato che l'intera città ci cerca, ce l'ha con noi o vuole farci fuori?» «E allora?» disse Kaz. «Be', di solito è solo metà della città.» Kaz Brekker e la sua banda di disperati hanno appena portato a termine una missione dalla quale sembrava impossibile tornare sani e salvi. Ne avevano dubitato persino loro, a dirla proprio tutta. Ma rientrati a Ketterdam, non hanno il tempo di annoiarsi nemmeno un istante perché sono costretti a rimettere di nuovo tutto in discussione, e a giocarsi ogni cosa, vita compresa. Questa volta, però, traditi e indeboliti, dovranno prendere parte a una vera e propria guerra per le buie e tortuose strade della città contro un nemico potente, insidioso e dalle tante facce. A Ketterdam, infatti, si sono radunate vecchie e nuove conoscenze di Kaz e dei suoi, pronte a sfidare l'abilità di Manisporche e la lealtà dei compagni. Ma se i sei fuorilegge hanno una certezza è questa: dopo tutte le fughe rocambolesche, gli scampati pericoli, le sofferenze e le inevitabili batoste che hanno dovuto affrontare insieme, troveranno comunque il modo di rimanere in piedi. E forse di vincerla, in qualche modo, questa guerra, grazie alle rivoltelle di Jesper, al cervellone di Kaz, alla verve di Nina, all'abilità di Inej, al genio di Wylan e alla forza di Matthias. Una guerra che per loro significa una possibilità di vendetta e redenzione e che sarà decisiva per il destino del mondo Grisha.
Con Il regno corrotto, Leigh Bardugo ha lasciato che mi legassi ancora di più alla banda degli Scarti, tutti con una storia particolare da raccontare.
Ho amato il worldbuilding immaginato dall'autrice, i colpi di scena, la trama intricata e piena di azione, i risvolti inaspettatti e le sofferenze, ma l'anima di GishaVerse-IL regno corrotto risiede nella caratterizzazione dei suoi protagonisti e nell'abilità che ha l'autrice nel gestirli tutti per ben due volumi e con risultati sorprendenti.
Tutti hanno un posto speciale nel mio cuore, Kaz e la sua sprezzante furbizia, il senso di giustizia di Inej, Jesper, la forza di Nina, la trasformazione di Matthias, Wylan e il suo essere impertinente.
Senza dirvi troppo sulla trama perchè rischierei di fare spoiler, posso a grandi linee dirvi che Il regno corrotto si apre proprio dove si era interrotto I sei corvi. Siamo ancora a Katterdam, e dopo un bruciante tradimento e un rapimento, Kaz ha tutta l'intenzione non solo di liberare Inej, ma anche di reclamare i soldi della ricompensa che gli spettavano dal colpo alla Corte di Ghiaccio, vendicandosi inoltre del torto subito con il sangue.
E' il momento di addentrarsi nel passato di ogni componente della banda e cosa li ha portati a diventare un gruppo di reietti. Forse è questa la componente che più mi ha attirato in questa serie: avere modo di addentrarmi nelle personalità di questi ragazzi, nelle loro imperfezioni e fragilità.
I rapporti si fanno più delineati e soprattutto Kaz e Inej dovranno fare i conti con quello che c'è tra loro, mostrando, a dispetto del loro passato pieno di ombre e dolore, che possono essere in grado di rialzarsi e soprattutto di amare.
Ho adorato Kaz, per me il protagonista indiscusso, quello che ha avuto lo sviluppo più affascinante. Anche se tende a mostrasi come un duro, spietato e legato al denaro, alimentato dal rancore, in realtà la sua mente acuta e la sua lealtà lo hanno reso molto positivo ai miei occhi. Il passato è stato duro con Kaz che adesso fa molta fatica a lasciare avvicinare qualcuno, e pur tenendo ad ogni componente della banda, la sua corazza gli impedisce di palesare i suoi sentimenti.
Leigh Bardugo disegna un mondo fantasy che non è la semplice costruzione di un regno altro. Nella dilogia Six of Crows, attraverso i personaggi, reali e mai caricaturali, si affrontano una vastità di temi importanti e attuali che vanno dall'abuso, alle dipendenze, dal dismorfismo corporeo alla capacità di resilienza dopo un evento traumatico.
Ho adorato i rapporti che si sono instaurati tra i componenti della banda, che non diventano mai preponderanti e nell'economia di una trama ben equilibrata finiscono per arricchirla, mi riferisco a Matthias e Nina, Jesper e Wylan, Kaz e Inej.
Nessun rimpianto, nessun funerale. Era un modo di augurarsi buona fortuna. Ma era anche qualcos’altro. Un’oscura allusione al fatto che non ci sarebbero state costose sepolture per gente come loro, nessuna lapide di marmo a ricordare i loro nomi, nessuna corona di fiori di mirto o rose.Aspettavo con ansia il seguito di Sei corvi di Leigh Bardugo, e come spesso accade quando di mezzo c'è un titolo che ha riscosso molto successo, si ha il timore che tale seguito non sarà mai all'altezza delle aspettative. In questo caso devo dire che la mia breve, seppur agognata attesa, è stata ripagata con una prosecuzione che mi ha completamente soddisfatta.
Con Il regno corrotto, Leigh Bardugo ha lasciato che mi legassi ancora di più alla banda degli Scarti, tutti con una storia particolare da raccontare.
Ho amato il worldbuilding immaginato dall'autrice, i colpi di scena, la trama intricata e piena di azione, i risvolti inaspettatti e le sofferenze, ma l'anima di GishaVerse-IL regno corrotto risiede nella caratterizzazione dei suoi protagonisti e nell'abilità che ha l'autrice nel gestirli tutti per ben due volumi e con risultati sorprendenti.
Tutti hanno un posto speciale nel mio cuore, Kaz e la sua sprezzante furbizia, il senso di giustizia di Inej, Jesper, la forza di Nina, la trasformazione di Matthias, Wylan e il suo essere impertinente.
Senza dirvi troppo sulla trama perchè rischierei di fare spoiler, posso a grandi linee dirvi che Il regno corrotto si apre proprio dove si era interrotto I sei corvi. Siamo ancora a Katterdam, e dopo un bruciante tradimento e un rapimento, Kaz ha tutta l'intenzione non solo di liberare Inej, ma anche di reclamare i soldi della ricompensa che gli spettavano dal colpo alla Corte di Ghiaccio, vendicandosi inoltre del torto subito con il sangue.
Kaz Brekker era la creatura più brutale e vendicativa in cui lui si fosse mai imbattuto, e aveva giurato che avrebbe distrutto Jan Van Eck.
E' il momento di addentrarsi nel passato di ogni componente della banda e cosa li ha portati a diventare un gruppo di reietti. Forse è questa la componente che più mi ha attirato in questa serie: avere modo di addentrarmi nelle personalità di questi ragazzi, nelle loro imperfezioni e fragilità.
I rapporti si fanno più delineati e soprattutto Kaz e Inej dovranno fare i conti con quello che c'è tra loro, mostrando, a dispetto del loro passato pieno di ombre e dolore, che possono essere in grado di rialzarsi e soprattutto di amare.
Ho adorato Kaz, per me il protagonista indiscusso, quello che ha avuto lo sviluppo più affascinante. Anche se tende a mostrasi come un duro, spietato e legato al denaro, alimentato dal rancore, in realtà la sua mente acuta e la sua lealtà lo hanno reso molto positivo ai miei occhi. Il passato è stato duro con Kaz che adesso fa molta fatica a lasciare avvicinare qualcuno, e pur tenendo ad ogni componente della banda, la sua corazza gli impedisce di palesare i suoi sentimenti.
«Io il rancore non lo serbo. Lo cullo. Lo coccolo. Lo nutro con i più pregiati tagli di carne e lo mando alle scuole migliori. Io i miei rancori li allevo, Rollins.»
Leigh Bardugo disegna un mondo fantasy che non è la semplice costruzione di un regno altro. Nella dilogia Six of Crows, attraverso i personaggi, reali e mai caricaturali, si affrontano una vastità di temi importanti e attuali che vanno dall'abuso, alle dipendenze, dal dismorfismo corporeo alla capacità di resilienza dopo un evento traumatico.
Ho adorato i rapporti che si sono instaurati tra i componenti della banda, che non diventano mai preponderanti e nell'economia di una trama ben equilibrata finiscono per arricchirla, mi riferisco a Matthias e Nina, Jesper e Wylan, Kaz e Inej.
«Sarei venuto a prenderti. E se non fossi stato in grado di camminare, sarei arrivato da te strisciando, e non importa se ci avrebbero ridotti a pezzi, noi ne saremmo usciti vivi battendoci insieme: con i pugnali sguainati e le pistole fumanti. Perché è così che funziona per quelli come noi. Noi non smettiamo mai di combattere.»
Il finale è inaspettato e mi ha lasciato inizialmente con l'amaro in bocca. Con mio grande piacere ho appreso che ci sarà un terzo libro, ma potete tranquillamente leggere la dilogia considerandola conclusiva. Per fortuna Mondadori porterà in Italia anche la serie The Shadow and Bone che si situa prima di Six of Crows.
Avvincente, con dialoghi brillanti e una trama coinvolgente dal ritmo serrato, Il regno corrotto è la giusta e necessaria conclusione di una serie che è iniziata in bellezza ed è terminata ancora meglio.
copia fornita da Mondadori
Ciaoooooo! Mamma mia questo libroooooooooo *^* (qui la mia recensione)!!!!
RispondiEliminaEro rimasta un po’ delusa dal primo, perché tutti ne dicevano solo meraviglie, ma questo secondo capitolo. Ah, questo secondo capitolo.
Si approfondiscono i personaggi, si da una nuova dimensione umana a questi Corvi, le love story sono così dolci e pure in questo mare di malvagità che è Ketterdam e la trama fila che è una meraviglia. In poche parole, un libro meraviglioso *^*.
Sono molto contenta sia piaciuto anche a te!
Un abbraccio, Rainy
Good reading yourr post
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