giovedì 16 gennaio 2020

SERGIO, NATASHA KNIGHT. Recensione in anteprima.


TITOLO: Sergio
AUTORE: Natasha Knight
SERIE: Benedetti Brothers 2.
EDITORE: Quixote Edizioni
PAGINE: 268
PUBBLICAZIONE: 17 gennaio 2020
GENERE: Mafia Romance
COSTO: € 4,99 ebook;  13,42 cartaceo 
Sono il primogenito del re della Mafia. Il prediletto. Destinato a comandare, un uomo pericoloso, senza pietà. Ma nel mio mondo, devi esserlo.
Poi Natalie è entrata nella mia vita. Posto sbagliato. Momento sbagliato.
Due volte il fato l’ha messa sulla mia strada.
Due volte il fato ha messo l’innocente pecorella nelle fauci del lupo.
Le ho dato la possibilità di andarsene. Le ho detto che sarebbe stato meglio per lei se lo avesse fatto.
Ma non mi ha ascoltato.
E ora è troppo tardi.
Perché non sono buono. Non ho mai voluto esserlo. E non la lascerò più andare via. Vedete, io non sono l’eroe. Quando la tocco, lo faccio con mani sporche.
So che la resa dei conti sta arrivando anche per me. So che brucerò per le cose che ho fatto, per i peccati che ho commesso. E non nego di meritare l’inferno, ma prima voglio il mio tempo. Voglio il mio tempo con lei.
Lei è mia.
Per sempre.
Niente può cambiarlo.


Mi capita poche volte di non sapere cosa dire in una recensione. Solitamente, dal momento che non mi piace leggerne, cerco di non fare mai spoiler. In alcuni casi lo spoiler è insito nella trama, in altri, come in questo caso, avendo letto il primo capitolo della serie Benedetti Brothers di Natasha Knight, sapevo perfettamente a cosa sarei andata incontro leggendo Sergio. Eppure la mia mente è andata avanti come un treno, rimuovendo massicciamente, tanto che la fine è arrivata come uno schiaffo. 
Se avere consapevolezza di alcuni elementi della trama non mi ha dissuaso dal leggere Sergio, a maggior ragione, lo consiglio a coloro si avvicinano a Natasha Knight per la prima volta e alle amanti del mafia romance. Ho letto il romanzo in una nottata, facendo le ore piccole e andando a lavoro il giorno dopo con gli occhi simili ad un panda, ma non riuscivo a staccarmi, dovevo sapere, volevo capire cosa sarebbe successo, rimanere avvolta dall'aura di fascinoso pericolo esercitata da Sergio. 
Sergio Benedetti è il maggiore dei fratelli Benedetti. L'eredità di capo della Mafia spetterà a lui un giorno, e come tale il suo compito sarà quello di portare avanti gli affari di famiglia e rispettare gli accordi presi per dimostrare il predominio assoluto della famiglia Benedetti sulle altre famiglie mafiose. 



Sergio è un uomo oscuro, cresciuto nella violenza; le sue mani sono macchiate dal sangue di più cadaveri di quanto riesca a ricordare. In lui non c'è traccia di pentimento, nessun rimorso, solo la fredda realizzazione della realtà della sua vita, e lui ne ha preso atto da sempre. 
In Sergio c'è però un senso di malinconica ineluttabilità, il sentore di precarietà, una concezione del tempo come sfuggente e limitato. Proprio questo suo atteggiamento lo spinge a legare a sè Natalie, quando questa entra nella sua vita per una sfortunata casualità. 
Natalie è bella, innocente, una certa tendenza a cacciarsi nei guai e con un'urgenza negli occhi che non riesce a ignorare. Lui però è il mostro, l'orco, l'oscurità in grado di inghiottirla anziché salvarla. Ma Sergio è egoista, la desidera, non riesce ad allontanarla, anche se questo la condannerà a una vita piena di pericoli. 

«Sono solo un uomo, Natalie.» Rimane in silenzio. «Carne e ossa.» Le faccio scorrere una mano lungo la schiena e mi fermo solo quando raggiungo la sua nuca. A quel punto, le infilo le dita nei capelli e li afferro, tirandole la testa indietro. «E tu mi fai volere di più.»
Natalie è consapevole dei rischi che corre tra le braccia di Sergio Benedetti, ma i sentimenti provati per Sergio sono senza nome, incontrollabili. Lui è un magnete che l'attira verso l'inesorabile, cedere le armi è naturale, come naturale sarà farsi male, soffrire. 
Sergio è stata una lettura che ho divorato e che mi ha divorata. La passione permea ogni pagina, insieme a una nota malinconica di fondo che ti mette addosso un certo senso di inquietudine. 
Sergio mi è apparso un personaggio che ricalca il classico format del capo mafia del romance con un elemento nuovo: qualcosa di angosciante non ascrivibile al senso di colpa in senso stretto, ma più al sentore che quello che fa ha ripercussioni nella vita degli altri, soprattutto delle persone che ama. 
Da quando Natalie è entrata nella sua vita non ha potuto fare altro che amarla e l'unica protezione sarebbe stata quella di starle lontano, ma non ci riesce. Allora cede a lei metà della scelta, la incalza, la spinge a mandarlo via, senza però crederci veramente. 
Natalie in alcuni frangenti mi è parsa ingenua, un po' vittima delle sue scelte, mai completamente esente da colpe. Se inizialmente non sapeva chi fosse Sergio e cosa rappresentasse il suo cognome, quando ne prende coscienza si butta consapevolmente in qualcosa che probabilmente è più grande di lei, non riuscendo a valutare bene i rischi. 

«Sai cosa non avevo intenzione di fare?» chiede, riprendendo la nostra precedente conversazione, interrotta dalla sua brusca uscita. «Non avevo intenzione di innamorarmi di te.» 
Tutto è veloce, apparentemente frettoloso, ma nel grande disegno della trama la velocità con cui si instaurano legami e si creano vincoli di sangue è funzionale all'andamento dei fatti (e lo scoprirete leggendolo). Il tempo è un elemento essenziale in questo mafia romance, governando le vite dei protagonisti, mantenendoli sospesi in un limbo in attesa di qualcosa. Come lettore mi sono ritrovata ad attendere, col fiato sospeso e un nodo in gola, non vedendo nemmeno arrivare la tranvata che mi è piombata addosso. 

«Perché non dormi la notte?» Distoglie lo sguardo da me . Si gira sulla schiena e fissa il soffitto. «Sergio?» Gira la testa, mi studia a lungo prima di rispondere. «Perché il tempo sta finendo.»

In Sergio ci sono entrambi i punti di vista e mai come questa volta ho avvertito il profondo divario nel modo di percepire un rapporto. Per Sergio è una corsa contro il tempo, mentre per Natalie, meno consapevole, è più una lotta interiore tra ciò che è giusto e i suoi sentimenti per Sergio.
Sensuale, malinconico, struggente, intenso, un vero colpo al cuore. Se con Salvatore Natasha Knight mi aveva convinta, con Sergio mi ha definitivamente catturata. 

copia fornita da Quixote Edizioni


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