martedì 19 maggio 2020

NON SPRECARE IL TEMPO, NON SPRECARE L'AMORE. Review party.



TITOLO: Non sprecare il tempo, non sprecare l'amore
AUTORE: Anne Napolitano
EDITORE: Mondadori
PAGINE: 324
PUBBLICAZIONE: 19 maggio 2019
GENERE: Narrativa Young Adult
PREZZO: € 9,99 ebook; € 19,00 cartaceo



È una mattina d'estate quando Edward Adler, dodici anni, suo fratello e i suoi genitori partono dall'aeroporto di Newark per raggiungere Los Angeles, dove li attende una nuova vita. Tra i 187 passeggeri ci sono una giovane promessa di Wall Street, una ragazza che ha appena scoperto di essere incinta, un veterano di ritorno dall'Afghanistan, un anziano tycoon della finanza e una donna che sta scappando da un marito opprimente. Le loro vite, come spesso capita in queste occasioni, iniziano a entrare in contatto.
Ma il volo su cui viaggiano non arriverà mai a destinazione e il piccolo Edward sarà l'unico sopravvissuto al disastro.
"Caro Edward…" Iniziano così le e-mail e le lettere che persone da tutto il paese inviano all'indirizzo dei suoi zii, dove "il ragazzo miracolato" - come lo definisce la stampa - è andato ad abitare. La sua storia cattura l'interesse di un'intera nazione mentre Edward combatte per stare al mondo senza la sua famiglia. Una parte di lui è rimasta in cielo, con i suoi compagni di viaggio.
Con una forza emotiva e una profondità dirompenti, Non sprecare il tempo, non sprecare l'amore è più di un grande romanzo: è una meditazione sulla vita, l'incontro con un cast di personaggi difficili da dimenticare e una riflessione sui modi sorprendenti in cui un cuore a pezzi impara ad amare di nuovo.

Miei impavidi lettori, oggi vi parlo di un libro che è stato capace di toccare profondamente le corde della mia anima. Una lettura bellissima, commovente, pregna emotivamente di tutta una serie di sentimenti forti. Lo ammetto, ci sono storie che oltre a non lasciarti indifferente ti fanno provare un ventaglio così ampio di sentimenti, con un gradiente vario di intensità, che quando hai finito ti senti spossata. 
Credo che queste siano le storie più belle, quelle che ti prosciugano e ti regalano delle riflessioni importanti e messaggi di cui fare tesoro. 
Non sprecare il tempo, non sprecare l'amore prende spunto da una storia realmente accaduta e fa leva sulla paura atavica di ognuno di noi: la morte. Edward Adler a dodici anni rimane orfano a causa di un disastro aereo di cui lui è l'unico superstite. Morti i genitori e il fratello che tanto amava. . 
Non sapete che effetto mi fatto leggere le scene riguardanti l'incidente, come il mi corpo ha risposto attivando una serie di reazioni quali sudorazione e palpitazione. Quella di volare è una mia paura, timore superato grazie alla mia passione per i viaggi. Eppure ogni volta che salgo su un aereo snocciolo anche io milioni di statistiche, osservo i volti degli assistenti di volo e traggo conforto dagli altri. Non oso proprio immaginare come si possa essere sentito Eedward in seguito al disastro, non solo per la perdita, ma anche al trauma vissuto in sè e per sè. 
Le persone volano pur sapendo che ogni anno una certa percentuale di aerei precipita. “Sanno” questo fatto eppure trovano modi di circoscrivere, e quindi ammorbidire, una simile consapevolezza. Il modo più comune è dire che statisticamente è più pericoloso viaggiare in automobile. In numeri assoluti, ci sono più di cinque milioni di incidenti d’auto contro venti incidenti aeronautici l’anno; dunque, in effetti, volare è più sicuro. Le persone sono anche aiutate dalle convenzioni: poiché il viaggio aereo commerciale è pubblico, entra in gioco una specie di sicurezza di gruppo. Le persone traggono conforto dalla presenza degli altri. Seduti fianco a fianco, spalla a spalla, credono impossibile che tante persone abbiano deciso di correre un rischio così folle allo stesso momento.
In seguito all'incidente e al soggiorno in ospedale, senza i legami più importanti, viene accolto dagli zii. 
Ma il dolore che lo attanaglia gli rende difficile superare quello gli è successo e pensare ad un futuro quando la morte è così beffarda da colpirti nei modi più imprevedibili.
Il suo dolore è insopportabile e il senso di colpa che sviluppa per essere sopravvissuto è la tipica reazione di chi si trova a sfiorare la morte e non riesce a comprendere perchè proprio lui è rimasto in vita?
Una sorta di sindrome del sopravvissuto che lo spinge a ritenere di non essere degno di godere del privilegio della vita più di chi non ce l'ha fatta. Come se non bastasse c'è anche una continua attenzione nei suoi confronti da parte dei media che lo definiscono "il ragazzo miracolato". 
L'unico suo conforto diventa Shay, vicina di casa, che diviene sua amica e àncora di salvezza. Attraverso il suo carattere prorompente Shay, riesce a condurre Edward fuori da una spirale di dolore  e depressione che lo sta inghiottendo. Lei è l'unica a trattarlo con normalità, non come se da un momento all'altro si debba spezzare, colei che non lo compatisce o  non lo fa sentire un fenomeno da baraccone da interrogare alla ricerca morbosa di racconti sulla tragedia vissuta.
Sente le dita di Shay tra le sue. La luna splende attraverso le sue palpebre e lui può vedere, come se fosse il lago di fronte a lui, la sofferenza e la nostalgia in cui ha nuotato per anni. Al chiaro di luna, però, quella sofferenza si rivela essere amore. Le due emozioni sono intrecciate; sono due lati della stessa lucente medaglia
Edwar non è l'unico protagonista. In una trama non lineare, Anne Napolitano, alterna al racconto di Edward quello di altre persone presenti sul volo. Come una telecamera puntata sulla vita e sui pensiero di più personaggi che passa da un frame all'altro. 
In questo modo viene fornito al lettore una fetta della loro vita personale e i motivi che li hanno condotti su quel volo e come sono entrati in contatto prima dell'incidente. 
Anne Napolitano ci offre una riflessione profonda sulla vita e sulla morte, sulla fragile caducità della condizione umana. Non ci è dato sapere quando la nostra vita può interrompersi e allora cosa fare?
Vivere pienamente ogni giorno come se fosse l'ultimo, godere degli affetti e serbare nel cuore ogni ricordo delle persone che abbiamo amato e ci vengono strappate via, a volte in modi insensati. 
C'è un messaggio di profonda resilienza nel modo in cui Edward impara a gestire il dolore, non facendosi schiacciare dalla colpa di essere vivo e dalla mancanza di coloro che ha amato profondamente. Si può tornare a sorridere a provare sentimenti anche dopo essere stati travolti da dolori profondi e devastanti. Un viaggio attraverso tutte le fasi del dolore per scoprire infine la bellezza della vita. 
Una storia commovente, intensa, che spezza il cuore e poi te lo rimette insieme. Ho pensato che davvero dovremmo apprezzare ogni singolo attimo della vita che ci è stata donata, senza dare nulla per scontato. Mi è piaciuto il modo in cui la casa editrice ha adattato il titolo italiano di Dear Edward, evocando il nucleo fondante di questa storia: Non sprecare il tempo, non sprecare l'amore. 


copia fornita da Mondadori





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